Milan – PSV Eindhoven: la partita ai raggi X

PSV Eindhoven v AC Milan - UEFA Champions League Play-offs: First Leg

di Francesco Di Feo – “E’ solo un passo verso il vero Milan” dice Balotelli al termine della partita con il PSV, ed è la frase che più di tutte descrive il Milan visto ieri sera a San Siro. Sicuramente è stato un buon Milan, sicuramente ci sono stati dei netti passi in avanti rispetto all’andata e a Verona, ma guai ad esaltarsi troppo, guai ad illudersi; la squadra che ha asfaltato il PSV è la stessa che ha subito in lungo e in largo il Verona e Balotelli lo sa bene.

Dopo il disastro di Verona, Allegri recupera De Jong e Boateng e ritorna alla formazione schierata ad Eindhoven con la sola eccezione di De Sciglio schierato al posto di Emanuelson. Sembrerebbe il solito 4-3-3, ma si nota fin dai primissimi minuti che il Boa agisce sulla tre/quarti avversaria da numero 10, e ciò risulta ancora più evidente osservando l’azione del gol che porta in vantaggio il Milan: palla nei piedi di Montolivo, Balotelli va verso la porta abbassando la linea difensiva avversaria e Schaars per non lasciare troppa libertà al regista rossonero deve accorciare verso il centro del campo, così si crea un buco tra le linee mediana e di difesa olandesi che permette a Boateng di ricevere palla e calciare in porta.

E’ proprio la posizione del n° 10 rossonero la chiave della partita. Boateng si trova molto più a suo agio da trequartista piuttosto che da esterno di attacco; il ghanese è sicuramente più abile a sfruttare gli spazi che può creare una punta come Balotelli – dinamica non molto differente dal gioco tipico di Ibrahimovic – che a dare profondità o creare superiorità sull’esterno di destra. Inoltre permette alla squadra un pressing alto meglio organizzato, essendo il primo che va sul portatore di palla avversario non appena il Milan perde palla, evitando che si creino quelle autostrade che i centrocampisti del Verona sfruttavano per le loro ripartenze. Insomma un Boateng che in questo falso 4-3-1-2 è spesso nel vivo del gioco, e per un giocatore che vive di fiammate e di istinto come lui questa è una prerogativa.

Il Milan di ieri sera ha fornito una buona risposta anche sul piano caratteriale, ed era quello di cui si aveva più bisogno. Non bisogna infine dimenticare che la presenza di Muntari e De Jong  in mezzo al campo aiuta anche i centrali di difesa permettendo una maggiore compattezza in fase di non possesso di palla. Tuttavia si vede ancora qualche amnesia di troppo, mascherata ieri sera solo da una grande prestazione di Abbiati, ma essere protagonista in una serata del genere forse è servito anche a lui dopo le incertezze delle prime due partite.

In definitiva i lati positivi della serata di ieri sono tanti, ma il Milan deve ancora crescere, e volare troppo alti in questo momento potrebbe essere controproducente. Di buono c’è, se anche uno come Balotelli invita a volare bassi…l’ambiente questa volta lo sa.

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