Allegri: da Varese 2010 a Reggio Emilia 2014

Ripercorriamo l’avventura rossonera del tecnico toscano.

25 giugno 2010. Dopo un lungo tira e molla con il presidente del Cagliari Cellino, il Milan annuncia l’ingaggio di Allegri fino al giugno 2012. La presentazione avverrà, al fianco del presidente Berlusconi, il giorno del raduno a Milanello.

25 luglio. Non inizia bene la gestione Allegri. Un Milan comunque rimaneggiato per le assenze dei giocatori impegnati nel mondiale sudafricano e ancora in alto mare sul calciomercato viene nettamente sconfitto dal Varese di Sannino, neopromosso in serie B, per 2-0. Poco soddisfacenti i risultati del precampionato, con tanti pareggi e sconfitte ai rigori nei consueti tornei Tim, Berlusconi e anche a Barcellona nel Gamper. Ma la trasferta catalana servirà a perfezionare il colpo dell’estate: l’acquisto di Ibrahimovic, a cui seguirà quello di Robinho.

29 agosto. Netto 4-0 al Lecce all’esordio in campionato. Ma già al secondo turno, nella notte dell’esordio dei due grandi acquisti, a Cesena arriva un brutto k.o. per 0-2.

15 settembre. Promette bene anche l’esordio in Champions League: 2-0 all’Auxerre e prime reti milaniste del bomber di Svezia. Ma in Europa mister Max non avrà molte gioie: su 32 partite disputate nell’arco della sua permanenza appena 10 successi.

14 novembre. Primo derby contro l’Inter di Benitez post-triplete e post-Mourinho. Decide il grande ex Ibra.

Gennaio 2011. Il mercato di riparazione registra l’addio senza rimpianti di Ronaldinho, che non riesce a trovare spazio, e tre innesti che non saranno utilizzabili in Champions: Van Bommell, Emanuelsson e, soprattutto, Cassano dalla Sampdoria. Saranno tutti e tre importanti nella corsa scudetto.

9 marzo. Il Milan capolista in campionato esce dalla Champions League agli ottavi di finale per mano del non irresistibile Tottenham, che espugna San Siro con rete di Crouch (e lite furibonda tra Gattuso e il viceallenatore inglese, nonchè vecchia gloria milanista Joe Jordan) e contiene i rossoneri in casa impattando 0-0. Al malumore per l’uscita dall’Europa segue anche un rallentamento in campionato, con il pareggio interno con il Bari ultimo in classifica e la sconfitta di Palermo, che portano l’Inter, nel frattempo passata nelle mani dell’ex rossonero Leonardo, pericolosamente vicina. Contro i pugliesi Ibra viene espulso e rimedia una pesante squalifica che gli farà saltare proprio il derby.

2 aprile. Le paure del sorpasso dei cugini vengono scongiurate grazie al roboante 3-0 inflitto ai nerazzurri, firmato da un doppio Pato e da un rigore di Cassano al 90′. L’esultanza del barese dopo il gol lascerebbe presagire una lunga e consolidata permanenza…

10 aprile. Dopo l’Inter anche il Napoli si fa sotto, ma il successo di Firenze per 2-1 e la successiva sconfitta dei partenopei contro l’Udinese al San Paolo sono l’ipoteca dello scudetto. Ma al Franchi Ibrahimovic ci ricasca nuovamente, si fa espellere e rimedia altre tre giornate di squalifica.

7 maggio. Lo 0-0 di Roma contro i giallorossi è la partita-scudetto. Grandi festeggiamenti all’Olimpico e grandi festeggiamenti la settimana seguente a San Siro contro il Cagliari, quando capitan Ambrosini alza al cielo la coppa del tricolore e Boateng è mattatore di una spettacolare serata. Unica nota negativa di quei giorni l’eliminazione dalla semifinale di Coppa Italia per mano del Palermo.

Estate. Il mercato dei campioni d’Italia non riserva particolari emozioni. Arrivano a parametro zero i francesi Mexes e Taiwo, viene preso in prestito dal Liverpool l’ex juventino e romanista Aquilani e per appena 500mila euro dal Palermo arriva Nocerino. Dal Padova arriva il promettente Stephen El Shaarawy.

6 agosto. A Pechino, nella suggestiva cornice dello stadio ‘nido d’uccello’ il Milan si aggiudica anche la Supercoppa Italiana, battendo in rimonta l’Inter per 2-1.

9 settembre. Esordio sofferto per i campioni d’Italia che vanno sotto per 2-0 in casa contro la Lazio ma già nel primo tempo agganciano i romani grazie a Cassano e Ibrahimovic. Come nella stagione precedente, però, già al secondo turno arriva il primo dispiacere, per mano del Napoli che con una tripletta di Cavani vanifica l’iniziale vantaggio rossonero di Aquilani.

