Il Milan a Siena cerca la vittoria per conquistare definitivamente il terzo posto e la qualificazione al play-off di Champions League e considerare positiva la stagione che si chiude.
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Il Milan si gioca il terzo posto all’ultimo respiro: bisogna vincere a Siena contro una squadra già retrocessa per tenere dietro la Fiorentina impegnata a Pescara, quindi non si può parlare di impresa impossibile, ma guai a considerare scontata la vittoria, perchè la storia del calcio e del campionato italiano è piena di grosse sorprese in situazioni come questa e c’è anche chi contro una squadra già retrocessa ha addirittura buttato via uno scudetto. Massima concentrazione, giusto approccio alla partita, agonismo, grinta e voglia di dimostrare la propria superiorità contro una squadra che vorrà chiudere in bellezza il campionato e provare a salutare la serie A con un risultato di prestigio. In questo campionato il Milan si è sempre comportato benissimo nelle partite contro squadre di medio-bassa classifica e molti dei 69 punti dei rossoneri sono venuti da partite come quella che li attende a Siena, mentre non si può dire altrettanto degli scontri diretti, in cui il Milan ha stentato parecchio e raccolto poco in termini di punti. I rimpianti maggiori vengono dalla sfida di Firenze, in cui i rossoneri erano in vantaggio di due gol e in superiorità numerica e sono stati capaci di farsi raggiungere sul pareggio; con quella vittoria ora il Milan sarebbe in “gita premio” a Siena, ma anche l’ultima partita di domenica scorsa contro la Roma ha lasciato l’amaro in bocca, perchè senza la sciagurata espulsione di Muntari, magari i rossoneri avrebbero acciuffato quella vittoria che avrebbe chiuso il discorso con una giornata di anticipo. Comunque il Milan è ancora padrone del suo destino e, soprattutto, ha ragione Allegri quando dice che se ad inizio stagione e, soprattutto, dopo le prime giornate, qualcuno avesse dichiarato che i rossoneri sarebbero arrivati all’ultima giornata con la possibilità di conquistare il terzo posto vincendo a Siena, tutti ci avrebbero messo la firma, quindi non è il caso di piangere sul latte versato e bisogna solo pensare a vincere l’ultima partita per poi poter considerare positiva una stagione che doveva essere di transizione e, invece, sta portando un ottimo piazzamento.
Terzo posto vuol dire gradino basso del podio del campionato dietro a Napoli e Juventus che, obiettivamente, hanno dimostrato di essere superiori e più continue, anche se ad un certo punto il Milan aveva messo nel mirino anche i partenopei, portandosi a soli due punti di distacco, alla vigilia del ciclo terribile (Fiorentina, lo stesso Napoli e Juventus) che ha tarpato le ali alla clamorosa rimonta rossonera. Terzo posto vuol dire anche diritto a partecipare al play-off di Champions League, sicuramente più difficile del vecchio turno preliminare (ora si incontra una squadra dei paesi calcisticamente più forti come Germania, Inghilterra, Spagna, Portogallo ecc.ecc.) ma che potrebbe consentire di qualificarsi alla fase a gironi della più importante competizione europea; tante squadre sognavano questo piazzamento e, invece, sono scivolate indietro, mentre il derelitto Milan partito malissimo ha compiuto una rimonta travolgente e clamorosa che lo ha portato ad una giornata dal termine del campionato ad essere arbitro del proprio destino e poter conquistare definitivamente il terzo posto con una vittoria a Siena.
