BLOG – La Partita ai raggi X
a cura di Francesco Di Feo
Milan vs Torino si è conclusa con l’ennesimo pareggio in rimonta dei rossoneri in questa stagione, ma per la prima volta è una rimonta che lascia l’amaro in bocca, e questo è un segnale importante che mostra un Milan in crescita. Dopo i pari in rimonta con Bologna, Toro all’andata, Livorno e Roma, al termine della partita si tiravano sospiri di sollievo e si lodava la squadra come se avesse vinto. Ieri sera le sensazioni del post partita erano completamente diverse, con l’amarezza diffusa tra i milanisti per non essere riusciti a ribaltare il risultato, e la reazione che ha portato al pareggio che fungeva solo da parziale consolazione.
L’aspetto mentale sul quale sta lavorando duramente Seedorf ha proprio questo obiettivo, la squadra deve imporre il proprio gioco e deve sempre provare a vincere, cose che a San Siro hanno latitato ultimamente. Contro il Torino si è visto un Milan che ha fatto la partita, che ha creato tante occasioni e che ha schiacciato gli avversari nella propria area per larghi tratti di gara. Tutto ciò è dovuto al diverso atteggiamento con il quale i rossoneri affrontano le partite e che ha mostrato un Milan in crescita a dispetto di un gioco che ancora necessita di molto rodaggio.
Nonostante la partita sia stata fatta per 90 minuti dal Milan, la differenza di automatismi tra le due squadre sono apparse evidenti. Il Torino nelle sole due occasioni di contropiede che ha sfruttato, ha creato i presupposti per fare due gol con Immobile e Farnerud, con quest’ultimo che ha fallito la sua occasione a differenza del primo. Tra i granata è stata ben visibile un’organizzazione di squadra che il Milan sta ancora cercando, e la confusione in molte azioni d’attacco rossonere ne è stata la conferma.
Questa confusione è spesso dettata dalla mancanza di giocatori che allargano il gioco. Per far funzionare il 4-2-3-1 scelto da Seedorf i due esterni della linea dietro la punta devono giocare molto larghi, con la funzione di aprire le maglie della difesa avversaria e creare più spazi per il trequartista e la punta che si troverebbero spesso così nel 1 contro 1 con i difensori. Inoltre in fase di non possesso i tre dietro la punta devono pressare molto alti per conquistare palla nella metà di campo avversaria ed evitare di rincorrere per molti metri e sprecare troppe energie.
Sotto quest’ultimo aspetto il Milan che ha affrontato il Torino ieri sera a San Siro ha mostrato grandi miglioramenti, con gli ospiti che hanno creato solo due palle gol anche se clamorose, e hanno visto soffiarsi tante volte il pallone nel tentativo di impostare da dietro la manovra.
Per quanto riguarda il gioco, tutto lascia credere che il Milan che vuole Seedorf non lo vedremo a breve: a parte El Shaarawy che è fuori per infortunio il Milan non ha ali d’attacco e l’indole di Honda e Robinho li porta sempre ad accentrarsi e giocare nella zona di Kakà, facilitando così il lavoro dei difensori avversari. D’altronde le richieste di Seedorf sul mercato, Biabiany e Nani, erano proprio in questo senso…
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