RASSEGNA STAMPA/ Milan: Aquilani o Montolivo, qui serve qualcuno

Il signor X si metta il cuore in pace: secondo Adriano Galliani, che da amministratore delegato deve prima di tutto far di conto, il problema del rinforzo per il Milan ĆØ superato. Ā«Ne ho giĆ  visti tanti di mister X, li abbiamo visti tutti in questo derby, e sono tutti belli. Vi pare che questa squadra abbia bisogno di rinforzi?Ā». Sguardi perplessi: beh, oddio, magari qualcosa… In aiuto ai dubbiosi arriva Rino Gattuso: Ā«Per come la vedo io, il Milan ha bisogno di un uomo a centrocampo. Noi più o meno abbiamo tutti le stesse caratteristiche. Serve un giocatore di qualitĆ  che faccia girare di più la squadraĀ». Aquilani, Montolivo? Ā«Aquilani forse si inserisce di più, Riccardo lo conosciamo tutti, ĆØ in Nazionale da anni. Aquilani e Montolivo sono due giocatori di qualitĆ  Ā». Ma attenzione, perchĆ© non ci sono solo vantaggi a passare al Milan. Ā«Questa ĆØ una maglia che pesa. Ci vogliono giocatori di un certo tipoĀ». Complimenti Quale sia il bagaglio richiesto, lo si capirĆ  probabilmente soltanto a fine agosto, data da tutti fissata per riempire il vuoto X. Intanto Galliani fa due conti di altro tipo: Ā«Vi siete inventati la classifica dei trofei soltanto italiani, ma io so che fra Italia ed Europa, sotto la gestione Berlusconi, il Milan ha vinto 28 trofei. E bisogna fare i complimenti al presidente che ci ha permesso di arrivare fin qui e ci permette di andare avanti con certe ambizioniĀ». Oltre alla consueta telefonata fra Berlusconi e Galliani e ai complimenti di Carlo Ancelotti recapitati dal Canada dove l’ex allenatore ĆØ in vacanza, sono arrivate le parole di Barbara Berlusconi, che all’ultimomomento aveva deciso di rinunciare al viaggio in Cina, ma ha voluto subito congratularsi. Ā«Faccio i complimenti alla squadra, ad Allegri e Galliani che hanno centrato il primo obiettivo della stagione. Per noi milanisti questa ĆØ una giornata di festa, perchĆ© aggiungiamo un’altra coppa in bacheca,masoprattutto perchĆ© vinciamo questo trofeo battendo proprio l’Inter. Si tratta dunque di una vittoria che vale doppioĀ». Affari Doppio e non solo, visto che Galliani ha seminato, come dice lui, in Cina. Ā«La Cina ĆØ la seconda potenza del mondo, destinata a diventare la prima. Ɖ un mercato sterminato e non lo si può ignorare, infatti tutti i grandi club passano di qui. Sapevamo di essere primi nel tifo (lo stadio era in prevalenza rossonero, ndr), e speriamo di raccogliere anche dal punto di vista commerciale Ā». Fonte: Gazzetta dello Sport Il Milanista Segui anche tutte le notizie sulla Lazio su Cittaceleste.it Segui anche tutte le notizie sull’ Inter su Interistaweb.it Segui anche tutte le notizie sulla Roma su Imperoromanista.it Segui tutte le notizie sulla Juventus su Juvenews.eu Acquista biglietti Milan Commenti Per commentare le notizie puoi usare il modulo piu’ in basso. E’ facile, e puoi autenticarti con il tuo account Facebook o Twitter, cosi’ come di altri diffusi social network. Cosļæ½ potrai condividere i tuoi commenti con tutti i tuoi amici e non solo con i lettori di ilmilanista! Che cosa Aspetti? Fai sentire la tua voce su ilmilanista.it!!

RASSEGNA STAMPA/ Milan, Galliani: Non si può parlare di un ritorno di Kakà

Florentino ĆØ un amico, vuoi che non faccia un regalo al Milan? E cosƬ i media spagnoli si sono rimessi a soffiare sul fuoco: KakĆ  di nuovo in rossonero e niente in cambio. Galliani anche ieri ha stoppato qualsiasi chiacchiera: Ā«Ci siamo visti venerdƬ per la prima colazione con Florentino Perez, ma ĆØ stato solo un incontro fra amici. Non c’è nessuna trattativa di cui parlare e non si può parlare di un ritorno di KakĆ , per i problemi economici esposti più volteĀ». Anche se il Madrid restituisse gratis al Milan il brasiliano, cosa di per sĆ© improbabile, le difficoltĆ  delle quali parla l’a.d. non sarebbero risolte, perchĆ© l’ingaggio di Ricky ĆØ inarrivabile, peggiorato anche dalla differente tassazione di Spagna e Italia. L’unica cosa concreta, alla fine, resta l’interessamento di KakĆ  per il risultato degli ex compagni: il brasiliano si ĆØ tenuto informato tramite sms ad alcuni amici che erano allo stadio a Pechino, visto che lui, appena giocata un’amichevole nella vicina Tianjin, se n’è tornato col Real in Europa. Fonte: Gazzetta dello Sport Il Milanista Segui anche tutte le notizie sulla Lazio su Cittaceleste.it Segui anche tutte le notizie sull’ Inter su Interistaweb.it Segui anche tutte le notizie sulla Roma su Imperoromanista.it Segui tutte le notizie sulla Juventus su Juvenews.eu Acquista biglietti Milan Commenti Per commentare le notizie puoi usare il modulo piu’ in basso. E’ facile, e puoi autenticarti con il tuo account Facebook o Twitter, cosi’ come di altri diffusi social network. Cosļæ½ potrai condividere i tuoi commenti con tutti i tuoi amici e non solo con i lettori di ilmilanista! Che cosa Aspetti? Fai sentire la tua voce su ilmilanista.it!!

