I tifosi non vogliono Matri e con lo striscione esposto dalla curva ieri sera hanno lanciato un messaggio molto chiaro alla società.
“Matri: no grazie!” Il concetto è chiaro ma la società sembra voler proseguire per la sua strada. Ma non è solo questo che i tifosi vogliono dire alla dirigenza, infatti, un altro striscione recava il messaggio “Una difesa e un centrocampo da rinforzare: non c’è altro a cui dovreste pensare”. E invece Galliani vuole comprare una prima punta. Un punto di incontro tra tifosi e società sembra davvero lontano.
A parlare è Giancarlo Capelli, in arte “Il Barone”, rappresentante storico della curva. Alla domanda sul perché non si vuole Matri: “Abbiamo fatto un richiamo alla campagna acquisti perché ancora non ci siamo mossi in settori che vanno assolutamente rinforzati. Si è parlato di diversi giocatori che poi sono sfuggiti, non è una critica ma un dato di fatto. Con tutti i problemi che abbiamo in difesa e con le mancanze a centrocampo non crediamo che la priorità possa essere l’attacco“.
Lo striscione non vuole essere quindi contro Matri: “Non è assolutamente contro di lui, Matri è un grande attaccante e non volevamo dare l’idea di un attacco personale. Quello che ci premeva far capire è che prima di lui servono altri rinforzi in difesa e a centrocampo. In attacco siamo coperti“.
Per “Il Barone”: “L’attacco non è una priorità, ieri ho visto bene El Shaarawy, abbiamo Super Mario e un giovane di qualità come Petagna. C’è Pazzini infortunato e ieri Boateng ha segnato due gol giocando in avanti. Ci fidiamo delle scelte del tecnico ma sicuramente il reparto avanzato è quello che desta meno preoccupazioni“.
Si è parlato tanto di Honda e a tal proposito: “Credo che arriverà a gennaio. Lo vogliono in tanti e anche il CSKA vorrebbe trattenerlo. Ci piacerebbe che ci fosse un finale di mercato all’altezza del nostro blasone. Prendiamo d’esempio Ljajic alla Roma, un tempo non sarebbe successo“.
Sull’operato della società negli ultimi anni: “Ci sono grossi problemi economici, non è più come una volta. Tutti vorrebbero le squadre come ai tempi di Van Basten ma non si può più spendere cifre folli. Io sarei contento di puntare sui giovani, se forse si fosse capito un po’ prima a quest’ora il Milan avrebbe alcuni tra i giovani più forti d’Europa“.
Sulla partita di Verona: “Il Milan ha giocato bene venti minuti e poi si è seduto. Per il Verona era la partita della vita, i nostri avevano in mente la Champions. Basta guardare le statistiche. Ci sono tanti giovani e l’importante è ingranare. Spero in due tre acquisti in questi ultimi giorni di mercato, ne abbiamo bisogno“.
Infine una battuta sulla situazione della curva: “Ormai al 90% ci sono giovani e gente nuova, c’è stato un grande riciclo. Non si può tornare come una volta soprattutto perché non ci sono più megafoni e impianto voce, far partire cori a San Siro non è semplice. Ieri c’è stato un bel tifo che mi ha impressionato, abbiamo cantato tutti insieme, siamo stati bravi. C’è la voglia di crescere insieme e darsi da fare per sostenere il Milan, i giovani sono il futuro e con la buona volontà si può andare avanti nella direzione giusta“.
Fonte: panorama.it
