
In due anni il Piccolo Faraone è cresciuto tantissimo, grazie ad un ambiente che gli ha dato grande fiducia soprattutto dopo la partenza di Ibra: “Ho sempre avvertito la massima fiducia di tutti: Allegri, società e compagni. Lo devo a loro se ho conquistato la maglia azzurra che mi ha sempre messo i brividi”. El Shaarawy analizza la seconda parte della stagione, sicuramente meno prolifica della prima, ma nega che l’arrivo di Balotelli gli abbia creato problemi: “Nella seconda parte del campionato non ho attraversato un bel periodo, ma solo perché ero poco lucido sotto porta. Balotelli mi agevola, spesso ci siamo scambiati assist e occasioni da gol. C’è grande intesa sia dentro che fuori dal campo”.
Il giovane attaccante sa che deve lavorare e migliorare ancora per diventare un calciatore completo: “Mi ero abituato e avevo abituato bene. Ho comunque segnato 19 gol. Certo devo migliorare, se parto da sinistra i difensori mi conoscono. Devo giocare di più in mezzo al campo. Devo farmi dare palla in direzione della porta e dialogare di più con la prima punta. Voglio fare un gol di testa, posso anche giocare dietro l’attaccante. Giocando con i campioni si impara tanto”. Infine parole al miele per Allegri: “Mi ha insegnato tante cose, anche come gestire la mia vita fuori dal campo. Gli devo molto”.
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