RASSEGNA STAMPA/ Milan, Allegri: E adesso mi godo il Milan da rimonta

Prima di Istanbul e dopo Istanbul: ĆØ il calendario stabilito da Adriano Galliani per la sua vita calcistica, spezzata in due da quella partita. Ā«Dal 2005, fra il primo e il secondo tempo non penso a niente. Esco dalla tribuna, passeggio. Hoavuto l’impressione dell’eurogol di Sneijder, poi ĆØ successo poco, fino al secondo tempo Ā». Secondo tempo che Massimiliano Allegri giudica molto buono, ma a lui ĆØ piaciuto anche il primo. Ā«Nei momenti di difficoltĆ  ci siamo difesi. Va bene così». Soddisfazioni Nel 2005 Allegri era l’allenatore della Spal e lefinali di Champions se le guardava alla tv. Ora ĆØ un tecnico stimato e vincente, e fa fede anche il fair play degli interisti: Wesley Sneijder, che pure deve avere altre cose per la testa, si ferma a parlare con il tecnico in zona mista. Ā«Mister, complimentiĀ». Magari ĆØ stato l’ultimo derby di Milano che ha giocato, carino da parte sua fare i complimenti al vincente rossonero. Ā«Beh, se davvero se ne va noi gli abbiamo fatto segnare il gol dell’addio, meglio di così…», scherza Allegri. Subito dopo passa Stankovic, e i due parlottano un po’. Allegri spiega: Ā«E’ un amico, abbiamo fatto un paio di vacanze in Sardegna al Forte Village. Quando si giocava a calcetto, Dejan correva per me e mi lasciava la pallaĀ». Magari lo faceva per rispetto al più anziano, suggeriscono. Ā«Parlo di dieci anni fa. Ero un trentenneĀ». Consacrazione Allegri in questa sera può far tutto: essere ironico, esaminare, discutere con il suo totem Thiago Silva per le vacanze dilazionate (i sudamericani saranno ancora liberi dall’11 al 25, ma in realtĆ  c’ĆØ una partita con la nazionale in mezzo). Può scherzare su Emanuelson (Ā«questa volta ĆØ stato sveglioĀ») e anche su Pato («è entrato subito cattivo, determinato, cosƬ lo voglioĀ»). Può godersi l’aria bagnata di Pechino, sai che gioia, e ancora di più l’aria condizionata e la sera di festa nell’albergo vicino al Nido d’Uccello, lo stadio dove ha vinto la sua prima partita in rimonta. Ā«Da quando sono io l’allenatore del Milan non era mai successo, al massimoavevamo pareggiatoĀ». Suona strano perchĆ© Allegri ĆØ qui da un anno e ha giĆ  vinto due trofei, e magari oggi pomeriggio a Malpensa—dove la squadra atterra alle 17.30—gli toccherĆ  un’altra razione di applausi. Ā«In questo momento siamo la squadra più forte d’Italia, ma il 28 si ricomincia in campionato e siamo tutti alla pari. Contro l’Inter nell’intervallo ho chiesto di giocare con più coraggio, ci stavamo preoccupando troppo di quello che facevano loroĀ». Loro sono l’Inter, che contro Allegri ha perso tre derby. Non siamo ancora ai livelli di Mourinho, ma i tifosi giĆ  alzano la cresta. E Allegri si rituffa nella sala ristorante. ChissĆ  che Galliani, intenerito dal successo, non gli riveli di più su Mister X. Fonte: Gazzetta dello Sport Il Milanista Segui anche tutte le notizie sulla Lazio su Cittaceleste.it Segui anche tutte le notizie sull’ Inter su Interistaweb.it Segui anche tutte le notizie sulla Roma su Imperoromanista.it Segui tutte le notizie sulla Juventus su Juvenews.eu Acquista biglietti Milan Commenti Per commentare le notizie puoi usare il modulo piu’ in basso. E’ facile, e puoi autenticarti con il tuo account Facebook o Twitter, cosi’ come di altri diffusi social network. Cosļæ½ potrai condividere i tuoi commenti con tutti i tuoi amici e non solo con i lettori di ilmilanista! Che cosa Aspetti? Fai sentire la tua voce su ilmilanista.it!!

RASSEGNA STAMPA/ Milan: Lo showman ĆØ sempre Boateng

One man show. Quando di mezzo c’è Kevin Prince Boateng l’originalitĆ  ĆØ assicurata. Il Boa piace (anche) per questo: solido e generoso in campo, estroverso quando c’è da far festa. E’ un peccato che di mestiere non faccia l’attaccante, perchĆ© quando segna lui c’è da divertirsi. Aveva iniziato coi salti mortali, ma erano troppo banali e cosƬ si ĆØ messo a tirar cazzotti alla bandierina e poi a ballare come Michael Jackson. Fino alle mosse di kung fu di ieri. Fonte: Gazzetta dello Sport Il Milanista Segui anche tutte le notizie sulla Lazio su Cittaceleste.it Segui anche tutte le notizie sull’ Inter su Interistaweb.it Segui anche tutte le notizie sulla Roma su Imperoromanista.it Segui tutte le notizie sulla Juventus su Juvenews.eu Acquista biglietti Milan Commenti Per commentare le notizie puoi usare il modulo piu’ in basso. E’ facile, e puoi autenticarti con il tuo account Facebook o Twitter, cosi’ come di altri diffusi social network. Cosļæ½ potrai condividere i tuoi commenti con tutti i tuoi amici e non solo con i lettori di ilmilanista! Che cosa Aspetti? Fai sentire la tua voce su ilmilanista.it!!

