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MILAN (4-3-1-2)
Abbiati 4,5
Esordisce con un paio di smanacciate su Asamoah e Chiellini, poi si fa piegare il guantone destro dalla punizione centrale di Pirlo. Incolpevole sulle reti di Giovinco e Chiellini, non si può dire altrettanto di un paio di rinvii sbilenchi e di qualche respinta insicura. Vive di rendita, ma evidentemente al Milan è sufficiente per assicurarsi una maglia da titolare.
Abate 5
Parte in sordina, ma col passare dei minuti si propone con sempre maggior convinzione. Le sue giocate, tuttavia, si rivelano fini a se stesse, evidenziando una condizione ben lontana da quella ottimale. Da rivedere.
Zapata 6
Una delle migliori prestazioni del suo imbarazzante inizio di stagione: interviene con decisione, strappa il pallone dai piedi degli avversari, si preoccupa addirittura di far salire la squadra. Nel primo tempo tenta la marcatura con un diagonale da fuori, in chiusura di match sfiora il 3-3 con un colpo di testa coraggioso. Niente male, ma si perde Chiellini nell’azione che porta al 3-1.
Mexes 4
Semplicemente inguardabile. Inizia con qualche intervento pulito, andandosi a cercare la gioia personale anche a ridosso della trequarti avversaria; poi cede alla pressione e si esibisce in una serie di interventi ai limiti dell’inconcepibile, dalla manata ai danni di Chiellini (prova TV?) al colpo di tacco sulla linea di fondo sul quale incespica da solo. Un paio di falli ingenui gli procurano la doppia ammonizione: salterà la prossima, e forse non solo quella.
Constant 5,5
Si becca un giallo troppo severo per una leggera spinta a Tevez, ma sale con continuità e mette qualche buon cross per le punte. Via via accusa sempre maggior difficoltà, perdendosi in giochi di prestigio assolutamente inutili e soffrendo l’inserimento dell’eccellente Pogba.
Nocerino 5,5
Dopo pochi secondi, serve a Muntari l’assist involontario per il gol dell’effimero vantaggio; poi una gara vivace, nel corso della quale mette in mostra grande grinta e concentrazione. Ringhia alla maniera di Gattuso, ma al contrario del mediano calabrese manca di convinzione e costanza. Buono solo a fare numero, ormai.
– Niang s.v.
Chi l’ha visto?
De Jong 6
Il solito mastino davanti alla difesa, che tuttavia appare cresciuto anche in fase di impostazione. Inanella una serie di recuperi fondamentali in fase di copertura, permettendosi anche una pericolosissima bordata dal limite sul rovesciamento di fronte. Causa la punizione successivamente trasformata da Pirlo, ma la sensazione è che Tevez si lasci cadere un momento prima del possibile intervento falloso.
– Poli s.v.
Muntari 7
Che partita del ghanese: passano 25 secondi e infila Buffon con una zampata d’istinto, togliendosi finalmente la meritata soddisfazione. Non tira mai indietro la gamba (per informazioni, chiedere a Padoin), dimostrandosi voglioso e determinato. Latita per larghi tratti della ripresa, completando inaspettatamente la vendetta personale col sinistro da fuori deviato dal goffo intervento di Bonucci. E quando gli ricapita…
Montolivo 5
Allegri lo schiera come trequartista, ma gioca almeno venti metri indietro, prendendosi la squadra sulle spalle e dettando i tempi della manovra. Nella ripresa rientra voglioso, ma va inspiegabilmente in confusione, regalando a Giovinco, tramite Vidal, il pallone del meritato sorpasso. La condizione migliore va ritrovata quanto prima.
Robinho 5,5
Molto mobile in avvio, riceve pochi palloni giocabili, decidendosi ad arretrare di qualche metro per dettare il passaggio ai compagni. Sbaglia più del dovuto, anche gli appoggi più semplici, ma quando meno te l’aspetti scambia con Matri e tenta di infilare Buffon, che però gli nega la gioia del gol. Non decisivo come dovrebbe.
– Zaccardo s.v.
Matri 5
Tanta, tanta fatica. Cerca di fare reparto da solo, correndo vanamente da una parte e dall’altra e abbozzando un approssimativo gioco di sponda. Innesca alla grande Robinho, ma è l’eccezione che conferma la regola. Pazzini, ma quando ti decidi a tornare?
All. Allegri 5,5
Alla fine del primo tempo rientra negli spogliatoi bagnato fradicio, ma quando torna a sedere in panchina esibisce indumenti asciutti ed una pettinatura perfetta: la chiave del match è tutta qui, nelle parole non dette e nel tempo perso davanti allo specchio. Certo non è facile risultare credibili con quella rosa lì, ma le quotazioni del livornese sembrano ormai ai minimi storici.
