Quattro ipotesi semiserie per il dopo Allegri

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Non conosciamo la data dell’eventuale esonero di Allegri, anche se le occasioni non mancano: più o meno ogni tè delle cinque con un paio di Pierpiero Berlusconi ad Arcore ed ogni telefonata post-pareggio a San Siro tra Galliani e il presidente. Ma non è bello farsi cogliere impreparati e, se tra i nomi per il successore del livornese circolano quelli di opinionisti televisivi e centrocampisti di squadre brasiliane, nessuno si offenderà se anche noi lanciamo qualche proposta, ovviamente in linea con le esigenze economiche della società.

Mino Raiola – Pensateci bene: affidare la panchina a Mino Raiola sarebbe la più logica delle mosse possibili. Se è vero che ormai sono i procuratori a fare il mercato per il Milan, in attesa che Barbara Berlusconi costruisca una bella rete di osservatori, perché non affidarsi proprio al gran visir degli agenti di mercato? Mino conosce il calcio estero, parla diverse lingue, ha lavorato con vari giocatori attualmente in rosa e sa certamente come gestire Balotelli. Potrebbe, questo è vero, non essere un genio della tattica, ma come motivatore non ha rivali: basterebbe reagire ad ogni sconfitta come se fosse mancata la connessione Internet nella sede del calciomercato. Grande procacciatore di terzini, ma anche geniale inventore di tormentoni, saprebbe sicuramente come rapportarsi con la stampa: “Se mi fai una domanda normale, magari avrai una risposta normale, se non hai una domanda normale da fare levati dai coglioni.

Uno a caso dal Genoa – Con Preziosi ormai abbiamo trattato e scambiato qualsiasi cosa, il prossimo passo non può che riguardare i tecnici. Vista la frequenza con cui la panchina rossoblu cambia padrone, poi, i magazzini di Marassi devono essere strapieni di allenatori usati: e allora, Enrico, se hai un Liverani nel cassetto in fondo o un Ballardini che non riesci a riciclare nemmeno a Natale, dallo a noi. In prestito gratuito, ovviamente.

Cesare MaldiniKakà è di nuovo a casa, pure con buoni risultati, Matri è tornato all’ovile e qualcuno vorrebbe riportare a Milano anche Pirlo. Ma se deve essere restaurazione, che restaurazione sia fino in fondo: vogliamo Giunti, Comandini e Cesare Maldini in panchina. Cesarone risulta libero da altri impegni, l’esperienza non gli manca ed è sicuramente milanista. L’ultima volta, poi, ha vinto il derby 6-0: basta col nuovo che avanza, viva i vecchi tempi.

Nessuno – Gli spagnoli hanno inventato la formula del ‘falso nueve’ e passano per geni: perché non riportare il Milan all’avanguardia del calcio mondiale con l’introduzione del falso entrenador (rigorosamente in spagnolo, fa più effetto)? I vantaggi, in termini di bilancio, sono innegabili, e poi avanzerebbe anche un posto in panchina per Coppola, se non avesse altro da fare la domenica. In qualità di vice allenatore resterebbe Tassotti, che durante le partite potrebbe parlare con un amico immaginario per decidere le sostituzioni. Diventerebbero quasi impossibili, poi, le contestazioni: “Esonerate nessuno!”, “Nessuno se ne deve andare”.

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Scritto da il nov 24 2013 . Registrato sotto Generali, In evidenza, iphone focus, News .

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