RASSEGNA STAMPA/ Milan, Ibrahimovic: E adesso voglio vincere tutto

Averne, di azionisti cosƬ. Ā«Zlatan Ibrahimovic ĆØ semplicemente il centravanti più forte del mondo, non lo cambierei con nessuno. E’ un mostro e si vede. Avevamo smesso di vincere e con lui abbiamo ricominciato, perchĆ© questo ĆØ il secondo titoloĀ», dice Adriano Galliani. Ā«Non voglio fare l’elogio di Ibrahimovic perchĆ© non vince Ibrahimovic, a vincere ĆØ il Milan. Ma ĆØ chiaro che il nostro attaccante ha una grande partecipazione nei nostri successiĀ». Sicurezza L’amministratore delegato parla di quote, i compagni e l’allenatore parlano di sensazioni, e di sicurezza. Giocare con Ibrahimovic ti fa sentire meglio. Ā«E in forma splendidaĀ», dice Allegri. Ā«Ha segnato un grandissimo gol, ma per noi non ĆØ importante soltanto per quello Ā». Ā«Uno come Ibra in Italia dovrebbe segnare 30 gol a stagione Ā», esagera Rino Gattuso. Ā«Per la qualitĆ  che ha segna troppo pocoĀ». Ibrahimovic ĆØ una polizza, in campionato ĆØ sempre stato cosƬ, in Europa un po’ meno e in generale nelle partite secche lo svedese non determinava quanto determina nelle corse a tappe. Fino a ieri aveva giocato 10 finali e vinte 5, più una ai rigori, segnando un solo gol (e un rigore nella sequenza finale della Supercoppa 2008 Inter- Roma). A Pechino ha determinato la partita non solo segnando, ma guidando la rivolta: il Milan aveva fatto la rivoluzione in campionato, l’Inter stava tentando la restaurazione dopo due derby persi. Ibra ha portato i suoi in pareggio e poi ancora avanti entrando nell’azione del gol decisivo di Boateng. Ora tutti si aspettano qualche sigillo europeo in più, che lui non vede l’ora di mettere sulla Champions League. Ā«Ho voglia di vincere tutto e non sono mai stato cosƬ bene, ma devo ammettere che senza i miei compagni di squadra sarei morto. Anche stavolta ho segnato grazie a Seedorf, i compagni si sono mossi bene durante l’azione e io cosa dovevo fare se non segnare?Ā». Fatica Ā«Però ĆØ stata una settimana duraĀ», dice lo svedese. Ā«Faticosissima, perchĆ© non si riusciva a dormire. Per fortuna abbiamo portato a casa il primo trofeo della stagioneĀ». Ma Ibrahimovic non ĆØ mai contento, forse per questo ĆØ diventato Ibra. Ā«Non abbiamo giocato al massimo della nostra qualitĆ , non abbiamo giocato al cento per cento e più. Noi possiamo crescere ancora tanto dal punto di vista tecnico. Possiamo migliorare moltoĀ». Che lui possa migliorare tecnicamente, ĆØ difficile immaginarlo: Zlatan, pensano al Milan, ĆØ tecnicamente perfetto. Ā«Ha una velocitĆ  di piede e di testa incredibile per un uomo con il suo fisicoĀ», ha detto Allegri qualche giorno fa. Sogni Ibrahimovic ĆØ un mondo a parte, ma se lo merita: vive senza essere sfiorato dai fastidi del turnover o dagli altri piccoli dubbi che assillano i calciatori normali. PerchĆ© lui ĆØ un marziano, e viene da Marte, e fra l’altro sa lottare oltre ad accarezzare il pallone. E’ stato l’unico a giocare bene il primo tempo e bene anche il secondo, mentre la maggior parte dei suoi compagni compagni si ĆØ svegliata sull’1 a 0 per l’Inter. Ā«I giocatori, gli attaccanti non si giudicano dal primo o dal secondo tempoĀ», dice Galliani. Ā«Si giudicano nell’insieme Ā». L’insieme di ieri dĆ  una coppa in più al Milan, e spinge Ibrahimovic in avanti nella classifica dei giocatori decisivi anche quando si gioca tutto in una notte. Ā«Ma ĆØ solo un altro passo, il primo di questa stagione. Voglio fare tanto di più. La mentalitĆ  vincente del club mi ha conquistato subito, per questo mi trovo cosƬ bene a Milano Ā». Per questo Galliani lo trova il più bello del mondo. Un mostro, ma per modo di dire. Fonte: Gazzetta dello Sport Il Milanista Segui anche tutte le notizie sulla Lazio su Cittaceleste.it Segui anche tutte le notizie sull’ Inter su Interistaweb.it Segui anche tutte le notizie sulla Roma su Imperoromanista.it Segui tutte le notizie sulla Juventus su Juvenews.eu Acquista biglietti Milan

