Kakà, la normalità di un campione

AC Milan v SS Lazio - Serie A

Blog – Rilancio dal fondo

Il calcio è la parafrasi della vita. Quanto di più vero che si possa mai aver detto. Per chi ieri sera ha visto la partita del Milan ha avuto l’ennesima prova. Tre date a confronto 01/11/2006, 02/05/2007, 30/10/2013 per tre partite tutte giocate di mercoledì. Anderlecht, Manchester e Lazio. Protagonista principale sempre lui, Kakà. Il gol di ieri sera è la fotocopia del terzo segnato contro la squadra belga con la stessa cornice di pioggia dal sapore mistico che racchiuse la partita perfetta contro i Red Devils. Un San Siro, non del tutto pieno, è esploso in un boato che non si sentiva dai tempi in cui la rete era gonfiata dai gol di Inzaghi. Questo gol ha avuto l’effetto di un tappo che viene tolto da una bottiglia per troppo tempo scossa e tormentata in parecchi campi italiani ed europei. Sembrava una notte di Champions League. Appunto sembrava.

Perché se il calcio è la traduzione della vita sul campo bisogna fare i conti con quello che al momento si dispone ed è veramente poco. Oramai non c’è più nulla che fa notizia e che quindi meriti di essere scritta su questo ciclo di Allegri. Non sono attacchi gratuiti né della 25ª ora c’è solo la consapevolezza di un film che si ripete ogni partita con lo stesso copione, stessi errori di montaggio, attori scadenti, ex attori, prime donne che fanno le dive. Da film candidato all’Oscar assistiamo ad un B-movie da spazzatura. Le colpe non sono solo del regista ma anche la produzione, leggi società e dirigenza, è chiamata a rispondere sul banco degli imputati. Magari ci potrebbero spiegare qualcosa di più sui misteri El Shaarawy, Niang, su chi tra Matri e Pazzini farà le valigie a gennaio e per quanto ancora Muntari e soprattutto Robinho prenderanno in giro questa maglia.

Per il momento non ci rimane che la semplicità dei gesti dentro e fuori dal campo di Kakà, la semplicità di un calcio che sembra sempre più un ricordo, un calcio fatto di sacrificio, passione, e normalità. La normalità di presentarsi alle interviste del dopo gara vestiti con la divisa della squadra ed impreziositi da un sorriso genuino ed al posto delle cuffie tenere per mano i propri figli. Questa è la vera ed unica notizia.

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Scritto da il ott 31 2013 . Registrato sotto Blog, Rilancio dal fondo .

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