Di Martino: “La posizione di Gattuso è marginale, l’abbiamo indagato perché dovevamo”

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Roberto Di Martino, procuratore capo di Cremona, interviene sulla vicenda calcioscommesse e spiega, in un’intervista a Repubblica, la posizione di Rino Gattuso: “Per noi questa è un’indagine come tutte le altre. Ha soltanto l’aggravante di essere molto importante per mole di atti e noi qui siamo senza pm e senza cancellieri. Gattuso è uno delle centinaia di indagati dell’indagine. Mi è dispiaciuto molto sentire e vedere certe cose. La sua è una posizione collaterale, quasi marginale. Lo abbiamo indagato perché dovevamo. A me personalmente Gattuso sta anche molto simpatico, ho tifato per lui in nazionale quando giocava. Ma avrei fatto onore al mio mestiere se avessi avuto per lui un trattamento diverso a quello di un qualsiasi altro cittadino? Gattuso è campione del mondo per la storia. Ma non può esserlo per la giustizia”.

“L’iscrizione, vorrei ricordare, è un atto a garanzia dell’indagato. E comunque ci sono delle risultanze, e delle coincidenze diciamo così, tali, da meritare un approfondimento. Non potevamo far finta di niente. In Italia esiste l’obbligatorietà dell’azione penale. La perquisizione alle sei del mattino? Da che mondo e mondo le perquisizioni si fanno alle sei del mattino. Dopodiché abbiamo preso quello che cercavamo. Se troveremo qualcosa di interessante, verrà chiesto il rinvio a giudizio. Caso contrario, archivieremo. In un procedimento le posizioni non sono tutte uguali. Non abbiamo mica chiesto l’arresto di Gattuso. Qualcosa vorrà dire”.

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Scritto da il dic 20 2013 . Registrato sotto Generali, In evidenza, iphone focus, News .

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