RASSEGNA STAMPA/ Milan: Un’ombra sul pari di Ibra

Clima da derby (nervoso, dunque) anche a Pechino con buona pace di Rizzoli che alla vigilia si augurava una gara corretta. E invece i giocatori non hanno fatto nulla per aiutare l’arbitro (ben supportato da Copelli e Grilli). L’Inter si lamenta per due decisioni: la mancata espulsione di Gattuso e un fallo non visto su Stankovic nell’azione del pari rossonero. Analizziamo gli episodi. Dopo 19’ Gattuso affonda Obi: sulla punizione Sneijder segna, ma gli interisti chiedono (anche in modo scomposto) un altro giallo per il milanista che solo 60’’ prima lo aveva ricevuto per aver falciato Alvarez. Vero, anche sul secondo provvedimento ci poteva stare l’ammonizione, ma ĆØ altrettanto vero che la prima sanzione era arrivata per punire il cumulo di falli commessi dal Milan in avvio di gara. Rizzoli, quindi, ha usato il buon senso tanto invocato da tutti, preferendo non alterare la sfida con un rosso Ā«precoceĀ». Gattuso, comunque, ha rischiato. Nella ripresa al 16’ segna Ibra, l’azione nasce in modo confuso con almeno tre contrasti dubbi nei pressi dell’area nerazzurra: a terra finiscono nell’ordine Gattuso, Stankovic e Boateng. Rizzoli lascia sempre giocare, l’Inter protesta per la presunta ostruzione di Boateng su Stankovic (gli si mette davanti). Fischiarla non sarebbe stato uno scandalo, va ricordato però che oramai da una stagione la tendenza in Italia ĆØ di non sanzionare contatti simili. E anche nel corso della gara, l’arbitro ha usato lo stesso metro. Altri casi nella ripresa, bruttissima l’entrata di Motta su Thiago Silva: non vista da Rizzoli, era da arancione; nel recupero ok annullare il 2 2 di Eto’o: netto il fuorigioco. Fonte: La Gazzetta dello Sport Il Milanista Segui anche tutte le notizie sulla Lazio su Cittaceleste.it Segui anche tutte le notizie sull’ Inter su Interistaweb.it Segui anche tutte le notizie sulla Roma su Imperoromanista.it Segui tutte le notizie sulla Juventus su Juvenews.eu Acquista biglietti Milan Commenti Per commentare le notizie puoi usare il modulo piu’ in basso. E’ facile, e puoi autenticarti con il tuo account Facebook o Twitter, cosi’ come di altri diffusi social network. Cosļæ½ potrai condividere i tuoi commenti con tutti i tuoi amici e non solo con i lettori di ilmilanista! Che cosa Aspetti? Fai sentire la tua voce su ilmilanista.it!!

RASSEGNA STAMPA/ Milan: Una Supercoppa per un super Milan

Milan in 84 giorni: dalla festa scudetto del 14 maggio, a San Siro, a quella di ieri a Pechino per la Supercoppa italiana. Altri cannonicini, altri coriandoli. Ibrahimovic e Boateng, grandi protagonisti del tricolore, celebrano la continuitĆ  nel passaggio di stagione: i loro gol rimontano la punizione di Sneijder e consentono ad Allegri di sollevare la sua prima coppa nel Nido d’Uccello di Bolt. Il Diavolo, risorto da un primo tempo orrido, ha ritrovato motivazioni e spirito nella ripresa, segnalando confortanti progressi rispetto alle amichevoli precedenti. Voglia Inter L’Inter, che ha tonnellate di alibi (assenze, rinnovamento), può consolarsi con un buon primo tempo, che lascia indovinare nuovi, giovani protagonisti (Alvarez, Obi). Ma deve anche preoccuparsi di un paio di rilievi imbarcati a Pechino. Primo: il migliore ĆØ stato Sneijder, in partenza per Manchester. Secondo: il peggiore ĆØ stato Eto’o, totem della stagione scorsa, irriconoscibile nell’atteggiamento dimesso, prima che nelle giocate. Risolvere al più presto la situazione dei due, calibrare finalmente partenze e arrivi opportuni, per consegnare a Gasperini un organico attrezzato e definitivo devono essere le prioritĆ  in agenda, perchĆ©, come si ĆØ visto anche ieri, il lavoro da fare in campo ĆØ ancora molto. Nido di gioia La partita ĆØ stata bruttina, come prevedibile, in una cappa di umiditĆ  tropicale con gambe da 6 agosto. Non il miglior spot per il nostro calcio, ma i commoventi 70mila del Nido si sono divertiti un mondo lo stesso. MetĆ  hanno scelto i rossi, metĆ  gli azzurri, come a calciobalilla, e hanno giocato con entusiasmo a fare i tifosi milanesi. Contenti loro… Nel primo tempo si sono divertiti quelli che cantavano Ā«pazza Inter amalaĀ». Merito di Gasperini che disegna la squadra giusta per imbrigliare il Diavolo: 5 centrocampisti che calano come una rete sul palleggio del Milan e lo narcotizzano. Il giovane Obi, che azzanna Abate, ĆØ il simbolo delle voglie della squadra. Sulla palla ci arriva sempre l’Inter. Quando la conquista, Sneidjer e Alvarez partono alla volta di Eto’o. Pigro Milan Il Milan, al contrario, sembra l’esercito di terracotta di Xia’an: tutti immobili. Seedorf chiuso nella morsa di Thiago Motta e Stankovic, Van Bommel stuzzicato da Sneijder, Robinho farfallone, Boateng un fantasma, Nesta impreciso. Una bonaccia assoluta di motivazioni. Ma se in questo scenario (Inter vogliosa che domina, Milan pigro che subisce) i nerazzurri riescono a trovare la porta quasi solo con la punizione-gol di Sneijder (22’), mentre i rossoneri sfiorano il vantaggio con Robinho (7’) e timbrano un palo con Ibra (’40), significa che la banda Allegri, dopo un anno di scuola, riesce a essere squadra anche quando sbadiglia. Nelle amichevoli precedenti soffriva e pagava, stavolta ha sofferto e pagato poco: un passo avanti. L’incapacitĆ  dell’Inter di concretizzare si spiega con un assetto più portato a contenere, ma anche con le voglie (poche) di Eto’o: nessuna traccia dell’attaccante indemoniato e felice che con Mou tracciava anche linee del campo. Supe-Ibra Nella ripresa si apre un’altra vita e la metĆ  rossa del Nido se la spassa. Seedorf si riavvicina alla palla, Boateng ritrova il suo impeto di incursore, tutto il Milan fa un passo avanti. Anche perchĆ© l’Inter lo invita a farlo, arretrando un centrocampista (Zanetti) e riassettandosi nel 4-4-2. Gasperini spiegherĆ  che ĆØ stato costretto a farlo perchĆ©, a fine primo tempo, ha visto la squadra stanca. Ci sta. Di sicuro, il Milan si ĆØ liberato dalla rete del primo tempo e ha trovato più spazi per mettere in azione il suo palleggio e guadagnare campo. Dopo il pareggio dello scatenato Ibra (12’), Gasp rinforza la difesa (tanti peccati sull’anima), mettendoci davanti Zanetti e Faraoni in fascia: 3-1-4-2. Dopo il sorpasso di Boateng (24’), rafforza l’attacco con Pazzini: Ā 3-5-2. Smanetta cambi e moduli con l’affanno di un riani- matore, ma non può ribaltare l’inerzia, anche perchĆ© i cambi di Allegri si chiamano Ambrosini e Pato, mentre per ora Gasp deve arrangiarsi con Faraoni e Castaignos. Moratti Il brivido di un gol di Eto’o in fuorigioco chiude il conto e stappa i cannoncini. Il Milan berlusconiano ha allungato sull’Inter di Moratti: 15 titoli nazionali a 13. Galliani gongola in campo. Sneijder scappa in spogliatoio come se fuori dal Nido lo aspettasse il jet di Mancini, dopo aver lasciato sul prato il gol del buon ricordo. Rientra in campo dopo pochi minuti anche per chiedere scusa all’arbitro di una sclerata precedente: gesto bello come la sua punizione. Per la seconda volta (con la Lazio nel 2009), l’Inter ĆØ stata respinta dal Nido. Quella volta toccò a Mourinho, che poi concluse la stagione con il Triplete. Magari porta buono… Malo Speciale aveva a disposizione uno Sneijder affamato, un Eto’o disposto a tutto e un presidente sempre vicino in corpo, spirito e denari. Se Gasperini avrĆ  altrettanto, il bel primo tempo del Nido potrĆ  crescere e volare molto lontano. Fonte: Gazzetta dello Sport Il Milanista Segui anche tutte le notizie sulla Lazio su Cittaceleste.it Segui anche tutte le notizie sull’ Inter su Interistaweb.it Segui anche tutte le notizie sulla Roma su Imperoromanista.it Segui tutte le notizie sulla Juventus su Juvenews.eu Acquista biglietti Milan