13 settembre. Prima giornata di Champions League al Camp Nou. Pato spaventa subito i tifosi blaugrana, che però vengono rinfrancati dall’uno-due di Pedro e Villa. A tempo scaduto Thiago Silva segna il gol del 2-2. I catalani saranno l’avversario maggiormente affrontato in Europa dal Milan di Allegri.

24 settembre. Dopo due pareggi e una sconfitta arriva la prima vittoria in campionato, sia pure di misura contro il Cesena. Ma una settimana dopo allo Juventus Stadium sarà nuovamente k.o.

23 ottobre. Probabilmente la gara più spettacolare della gestione-Allegri a Lecce. I pugliesi nel primo tempo vanno avanti 3-0; una tripletta di Boateng porta la sfida in parità della ripresa e il Milan vince grazie a Yepes.

29 ottobre. Il Milan batte la Roma all’Olimpico, ma la vittoria sui giallorossi passa subito in secondo piano per il malore che colpisce Cassano al ritorno a Milano. Dopo l’intervento al cuore, il barese tornerà in campo ad aprile.

15 febbraio 2012. Andata degli ottavi di Champions League: a San Siro i rossoneri infliggono un roboante 4-0 all’Arsenal che sembrerebbe mettere al sicuro il passaggio del turno; all’Emirates Stadium, invece, i Gunners impiegano un tempo a fare 3-0 e un miracoloso intervento di Abbiati su Van Persie evita i supplementari.

25 febbraio. Milan-Juventus 1-1, è la partita del gol-non gol di Muntari, che provocherà polemiche tra i due club e condizionerà nel proseguio della stagione il cammino del Milan. Non c’è Ibrahimovic, che proprio quella sera finisce di scontare l’ennesima maxi squalifica rimediata tre settimane prima in Milan-Napoli.

31 marzo. Il pareggio di Catania e la successiva sconfitta interna contro la Fiorentina danno il via al crollo rossonero, di cui aprofitta la Juve che conquisterà il tricolore scavalcando i rivali nel sabato pasquale.

3 aprile. Il Milan saluta la Champions a Barcellona. Lo 0-0 di San Siro e l’immediato pareggio di Nocerino al gol di Messi farebbero presagire la clamorosa impresa, ma saranno lo stesso fuoriclasse argentino e Iniesta a spegnere i sogni di gloria milanisti.

6 maggio. Gli uomini di Conte sono campioni d’Italia matematicamente mentre il Milan perde male il derby per 4-2. Nessuno può immaginare che quelle due saranno le ultime reti rossonere di Ibrahimovic.

13 maggio. In Milan-Novara 2-1 si assiste alla fine di un’era; salutano San Siro tanti protagonisti dei successi dell’era Ancelotti, da Nesta e Seedorf, che andranno a chiudere le rispettive carriere in Canada e in Brasile, a Gattuso, destinato al Sion. Ma non saranno gli unici a salutare San Siro…

14 luglio. Dopo l’Europeo polacco-ucraino che ha visto gli azzurri di Prandelli arrendersi solo alla Spagna in finale i tifosi rossoneri sono in attesa del raduno di Milanello, nella consapevolezza che anche questa volta le novità di mercato più consistenti arriveranno alla vigilia dell’inizio del campionato, mentre fino ad allora non si erano registrati grossi movimenti se non le mancate conferme di Aquilani e Maxi Lopez. Ma come un fulmine a ciel sereno proprio nella ricorrenza della presa della Bastiglia dalla Francia giunge la clamorosa notizia dell’acquisto da parte del Paris Saint Germain, guidato da Ancelotti, di Ibrahimovic e Thiago Silva. La notizia viene confermata dal Milan che pure aveva usato l’immagine dei due campioni per promuovere la campagna abbonamenti, scatenando le proteste e le conseguenti richieste di disdetta.

Estate. Nonostante le rassicurazioni di Galliani e Berlusconi, l’estate rossonera prosegue tra il nervosismo dei tifosi per un mercato di poca consistenza con l’arrivo dei vari Constant, Zapata e Acerbi e le amichevoli precampionato che non lasciano presagire niente di buono per le partite che conteranno. Dopo la sconfitta a New York per 5-1 contro il Real Madrid esplode il caso Cassano; il barese chiede di essere ceduto con insistenza e tra lo stupore generale pochi giorni prima del campionato passa all’Inter in cambio di Pazzini.

26 agosto. La tormentata estate rossonera si chiude con la prima giornata di campionato e con il primo k.o. per mano della Sampdoria neopromossa in serie A, guidata da Ciro Ferrara che espugna San Siro con la rete di Costa. Ancora una volta la partenza del Milan di Allegri è tutta in salita, con appena 7 punti nelle prime otto giornate, record negativo del Milan berlusconiano. Solo l’esplosione di El Shaarawy permetterà di sistemare le cose, anche se la vetta della classifica resterà un miraggio.

