Il mio Milan? Comandi a Barbara, fiducia a Seedorf

AS Roma v AC Milan - Serie A
 
Sulla vicenda Allegri e sul futuro del Milan Canale Milan ha sempre avuto una linea editoriale chiara, a volte colorita, ma mai asservita e sempre, per popolare o impopolare che fosse, improntata alla franchezza, senza padroni. Ma Canale Milan, per quello che è il suo spirito, è anche pluralità di voci e di opinioni: abbiamo chiesto allora ad alcuni dei nostri redattori di raccontarci quale sia, in questo momento, la strada che per il Milan sarebbe giusto seguire. A turno, ci parleranno della loro idea riguardo alla dirigenza, alle strategie societarie, e alla scelta dell’allenatore.

Il mio Milan, ora – di Marco Mobilio

AMMINISTRATORE DELEGATO. Il Milan deve tornare ad essere una società seria, con un organigramma ben definito e senza posizioni che possano destare dubbi a livello decisionale. Per cui, è obbligatorio un solo amministratore delegato. Galliani è stato uno dei protagonisti indiscussi di questi 30 anni di successi rossoneri, ma a mio parere è arrivato il momento di un cambio. La società si trova ad affrontare una rivoluzione, e le rivoluzioni si fanno con gli uomini nuovi. In questo caso l’homo novus è una donna, lady Barbara, che dopo la follia targata Pato pare aver recuperato il lume della ragione.

STRATEGIE SOCIETARIE. La necessità, in assenza di soldi, è ripartire da una rigenerazione del settore giovanile. I veri successi si costruiscono partendo da un progetto e dall’educazione calcistica dei ragazzi della cantera, come insegnano il Milan di Sacchi e il Barcellona di quest’ultimo decennio. Per questo motivo l’obiettivo dev’essere liberarsi di coloro che non possono più dare nulla alla causa del Diavolo (Muntari, Nocerino, Robinho e via discorrendo) per puntare decisi sulla valorizzazione – non economica, bensì tecnica – di Cristante, De Sciglio, El Shaarawy, Saponara e coloro che arriveranno in futuro dalla Primavera.

ALLENATORE. Mi schiero a favore di Clarence Seedorf. Vero, non ha esperienza, ma è l’unico punto a suo sfavore. Parliamo di un campione assoluto, con un carisma eccezionale, che conosce alla perfezione il gioco del calcio, sia a livello italiano che nel panorama internazionale. Molto rispettato da sempre all’interno dello spogliatoio, ha fatto della qualità il suo vessillo da giocatore, e di certo non la abbandonerà da allenatore. Senza senatori, sarebbe lui il vero emblema e il portatore di quello “stile Milan” e della cultura del lavoro che oggi sembrano un po’ perse, dalle parti di Milanello. Lo vedo come la guida adatta.

URL breve : http://www.canalemilan.it/?p=117405

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Scritto da il gen 13 2014 . Registrato sotto News .

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