JUVENTUS (3-5-2)
Buffon 6
Sorpreso dalla doccia fredda di Muntari, riprende pieno possesso della sua porta, mandando in angolo il bel diagonale di Zapata. Poi più niente fino al raddoppio del ghanese, ma la deviazione di Bonucci è spiazzante.
Barzagli 6
Ordinaria amministrazione: è l’ultimo uomo, quello che toglie le castagne dal fuoco quando Bonucci e Chiellini sono altrimenti affaccendati. Si vede poco, ma la sua presenza è fondamentale.
Bonucci 6
Deve sempre mettersi in mezzo: un paio d’anni fa Nocerino, oggi Muntari. Ma la deviazione che illude il popolo rossonero non cancella una prestazione positiva, rovinata semmai dalla impercettibile testata ai danni di Robinho, che tuttavia accentua notevolmente la caduta.
Chiellini 6,5
E’ lesto sul tap-in che consolida la supremazia bianconera, a corredo di una prestazione di quantità e priva di grosse sbavature. Gli va rimproverato, forse, il fatto di aver proseguito testardamente a giocare quando Robinho è caduto per terra in seguito al discutibile scontro con Bonucci. Ma si sa, se l’arbitro non fischia non c’è motivo di interrompere la manovra…
Padoin 5,5
Prestazione incolore dell’esterno, che fa rimpiangere (e non poco) le eccezionali giocate dell’infortunato Lichtsteiner: va in difficoltà nel palleggio, arrivando perennemente in ritardo sui passaggi in profondità dei compagni. Esce per fare spazio a Pogba, che francamente è tutta un’altra cosa.
– Pogba 6,5
Il francese si adatta al ruolo di esterno destro, non limitandosi al compitino e sfoderando una prestazione di carattere. Riesce nel tiro e nel cross nell’arco di una stessa azione, mandando in tilt la corsia sinistra rossonera; ma è un singolo pezzo del suo repertorio, che si compone di piedi buoni e prestanza fisica. Una risorsa assai preziosa.
Marchisio 5,5
Fa densità a centrocampo, mostrandosi in leggero ritardo rispetto ai compagni di reparto. Abbozza qualche spunto personale, alternato ad un paio di falli tattici che smorzano le ripartenze rossonere. I postumi del recente infortunio si sentono eccome.
Pirlo 8
Appare sornione, inoffensivo, poi pennella due calci di punizione di gran classe, che in maniera più o meno indiretta producono altrettanti gol. Metronomo della mediana bianconera, smista per i compagni e recupera un’infinità di palloni, mostrando i denti a chi pensa che non possa meritarsi il rinnovo di contratto. Una prestazione maiuscola, di quelle che un tempo esibiva con una maglia rossa e nera.
Vidal 6,5
Fa il lavoro sporco, imbeccando le punte con una serie di pregevolissimi passaggi in profondità. Nella ripresa, consolidato il vantaggio, approfitta degli spazi e dell’inferiorità numerica del Milan per tentare qualche soluzione personale, senza tuttavia riuscire a centrare lo specchio. Una spina nel fianco, interprete ideale delle trame di Conte.
Asamoah 6,5
Non spreca un solo pallone, sparando su Abbiati in più di un’occasione e apparendo invalicabile nei corpo a corpo con l’Abate o il Nocerino di turno. Un esterno completo, abile in entrambe le fasi, molto simile a quello apprezzato nella prima parte della scorsa stagione.
Tevez 6
E’ il punto di riferimento per i centrocampisti, l’uomo cui destinare il pallone in occasione delle ripartenze. Si muove nello stretto con un’abilità straordinaria, sgusciando da una parte o dall’altra e provando la conclusione senza pensarci due volte. Poi è bravo anche a lascarsi cadere, ma se il direttore di gara fischia, vuol dire che il fallo c’è.
– Llorente s.v.
Quagliarella 6
Divora il gol del pareggio a tu per tu con Abbiati, occupandosi poi prevalentemente dei rifornimenti per i compagni. Viene a prendersi il pallone a ridosso del centrocampo, correndo molto e sprecando il meno possibile. E’ in condizione e merita di giocare.
– Giovinco 7
Entra e mette a segno un gol di pregevolissima fattura, ricevendo da Vidal e piazzando la sfera nella porta “difesa” da Abbiati dopo una finta imprevedibile su Zapata. Non fa nient’altro di rilevante, ma la rete del sorpasso fa salire le sue quotazioni anche in vista del prossimo futuro.
All. Conte 8
La rete del vantaggio non se l’aspettava neppure Muntari, ma ottenuto il pareggio la Vecchia Signora se ne sta a guardare, concedendo ai rossoneri più di un’azione pericolosa. La strigliata negli spogliatoi e l’inserimento di Giovinco ribaltano l’inerzia del match, regalando ai bianconeri punti preziosi per rimanere nel solco della Roma di Totti e Rudi Garcia. Non sarà l’allenatore più simpatico, avrà anche giocatori in esubero, ma ci sa fare e bisogna rendergliene merito.
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