Esclusiva, Peduzzi di Odeon Tv: “Giusto cedere Boa, Honda non è sicuro”

Intervista a Stefano Peduzzi - Odeon Tv

Il ritorno di Kakà, l’addio di Boateng. Un El Shaarawy che può finire sul mercato e una difesa, quella del Milan, che non sembra dare abbastanza garanzie. Questi e altri temi abbiamo affrontato, in un’intervista esclusiva, con il giornalista Stefano Peduzzi (foto), conduttore de Il Campionato dei Campioni su Odeon Tv.

Al Milan non è mai andata bene coi giocatori arrivati o tornati dopo i 30 anni. Basterà pensare ai vari Gullit, Rivaldo, Shevchenko, Vieri, Emerson, Mancini, Ronaldo, ecc. La sua impressione è che con Kakà andrà meglio?

C’è molta attesa attorno a Kakà. Come ha detto Galliani, il brasiliano è stato un affare speciale. È stato – per così dire – a riposo a Madrid, ora può concludere alla grande la carriera. Sono anch’io diffidente per le minestre riscaldate, meno per gli over 30 perché un giocatore può sempre trovare una seconda giovinezza dopo i 30 anni. Molto dipenderà dalle motivazioni. E questo Kakà sembra tornato bello carico.

Il Milan in questo momento ha 8 giocatori offensivi, che a gennaio – con Honda – diventeranno 9. Decisamente troppi, visto che Allegri ne schiera 3 alla volta. Significa che El Shaarawy e lo stesso Pazzini sono a rischio cessione già nella prossima sessione del calciomercato?

E’ più probabile e logico che partano i giovani. Penso a Niang, ma anche a Saponara. Anche El Shaarawy potrebbe tornare sul mercato se arrivasse una super offerta. E poi siete così certi che a gennaio arrivi Honda?

Boateng era reduce da due brutte stagioni ma, qualche ora prima di passare allo Schalke, aveva segnato una spettacolare doppietta in Champions League. Ha fatto male il Milan a cederlo o per 12 milioni ne valeva la pena?

Il Milan ha fatto benissimo a cedere Boateng. Un buon giocatore, non un fenomeno. A quella cifra non si poteva dire di no.

Dopo la partenza di Thiago Silva, la difesa del Milan si è indebolita notevolmente. Le prime 4 partite ufficiali hanno confermato tutta la sua fragilità. Come mai, secondo lei, Galliani non è intervenuto in maniera importante su questo reparto?

In primis per mancanza di risorse economiche, perché si fidano di Zapata, Mexes e Bonera e perché probabilmente sul mercato non ci sono difensori per fare il salto di qualità. Mexes vale Astori, lo dice la storia.

Per concludere: crede che la Juventus abbia rivali credibili nella corsa allo scudetto?

Assolutamente si. Non vedo una Juve che possa fare il vuoto. Conteranno molto le motivazioni. Conte vuole vincere in Europa, il campionato diventa il secondo obiettivo. Vedo Napoli e Fiorentina molto rinforzate, le milanesi con le romane più defilate.

Recommend0 recommendationsPublished in Milan News