XXVIII E.B.

Con il successo di ieri, Berlusconi raggiunge quota 28 trofei vinti con il Milan Eccoli nel dettaglio : 15 IN ITALIA 8 Scudetti (Milan Campione d’Italia in carica) 1 Coppa Italia 6 Supercoppe di Lega (Milan neo detentore) 13 ALL’ESTERO 1 Fifa Club World Cup 2 Coppe Intercontinentali 5 Champions League 5 Supercoppe d’Europa Riviviamo l’ultimo attraverso il video degli highlights di Milan Channel e l’album fotografico della gara contro l’Inter ( continua con video e album )

Galliani: ā€œAl secondo gol tiravo pugni da tutte le partiā€

Ā«Milan, che gioia. Sono 28 trofei in 26 anniĀ» Galliani EMOZIONI ROSSONERE | ADRIANO GALLIANI – Le emozioni che viviamo noi tifosi grazie al nostro Milan non sono paragonabili a quelle di nessun’altro tifoso di calcio del Mondo. Ecco cosa ha provato il tifoso rossonero, nonchĆ© ad del Milan al termine della partita di Supercoppa: ā€œ Cosa ho provato? Al secondo gol tiravo pugni da tutte le parti, ho preso anche un cartellone pubblicitario e mi sono bucato una mano. Come emozione, quella di Roma, per uno scudetto per il quale eravamo ormai preparati, era stata uno scherzo – Continua Adriano Galliani – Questo ĆØ il nostro 15° trofeo nazionale che si somma ai 13 internazionali. Sono 28 trofei in 26 anni di presidenza Berlusconi. Ho chiamato poco fa il nostro Presidente che era molto felice, gli ho fatto i complimenti. ā€ Un ringraziamento speciale anche per i tifosi cinesi presenti sugli spalti: ā€œ Ringrazio i milanisti cinesi, sono stati fantastici, hanno cantato il nostro inno in maniera meravigliosa, ho detto subito ai nostri ragazzi alla fine della partita di andare sotto la Curva perchĆØ meritavano un grandissimo ringraziamento. ā€ Una dedica speciale per questa sesta Supercoppa Italiana della storia del Milan ai tifosi rossoneri in Italia che non hanno potuto assistere dallo stadio alla gara: ā€œ Mi spiace per i nostri tifosi in Italia, ma sono certo che stando davanti alla tv hanno gioito esattamente come se fossero stati a S.Siro. ā€ Giacomo Giuffrida – www.Milanlive.it Posted by Giacomo Giuffrida on ago 6 2011. Filed under Interviste , News Milan , Primo Piano , Ultime notizie . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 . You can leave a response or trackback to this entry

