La disfatta del Milan a Verona conferma quel che sapevamo già. Col mercato condotto da Galliani, questa squadra rischia di non lottare per nessun obiettivo importante anche in questa stagione.
Il Milan è debole in ogni reparto. La difesa, in mezzo, scricchiola in maniera paurosa. Mexes (foto Getty Images), purtroppo, non è un centrale di livello eccelso e i suoi 4 milioni di stipendio sono uno scandalo. Zapata alterna cose molto positive a preoccupanti cali di tensione. Constant – si è visto anche ieri – fa un cross preciso ogni mese.
Anche il centrocampo ha problemi giganteschi. Montolivo – indecente contro l’Hellas Verona – non è nemmeno la brutta copia di Pirlo. Se manca De Jong (come è accaduto ieri) non c’è nessuno in grado di recuperare palloni. L’unica consolazione è Poli, preso in comproprietà dalla Sampdoria. Il centrocampista è andato subito in gol e si è mosso con disinvoltura. Ma serve anche altro. Se Galliani pensa di sistemare il reparto di mezzo con Valter Birsa (chi?) siamo completamente fuori strada.
Veniamo all’attacco. El Shaarawy e Balotelli, purtroppo, hanno difficoltà a coesistere. Ma il vero problema non sono loro di certo. Prendiamo Niang: è da Serie A? Magari fra 2-3 anni. Ora è un attaccante che fa disastri ovunque lo metti e che non vede completamente la porta. Lo stesso Petagna, 18 anni, non sembra pronto per il grande salto. Ci sarebbe Saponara ma…chi l’ha visto?
La conclusione è semplice. Serve una rivoluzione totale sul fronte calciomercato. Se Galliani pensa di sistemare la squadra con Birsa, Honda e Astori, significa che ha capito pochissimo sulla gravità della situazione.