Terminata poco fa la presentazione di Ricardo Kakà, alla presenza di Adriano Galliani e di circa cinquanta giornalisti accreditati. Questo il discorso d’apertura dell’amministratore delegato: ”Siamo tutti molto, molto, molto contenti perchè torna a casa Kakà. 270 partite giocate con 95 gol, tanti trofei vinti e il suo Pallone d’Oro. E’ partito nell’estate del 2009, ma era arrivato da Campione del Mondo nel 2003. Sono stati 6 anni meravigliosi. Poi la partenza e infine il ritorno. Ma lui non è mai andato via. Sapevamo che lo avremmo riportato qui, il legame con Kakà è incredibile. I sentimenti non si possono giudicare, lui ha saputo entrare nel cuore dei tifosi rossoneri. Non ho mai ricevuto così tanti complimenti come in questi ultimi giorni. Aver riportato a casa Kakà ha dato tanta gioia ai tifosi del Milan e noi, di questo, siamo contenti. Domenica, quando stavo trattando con il Real, il Presidente Berlusconi mi ha chiamato 4 volte. Non era mai successo prima con nessun altro giocatore. C’è stata un’atmosfera diversa rispetto agli altri 27 anni di mercato. Adesso però non mi voglio commuovere. Bentornato a casa Ricky“.
Dopo un video commemorativo proiettato in sala stampa, è intervenuto il giocatore: ”E’ stato molto bello ritornare. Ieri con mia moglie pensavamo a dieci anni fa, quando c’era tutt’altra situazione, ma i momenti belli sembrano gli stessi. Rivedere tutta la gente di Milanello mi ha dato la sensazione di non essere mai andato via. Ho imparato tanto con i giocatori più esperti e adesso tocca a me essere d’esempio. Non so per quante stagioni. Voglio aiutare questi ragazzi e imparare tanto anche da loro“.
Le fasi salienti della trattativa, raccontate da Galliani in persona: “Mai come in questa trattativa c’è stato cuore. Il sentimento ha prevalso sopra ogni ragione. Noi abbiamo cercato Kakà in pieno accordo con il nostro allenatore. Partito Boateng, abbiamo pensato che il modulo dovesse tornare al 4-3-1-2 e abbiamo pensato che Kakà fosse il giocatore ideale. E’ stata una scelta tecnica, l’abbiamo anticipata al presidente Berlusconi dopo il passaggio del play-off. Ai nostri tifosi voglio dire che abbiamo cercato un giocatore che ci possa dare una mano soprattutto dal punto di vista tecnico. Ricordo quando Ancelotti mi chiamò per chiedermi dove avessimo preso Kakà, a suo dire era un fenomeno. Ho pensato di non farcela, ma quelli del Real Madrid si sono dimostrati amici. Li ringrazio. Ringrazio anche l’ingegner Bosco e Ricky stesso, perché hanno dimostrato tangibilmente il loro affetto per il Milan facendo un grande sacrificio economico. C’era la volontà di tutte le parti prese in causa. Sono andato a Madrid senza aver un appuntamento certo con il Real. Ho chiesto molti sacrifici a Bosco e alla fine, alle 2.35, la fumata bianca. Mi disperavo quando pensavo che stesse saltando, ma alla fine della fiera è saltato fuori il contratto sia con il Real che con il giocatore“.
Di nuovo Kakà, questa volta a proposito dei propri obiettivi e del posizionamento in campo: “In questi quattro anni al Real Madrid non ho mai avuto continuità. Spero di averla qui. Non ho infortuni da tanto tempo, la condizione fisica è buona e sono pronto a questa sfida. Sono abituato a un Milan vincente. Penso che questa squadra possa fare bene. La mia scelta è stata dettata anche dalla possibilità di ritrovare la gioia di giocare a calcio. Oggi attraverso i social network anche noi possiamo trasmettere le nostre emozioni. Non riuscirò mai a dimostrare appieno quello che ho provato, ma penso che si sia capito. Prima di parlare di ruoli voglio sentire di cosa ha bisogno il mister, certamente troveremo una soluzione“.
Fonte: acmilan.com