Barbara Berlusconi: ā€œUn trofeo che vale doppioā€

Lady Berlusconi. MILAN SUPERCAMPIONE D’ITALIA | LE DICHIARAZIONI DI LADY B – Una Barbara Berlusconi super entusiasta che si congratula con tutti per la vittoria di questo trofeo, il 28° della gestione Berlusconi: ā€œ Faccio i complimenti alla squadra, ad Allegri e Galliani che hanno centrato il primo obbiettivo della stagione. – Continua la fidanzata di Pato e figlia del presidente rossonero –Ā  Il 2011 continua a riservarci grandi soddisfazioni, per noi milanisti questa ĆØ una giornata di festa, perchĆØ aggiungiamo un’altra coppa alla nostra bacheca ma soprattutto perchĆØ vinciamo questo trofeo battendo proprio l’Inter. Si tratta dunque di una vittoria che vale doppio. ā€ La partita ha visto oltre la vittoria del Milan, anche la vittoria del calcio Made in Italy che ha conquistato il popolo cinese: ā€œ al di lĆ  del risultato, la Supercoppa italiana ĆØ stata uno spot positivo per il calcio italiano che riesce ancora a catturare l’interesse di milioni di tifosi a livello internazionale – ha dichiarato Lady berlusconi – Il nostro resta ancora un calcio di qualitĆ  e non potrebbe esser altrimenti per una nazione che, negli ultimi cinque anni, ha vinto due volte la Champions League . ā€ Giacomo Giuffrida – www.Milanlive.it Posted by Giacomo Giuffrida on ago 6 2011. Filed under Interviste , News Milan , Primo Piano , Ultime notizie . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 . You can leave a response or trackback to this entry