6 novembre. Non vanno meglio le cose in Champions League; nonostante il sorteggio fosse stato sulla carta benevolo con i rossoneri, accopiandoli nel girone di qualificazione con i russi dello Zenit, i belgi dell’Anderlecht e gli spagnoli del Malaga, alla loro prima apparizione nella massima competizione europea, proprio questi ultimi, dopo aver messo i brividi ai rossoneri a San Siro li battono in casa loro per 1-0, ipotecando il primo posto nel girone e costringendo il Milan a dover sudare per la qualificazione.

21 novembre. La qualificazione agli ottavi arriva a Bruxelles dove il Milan supera l’Anderlecht per 3-1. Splendido il 2-0 di Mexes su rovesciata; a tempo scaduto Pato segna quello che sarà il suo ultimo gol da milanista; dopo anni di infortuni, di ritorni e nuove ricadute, il brasiliano, in rotta con Barbara Berlusconi, a gennaio verrà ceduto ai campioni del mondo del Corinthians.

25 novembre. A San Siro vittoria sulla Juve con un contestato rigore di Robinho. La scalata verso il terzo posto proseguirà nelle settimane successive malgrado la pesante sconfitta di Roma contro i giallorossi di Zeman.

31 gennaio 2013. E per la risalita il Milan può contare su una nuova arma in più: Mario Balotelli, che dopo una lunga ed estenuante trattativa dice sì alla squadra che non ha mai fatto mistero di amare anche negli anni interisti. Esordisce 3 giorni dopo con l’Udinese, segnando a tempo scaduto il gol del 2-1 su rigore contestato dai friulani. Segnerà anche nelle successive due sfide di Cagliari e in casa contro il Parma.

20 febbraio. Ottavi di Champions League, a San Siro torna il Barcellona. Non potendo schierare Balotelli in Europa, il Milan si affida alla vecchia guardia ed è proprio un veterano come Boateng a sbloccare il risultato. Nel finale Muntari segna il 2-0 che manda in visibilio San Siro e fa ben sperare in vista del ritorno.

24 febbraio. Primo derby da rossonero per Balotelli che però non punge. El Shaarawy beffa Handanovic ma nel finale la vera beffa sarà il pareggio di Schelotto. Per Stephen sarà l’ultima rete in campionato prima del lungo digiuno tuttora durante, interrotto solo dal gol di Eindhoven nei preliminari dello scorso agosto.

12 marzo. Puntuale e implacabile ancora una volta la legge del Camp Nou si abbatte su Allegri e i suoi ragazzi, che vengono schiacciati da un pesante e incontestabile 4-0 e ancora una volta devono dire  addio ai sogni di gloria europei. Come detto, sconfortante il bilancio del mister toscano contro Messi e compagni, affrontati 8 volte in tre stagioni: la sola, illusoria, vittoria del match di andata non compensa la delusione per le quattro sconfitte e i tre pareggi rimediati.

19 maggio. Dopo un lungo testa a testa con la Fiorentina è il Milan a sorridere nella corsa per il terzo posto, ma il successo di Siena all’ultimo turno è contestatissimo.

24 agosto. Sembra ripetersi il film dello scorso anno. Mercato estivo immobile, amichevoli deludenti e deludente sconfitta all’esordio in campionato con una neopromossa. Verona è ancora fatale al Milan sotto il segno di Luca Toni.

28 agosto. Il Milan supera il preliminare di Champions League battendo 3-0 il Psv Eindhoven a San Siro, con reti di Balotelli e Boateng che con una doppietta si congeda dal Milan. Il giorno dopo viene annunciato il suo passaggio allo Schalke 04 in contemporanea all’acquisto dalla Juventus di Matri. Ma il vero botto di mercato è il ritorno di Kakà dal Real Madrid.

22 settembre. La regola del Milan di Allegri di partire male non si smentisce nemmeno stavolta. Alla quarta giornata il Napoli di Benitez, che non espugnava San Siro da 27 anni, si impone per 2-1. Balotelli sbaglia il primo rigore della sua carriera e il guizzo finale con cui beffa Reina non salva i rossoneri.

22 ottobre. Di nuovo il Barcellona a San Siro, ma stavolta il Milan mette alle corde i blaugrana. Robinho sfrutta al meglio un assist di Kakà, ma il solito Messi colpisce ancora. 1-1 e due settimane dopo, al Camp Nou, ancora trionfo blaugrana nel segno della ‘Pulce’.

11 dicembre. Con sofferenza il Milan stacca il biglietto per gli ottavi di Champions, dopo lo 0-0 contro l’Ajax.

6 gennaio 2014. Il 3-0 all’Atalanta è la giornata del numero 100. 100 gol di Kakà in rossonero, 100 vittorie per l’allenatore Massimiliano Allegri.  Dopo la sconfitta di Reggio Emilia con il Sassuolo la settimana dopo l’esonero.

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