Terminata da pochi minuti la conferenza stampa di addio di Massimo Ambrosini, tantissimi applausi per lo storico leone rossonero, con il suo saluto finisce veramente l’epoca dei gladiatori milanisti, e inizia una nuova vita per coloro che avranno il compito di sostituire tutti i grandi che fino a 12 mesi fa onoravano i gloriosi colori del Milan.
Primo fra tutti a doversi accollare una grossa responsabilitá sará senza dubbio Riccardo Montolivo, destinato a indossare la fascia di capitano dopo la decisione di dirigenza e spogliatoio a discapito di Christian Abbiati. Su questo e altro si è soffermato Ambrosini, condividendo il fatto che il “Monto” è una persona che nella passata stagione ha dimostrato di essere all’altezza. Vari i scenari presi in considerazione nella sala conferenze dove tra gli altri era presente anche antonio Nocerino a dare il saluto al suo capitano.
L’ormai ex 23 rossonero ha parlato a 360° della situazione personale e quella milanista.
Su El Shaarawy: “Il mercato propone occasioni che poi magari in futuro non ci saranno più. In questo momento non voglio dare giudizi”.
Sull’addio al rossonero: “Il mio attaccamento per questa maglia è molto forte, non vado via con rabbia. Ripeto: 18 anni sono tanti, nell’ultimo periodo il Milan è cambiato e le personalità che sono entrate nello spogliatoio sono diverse da quelle del passato. Gli ultimi arrivati hanno capito cos’è il Milan e penso che il peggio per il Milan è passato ed è in buone mani”.
Sul presidente Berlusconi: “Non l’ho ancora sentito, ma lo chiamerò nei prossimi giorni. Andrò anche in sede per salutare tutti”.
Sul Milan: “Non so cosa farò da qui in avanti, ma sarà sempre una squadra che deve puntare ai primi posti. Spero che la società abbia una programmazione per restare ai vertici e sono certo che ce l’ha”.
Sul tecnico Allegri: “Se l’allenatore avesse avuto la volontà di trattenermi, magari avrebbe provato a convincere la società. Penso sia stata una decisione condivisa da società e mister, ma la capisco. Allegri è arrivato in un periodo del Milan in cui ha dovuto prendere tante decisioni difficili, come per esempio lo scorso anno. Non era in una posizione facile. Cosa sarebbe successo se fosse cambiato l’allenatore? Non lo so…”
Sulla passata stagione del Milan: “Questa stagione è stata miracolosa. Qualche merito ce l’ho anch’io, in una stagione così non è stato facile stare tranquilli nei momenti più difficili. Arrivare terzi è un risultato incredibile”.
Sui suoi allenatori: “Ancelotti è il tecnico a cui devo di più. In un periodo difficile per la mia carriera in cui non stavo bene, mi ha chiamato una sera e mi ha detto di recuperare con calma che avremmo vinto la Champions e così è stato (2003)”.
Sui momenti più belli e brutti della sua avventura milanista: “Istanbul è una partita che tutti vorrebbero rigiocare, mentre la prima coppa alzata da capitano, cioè la Supercoppa Europea contro il Siviglia, non si può dimenticare mai”.
Sui tifosi: “Ho fatto tanto per questa società e ho anche ricevuto molto. Io partite di addio non ne faccio, certe situazioni vanno, secondo me, fatte e vissute al momento. I tanti messaggi che mi stanno arrivando mi gratificano”.
Sul suo futuro: “Ora dovrò prendere nuove decisioni: prima dovevo decidere se accettare il rinnovo, ora invece dovrò valutare le offerte che mi arriveranno. Fiorentina? E’ una grandissima società, allenata da un grande allenatore e con un grande progetto. Se si facessero avanti, sentirei la loro proposta”.”Non lo so e penso che neanche il Milan può saperlo. Io avevo comunque capito un po’ quali erano le intenzioni della società. Ho sempre accettato e rispettato la politica societaria, ma avevo capito qualcosa. Avrei voluto andare a salutare i tifosi, ma visto che non mi era stato comunicato ancora niente ho preferito non andare”.
Sulla decisione della società di non rinnovargli il contratto: ”Non tocca a me dire se è giusta o sbagliata, non è una cosa scandalosa visto che ho 36 anni. Mi avrebbe fatto piacere magari se mi fosse stata comunicata con maggiore attenzione, però io sono qui, ripeto, per ringraziare e salutare tutte le persone che mi hanno permesso di essere un giocatore del Milan, a loro va il mio ultimo pensiero”.
A noi della redazione non resta che ringraziare il capitano, e augurargli tanta fortuna ovunque deciderá di regalare la sua proverbiale grinta in mezzo al campo. Grazie ambro!