Supercoppa TIM, Milan-Inter: Tabellino e Pagelle

La gioia di IBRAHIMOVIC. FINALE SUPERCOPPA ITALIANA | TABELLINO E PAGELLE DELLA FINALE UOMO PARTITA MILANLIVE : Zlatan Ibrahimovic LA PARTITA : Sneijder (22′ 1°T); Ibrahimovic (15′ 2°T); K.P.Boateng (68′ 2°T). Milan : Abbiati; Abate, Nesta, T.Silva, Zambrotta; Gattuso (Ambrosini 75′), Van Bommel, Seedorf; K.P.Boateng (Emanuelson 81′); Robinho (Pato 61′), Ibrahimovic. Inter : J.Cesar; Ranocchia, Samuel, Chivu; J.Zanetti, T.Motta, Stankovic (Pazzini 73′), Obi (Castaignos 81′); Sneijder, Alvarez (Faraoni 63′); Eto’o. MILAN (SUPER CAMPIONI D’ITALIA) Abbiati : 5 Tenta il miracolo sulla spettacolare punizione di Sneijder che al 22′ del primo tempo porta in vantaggio l’Inter. Il portiere Italiano la manda sul palo ma non riesce ad evitare il gol. A parte sull’occasione del gol non compie una parata decisiva, a causa anche della pochezza offensiva nerazzurra. Indeciso quando si trova il pallone tra i piedi, costretto quasi sempre a mettere il pallone in rimessa laterale. Abate : 6 Soffre e non poco la presenza di Obi nella sua fascia di appartenenza, distratto e poco deciso durante i primi 40 minuti di gara, poi si sveglia ma non ĆØ il solito mangia erba che siamo abituati a vedere. Da sottolineare il lancio spettacolare che mette Pato in condizione di tirare verso la porta avversaria, azione dalla quale nasce il gol del definitivo sorpasso dei campioni d’Italia. Nesta : 6.5 Distratto durante il primo tempo nel quale sbaglia una serie di contrasti in scivolata che sono il suo punto di forza, e qualche appoggio semplice verso i compagni di squadra. Nel secondo tempo ĆØ impeccabile come lo avevamo lasciato circa 3 mesi fa. T.Silva : 7.5 Bisognerebbe inventare un nuovo aggettivo per definire lo strapotere del centrale brasiliano. Non soffre mai la pressione e nell’1 contro 1 non ha paragoni con nessuno al mondo, sembra quasi che usi la forza del pensiero per bloccare tutti gli avversari che gli vanno incontro. Zambrotta : 5.5 Non super quasi mai la metĆ  campo di sua appartenenza, si limita quasi tutta la partita a difendere gli attacchi di Zanetti e Alvarez, quest’ultimo soprattutto nella seconda parte di gara. Gattuso (Ambrosini 75′) : 6- nervoso per quasi tutto il tempo in cui ĆØ rimasto in campo. Si fa ammonire per un’intervento su Alvarez che si trovava a 70 dalla porta. Neanche due minuti più tardi rischia l’intervento prima sullo stesso Alvarez e poi su Stankovic, poteva anche essere mandato fuori se l’arbitro fosse stato un po’ più severo. Lascia il campo ad Ambrosini al 75′. Entra subito in partita il centrocampista Pesarese che pressa in maniera decisa tutti i portatori di palla nerazzurri, si becca un ammonizione per una parola di troppo rivolta all’irritante Thiago Motta. Ambrosini voto 6. Van Bommel : 6 Va spesso e volentieri in difficoltĆ  nel primo tempo a causa dei continui movimenti senza palla tra le linee di Sneijder e Alvarez. Nei secondi 45 minuti di gioco prende il controllo del centrocampo e cambia la partita. Seedorf: 7+ Mette in campo la sua classe e la sua infinita esperienza, che alla lunga fanno la differenza. Catechizza Abate durante il primo tempo che sembrava quasi disperato per come stava andando la partita. Nel secondo tempo sale in cattedra il ā€œprofessoreā€ che accarezza il pallone come solo lui sa fare. Decisivo il suo assist per il gol del pareggio di Ibrahimovic. K.P.Boateng (Emanuelson 81′) : 7.5 Poco attivo per circa 35 minuti di gara. Gli ultimi dieci minuti del primo tempo si inserisce spesso e volentieri nella difesa nerazzurra che va quasi sempre in difficoltĆ . Nella seconda parte di gara fa impazzire di gioia i tifosi rossoneri di Pechino e anche quelli di tutto il resto del mondo firmando il gol del vantaggio dopo il palo di Pato, si getta in scivolata anticipando tutti per ribadire in rete il gol del 2-1 finale. Esce riempito dagli applausi di tutto lo stadio ā€œnido d’uccelloā€, non prima di essersi beccato il giallo al 77′, Ā lasciando spazio ad Emanuelson. L’olandese Urby entra subito nel ritmo del gioco, spezzando il gioco dei nerazzuri, e congelando il match con continui scambi con il connazionale Seedorf. Robinho (Pato 61′): 6- Vince il ballottaggio iniziale con il connazionale Pato per un posto da titolare, poche iniziate e poco movimento per quasi tutto il tempo che rimane nel rettangolo di gioco. E’ sua la prima azione pericolosa della gare che arriva al sesto minuto ma la spreca tirando alto da posizione favorevole. Esce al minuto 61 per far spazio a Pato. Il numero 7 rossonero ĆØ subito decisivo, appena sette minuti dopo il suo ingresso, riceve un lancio da 40 metri da parte di Abate, che addomestica magistralmente e con un diagonale stampa la palla sul palo, complice una deviazione di J.Cesar, palla che finisce al centro dell’area e che mette in rete il principe rossonero Boateng. Pato voto 7. Ibrahimovic: 8 Ā Statico per quasi tutto il primo tempo nel quale comunque serve subito un assist delizioso per lo sprecone Robinho e su un cross da destra di Abate, stampa di testa il pallone sul palo. Secondo tempo nella quale ĆØ pericoloso e quando si abbassa a prendere palla, mette il panico i suoi avversari. Firma il gol del momentaneo pareggio con un tuffo di testa in piena area servito da Seedorf. Sembra giĆ  in buonissime condizioni nonostante il periodo. Si prende un enorme soddisfazione alzando al cielo la supercoppa vinta contro la sua tanto amata e tanto odiata ex squadra. All. Allegri : Si fa cogliere impreparato dalla tattica attutata dagli avversari e per tutto il primo tempo pensa a come debba mettere in difficoltĆ  i nerazzurri. Il secondo tempo diventa un autentico capolavoro tattica di mister Allegri. Stratega. INTER J.Cesar: 6 Poco impegnato per tutto il primo tempo. Nella seconda parte di gara subisce due gol, sul gol di Ibra nulla può fare l’estremo difensore brasiliano. Sul secondo gol fa un miracolo sul meraviglioso tiro ad incrociare di Pato che si stampa sul palo e che mette in rete il principe rossonero Boateng. Ranocchia: 5.5 Tutto pressochĆ© perfetto durante i primi 45 minuti, grande lavoro su Ibrahimovic che erano l’unico in grado di mettere in difficoltĆ  la difesa a tre nerazzurra. Secondo tempo meno attento sugli inserimenti da dietro degli avversari che alla lunga sono stati decisivi per l’esito finale della gara. Samuel : 6- Rientra dopo un lungo infortunio, Gasperini lo piazza nel ruolo fondamentale della difesa a 3, al centro. Non delude per quasi tutto il match, ma va in difficoltĆ  quando deve contenere fisicamente lo svedese Ibrahimovic. Chivu: 4 Va sempre in difficoltĆ  quando gli viene dato il pallone tra i piedi ed ĆØ sicuramente il punto debole della difesa a 3 nerazzurra. J.Zanetti : 6 Gioca in una posizione non sua, come quinto di centrocampo. Non riesce a essere continuo per tutti i 90 minuti sulla fascia destra. Tante le attenuanti, dalla condizione fisica, al clima sfavorevole di Pechino. Non dimentichiamoci che per coprire quel ruolo bisogna essere al 100% della forma, e sicuramente il 6 Agosto nessuno può esserlo, anche l’infinito capitano nerazzurro. T.Motta : 4 Molto nervoso per tutta la partita, durante il primo tempo tiene bene il centrocampo insieme a Stankovic, anche se si fa notare per gli innumerevoli tuffi ad ogni tocco più o meno falloso dei rossoneri. Nella seconda parte di gara va totalmente in bambola ed ĆØ protagonista al minuto 66 di un intervento vergognoso sulla coscia di Thiago Silva che si trovava per terra, il rosso non sarebbe bastato, l’arbitro per non sbagliare, neanche lo richiama. Stankovic (Pazzini 73′): 6+ Sembrava non dovesse giocare, lo troviamo al centro del campo insieme a Thiago Motta. Ottimo il primo tempo nella quale effettua un tiro al 35° minuto che va alto non di molto. Nel secondo tempo si addormenta come del resto tutta la squadra e concede molto campo al Milan. Lascia spazio a Pazzini al minuto 73. Pazzini: S.v. Obi (Castaignos 81′) : 7 Viene posizionato da Gasperini come esterno alto a sinistra, ruolo che ricopre davvero bene. Ottima la sua partita, attento in fase difensiva, quando c’è da raddoppiare, lui ĆØ sempre presente. Qualche spunto in fase offensiva ma quasi mai decisive. Castaignos prende il suo posto all’81° minuto: S.v. Alvarez 6.5 (Faraoni 63′) : Gioca dietro le punte insieme all’olandese Sneijder e spesso e volentieri effettuano scambi palla al piede tra le linee che mettono in difficoltĆ  la retroguardia del Milan. I presupposti per vedere un fenomeno ci sono tutti, toccherĆ  a lui dimostrare quanto vale. Lascia il posto a Faraoni, giovane della primavera nerazzurra campione al torneo di Viareggio. S.v. Sneijder: 7.5 Per usare un eufemismo potremmo definire il gol che porta in vantaggio l’Inter, meraviglioso, ma forse ĆØ troppo poco. Una punizione d’autore che al 22° del primo tempo fa gioire i tantissimi tifosi nerazzurri in Pechino. Seconda parte di gara nella quale si muove sempre bene tra le linee ma con meno luciditĆ . LuciditĆ  che perde al 92° minuto quando effettua un tiro da quasi 50 metri con Abbiati che si fa una risatina sotto i baffi. Eto’o : 5 Prestazione opaca per tutta la partita. Un solo tiro in porta che arriva al 37′ da posizione proibitiva che Abbiati blocca in tranquillitĆ . Nel primo tempo potrebbe punire il Milan quando si trova 1 contro 1 con Thiago Silva, ma contro il brasiliano non c’è nulla da fare. Al 94′ l’occasione che poteva cambiare tutta la partita, servito da Sneijder mette alle spalle di Abbiati il pallone ma l’arbitro segnala il netto fuorigioco del fenomeno camerunense. Quasi inesistenti le proteste dei nerazzurri. All. Gasperini : 6.5 Capolavoro tattico nella prima parte di gara nella quale sorprende letteralmente il collega Massimiliano Allegri, ma che non basta per portare a casa il primo titolo stagionale. Nel secondo tempo la sua squadra cala dal punto di vista fisico e soprattutto mentale. Giacomo Giuffrida – www.Milanlive.it Posted by Giacomo Giuffrida on ago 6 2011. Filed under Pagelle , Primo Piano , Ultime notizie . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 . You can leave a response or trackback to this entry

