Un mercato di riparazione

Persebaya v QPR

La sessione di calciomercato invernale spesso è stata definita come il mercato “di riparazione”. Difficile trovare un caso in cui la definizione calzi a pennello più che a questo gennaio rossonero. Dopo mesi difficili e burrascosi, causati anche dagli acquisti estivi poco azzeccati di cui l’esempio più evidente è quello dell’ectoplasmatico Matri, il Milan aveva bisogno di inserire nuova linfa all’interno del proprio organico. Così, dopo aver sostituito l’allenatore, si è passati a una restaurazione profonda della rosa.

Innanzitutto le cessioni. In questo senso Galliani si è mosso molto bene, riuscendo a liberare la squadra di elementi ormai poco utili come Nocerino, spedito al West Ham, e il sopra citato Matri, mandato a Firenze in prestito per sciacquare i panni in Arno, potersi mettere in mostra e recuperare una valutazione che permetta di non rendere eccessivamente sanguinoso il bilancio rossonero quando a giugno l’attaccante verrà venduto probabilmente a titolo definitivo. Anche i prestiti di Vergara al Parma e soprattutto di Niang al Montpellier possono essere visti di buon occhio dal tifoso milanista, che potrebbe a breve ritrovare due giocatori dal buon potenziale futuro con più esperienza e minuti nelle gambe, fattori fondamentali per fare bene anche a San Siro. Il voto a Galliani sarebbe stato ancora più alto se fossero andate in porto pure le cessioni di Constant al Napoli e di Zaccardo ad una qualsiasi delle squadre a lui accostate nell’ultimo mese, ma purtroppo la volontà dei giocatori di restare a Milano è risultata decisiva nel bloccare le uscite.

La società si è mossa molto anche per quanto riguarda il mercato in entrata, anche se in questo caso solo il tempo potrà dare valutazioni certe sulla bontà delle operazioni. Di sicuro si può dire che i calciatori arrivati fanno almeno sperare in un futuro più roseo del recente passato. Anche qui, si possono fare i complimenti all’a.d. rossonero Adriano Galliani. Gli acquisti di Honda e Rami, uno a parametro zero e l’altro in prestito con diritto di riscatto fissato a 6 milioni di euro, erano stati conclusi già prima dell’apertura del mercato. Il giapponese ha dimostrato di avere piedi buoni, anche se deve acquisire una condizione fisica che gli permetta di adattarsi meglio ai ritmi del calcio italiano; il francese è un centrale roccioso che può portare solidità ad un reparto apparso troppo spesso eccessivamente fragile. Petagna è rientrato dal prestito alla Sampdoria, dove ha giocato meno di quanto sperasse, e può rivelarsi utile come vice-bomber low cost in occasione di una delle squalifiche – purtroppo non così infrequenti – di Mario Balotelli. Il pezzo grosso del mercato rossonero, Michael Essien, è ancora un’incognita, ma se riuscirà a dimostrare di essere ancora il giocatore che hanno apprezzato a lungo al Chelsea si tratta sicuramente di un calciatore che in questa squadra può fare la differenza per quantità e qualità; unico neo dell’operazione, comunque buona anche a livello economico visto che il centrocampista è arrivato a costo zero, è l’età non più verdissima del 31enne ghanese. Infine, l’acquisto di Taarabt: il fantasista marocchino, classe 1989, è molto talentuoso ed è stato fortemente voluto da Clarence Seedorf, si adatta perfettamente al 4-2-3-1 del tecnico olandese e può dare molta qualità alla manovra offensiva del Milan; tuttavia, si tratta di un calciatore che ancora non è riuscito a dimostrare appieno le sue potenzialità. Taarabt è una scommessa, ma il prestito poco oneroso e un diritto di riscatto abbastanza basso – si parla di cifre intorno ai 6 milioni di euro – da esercitare in caso il giocatore esploda rendono l’operazione ottima dal punto di vista strategico.

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Scritto da il feb 2 2014 . Registrato sotto Calciomercato, Generali, In evidenza, iphone focus, News .

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