La settimana rossonera è stata agitata: i soliti inopportuni discorsi sul futuro di Allegri che il tecnico ha provato a rinviare senza riuscirci; un allenamento con grande nervosismo e screzi fra Robinho e lo stesso Allegri e fra Yepes e Ambrosini e chiuso in anticipo con l’invito rivolto dal tecnico ai giocatori di andare a mettere la testa nel ghiaccio per placare i bollenti spiriti. Difficile capire se situazioni come queste siano sintomo di carica positiva o di eccessivo nervosismo che potrebbe essere deleterio; lo sapremo solo vedendo la prestazione dei rossoneri a Siena e speriamo davvero che il Milan non rovini tutto proprio sul filo di lana, dopo che nelle ultime settimane ha sempre difeso l’importante terzo posto. Non ci sono alternative alla vittoria, perchè in caso di parità in classifica il terzo posto andrebbe alla Fiorentina in virtù degli scontri diretti (e tornano i rimpianti per quella sciagurata rimonta subita a Firenze) ed è difficile pensare che il Pescara (che ha conquistato solo due punti nel girone di ritorno) possa fare uno scherzetto ai viola; meglio confidare solo sulle proprie forze e pensare a vincere una partita sicuramente alla portata di una squadra come il Milan, sicuramente stanca e poco brillante ma che può e deve conquistare i tre punti.
Allegri perde Boateng, oltre allo squalificato Muntari, ma a centrocampo recupera Montolivo, che è stato convocato e dovrebbe partire titolare insieme a capitan Ambrosini e Flamini; è un rientro importante per una squadra che senza il suo regista ha faticato e ha dimostrato di avere poche idee e molte difficoltà a costruire gioco e speriamo solo che non sia un azzardo rischiare un giocatore che è in anticipo sui normali tempi di recupero di un infortunio muscolare di quel tipo. Il tecnico non dovrebbe avere molti altri dubbi di formazione, perchè la difesa sembra fatta (con Abate al posto di De Sciglio rispetto alla partita contro la Roma) e in attacco c’è il solo dubbio del sostituto di Boateng da scegliere fra Robinho (favorito) e Pazzini, mentre sono sicuri della maglia da titolare El Shaarawy e Balotelli. Toccherà probabilmente a loro cercare il gol o i gol vittoria e sarebbe bello che fosse il Faraone a segnare la rete che manda il Milan verso il salotto buono europeo, perchè è stato lui a trascinare la squadra nei momenti difficili a suon di gol; negli ultimi mesi del 2012 ha trasformato in oro (gol) ogni pallone toccato, mentre nel 2013 ha segnato pochissimo ma non solo perchè nel frattempo è arrivato Balotelli che gli ha tolto spazio davanti alla porta, quanto perchè non si poteva pretendere che mantenesse ancora a lungo il rendimento mostruoso della prima parte di campionato. Comunque a questo punto conta relativamente chi la butta dentro, può essere anche Abbiati, basta segnare, vincere e conquistare quel benedetto terzo posto che farebbe considerare positiva la stagione; magari qualcuno parlerà di traguardo minimo e non da Milan, ma viste le premesse di inizio stagione si tratterebbe di un risultato molto positivo e del quale bisognerebbe tenere conto al momento di valutare il lavoro di Allegri, che è stato ottimo, forse addirittura più che nell’anno dello scudetto, perchè ha costruito una squadra quasi dal nulla e dalle macerie del Milan dei senatori e dei top-players. Quasi tutto l’ambiente rossonero vuole che Allegri sia ancora l’allenatore del Milan e la conferma non dovrebbe essere legata a questa qualificazione al play-off di Champions League legata ad un filo, ma sappiamo bene che non è così scontato che Allegri sia ancora l’allenatore del Milan nella prossima stagione, anche se, come chiede il tecnico, di queste cose avremo tempo di parlare da lunedì; ora pensiamo solo a Siena-Milan, una partita solo apparentemente scontata, ma che bisogna assolutamente vincere, perchè i rossoneri meritano di arrivare terzi: lo merita la squadra; lo meritano i tifosi, soprattutto quelli che l’hanno sempre seguita e sostenuta, anche nei momenti difficili, lo merita Allegri, lo merita una società capace di non perdere la testa e la serenità nel momento delle difficoltà, quindi lottiamo ancora insieme, uniti come sempre ancora per novanta minuti con un unico obiettivo: vincere per poi far festa, perchè sarà anche solo un terzo posto, ma in una stagione così difficile e tribolata non è certo da buttare. Forza vecchio cuore rossonero, ancora un ultimo sforzo per chiudere in bellezza!