il POST SuperCoppa

Supercampioni d’Italia ! Questo ĆØ il grido dei tifosi rossoneri in questo assolato e caldo sabato d’agosto. Nell’insolita cornice cinese di Pechino, il Milan batte l’eterna seconda squadra di Milano e conquista il ventottesimo trofeo dell’era Berlusconi. Dopo tante parole, finalmente si torna a giocare e soprattutto si ricomincia proprio come si era interrotto nella scorsa stagione: festeggiando! Primo tempo spiazzante per i tifosi rossoneri che vedono la propria squadra apparire come la copia sbiadita della energica compagine che ha stravinto l’ultimo campionato. I prescritti, dal canto loro, cercano di sorprendere i Campioni d’Italia giocando in velocitĆ  e creando superioritĆ  a centrocampo, proponendo la difesa a tre tanto cara al loro tecnico. Almeno per la prima mezzora il Milan cade nella trappola e pur non concedendo alcuna occasione ai rivali, passa in svantaggio per una punizione precisa di Snejder che si infila nel sette. Quando pochi minuti dopo, in una delle rare azioni rossonere del primo tempo, Ibrahimovic coglie il palo, sembra possa essere una partita stregata. L’Inter dal canto suo non combina molto, ma quel tanto che basta per mettere in difficoltĆ  un Milan fermo e troppo brutto per essere vero. Al termine dei primi quarantacinque minuti, la mente vola alla finale di Supercoppa Europea giocata nel 2007 contro il Siviglia, quando il Milan regalò completamente il primo tempo ai propri avversari. Per fortuna, anche la ripresa ĆØ stata uguale a quella della finale di Supercoppa Europea del 2007… ( continua )

Milan, un capolavoro tattico!

Lo stratega Massimiliano Allegri. FINALE SUPERCOPPA TIM | IL MILAN TRIONFA – E’ stata una partita molto divertente per larghi tratti, si ĆØ visto un buon gioco da parte di entrambe le squadre. A farla da padrona sono state sicuramente le scelte dei due allenatori. Gasperini ha provato a sorprendere il Milan mettendo in campo due fantasisti dietro l’attaccante, che hanno messo in serie difficoltĆ  per tutta la prima parte di gara la difesa e il centrocampo rossonero, sia in fase difensiva che in fase offensiva.Il centrocampo a 4 ĆØ un marchio di fabbrica delle squadre di Gasperini che sicuramente ha diversi pregi, ma che alla lunga non paga, soprattutto quando ci si trova a dover fare i conti con un clima difficilissimo (26°C e tanta umiditĆ ) e la condizione dei giocatori non delle migliori. La seconda parte di gara infatti ha visto un Inter molto stanca che non riusciva a tenere i ritmi del primo tempo e che col passare dei minuti ha lasciato il campo al Milan che ĆØ stato devastante a sfruttare le occasioni create. Geniale da questo punto di vista la tattica di Mister Allegri che nel post partita ha elogiato i suoi ragazzi per il coraggio messo in campo. L’idea di posizionare Seedorf un po’ più avanti rispetto alla solita posizione di mezz’ala sinistra che ha occupato solitamente l’olandese ĆØ stata determinante. Infatti ĆØ stata sfruttata la grande capacitĆ  di inserimento dell’olandese che si ĆØ verificato nell’occasione del pareggio rossonero. Lancio di Robinho a scavalcare l’impreparata difesa a tre nerazzurra che ha messo Seedorf in condizione di far segnare Ibra con un perfetto cross al centro. L’occasione che ha portato al gol di Boateng invece, ĆØ stata frutto di uno schema ormai classico e collaudatissimo della squadra di Allegri. Lancio in profonditĆ  a cercare l’inserimento di Pato che prova la magia con un tiro ad incrociare spettacolare che J.Cesar sfiora e manda sul palo, sul pallone si avventa lo scatenato Kevin Prince Boateng che in scivolata fa esplodere di gioia il popolo rossonero. Primo trofeo stagionale per il Milan che mette in bacheca la sesta Supercoppa Italiana, nessuna squadra ha fatto meglio. Giacomo Giuffrida – www.Milanlive.it Posted by Giacomo Giuffrida on ago 6 2011. Filed under Commento , La Partita , Primo Piano , Ultime notizie . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 . You can leave a response or trackback to this entry