Milan – Arsenal 4-0: Bentornati a casa

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Avete ancora il DVD di Milan – Manchester 3-0? Prendetelo e buttatelo via. Stasera si alza l’asticella di un ulteriore gol con una nuova partita perfetta che ci riporta alla mente quella grande gara del 2007, non a caso l’ultima volta in cui abbiamo passato il turno. Ipotechiamo il passaggio ai quarti di finale facendo letteralmente piovere sull’Arsenal un poker di gol. Il risultato dice 4-0, il gioco espresso dice che non abbiamo rischiato praticamente nulla con i gunners che si sono resi pericolosi solamente una volta con Van Persie.

Sulla gara pesa forse l’infortunio di Seedorf dopo 5′ di sostanziale empasse che ci permette di vedere in campo quello che è il miglior Milan della stagione. Difficile questa sera dare infatti la palma di uomo partita a qualcuno, di quella che era apostrofata come squadra di vecchi o di pippe e che giocava solamente “palla a Ibra” che è riuscita finalmente a giocare la squadra. A sbloccarla dopo 13 minuti è un grandissimo gol di Kevin Prince Boateng, forse ancora più bello di quello contro il Barcellona – tiro al volo, pala sulla traversa e in porta con una sassata che esce rimbalzando. Comincia quindi a giocare anche Ibrahimovic che regala poi dopo 15′ l’assist del 2-0 per la testa di Robinho che porta le squadre all’intervallo. Il copione non cambia nemmeno nel secondo tempo con il 3-0 segnato immediatamente da Robinho fino ad arrivare al rigore che dà anche ad Ibra un gol meritatissimo per la prestazione da lui disputata fino a quel momento. Standing ovation meritata quindi per Boateng e Robinho e tempo quindi a Pato di entrare per meritarsi la palma di peggiore in campo, che in fondo a qualcuno doveva pure andare…

La vittoria di oggi è comunque frutto di due eventi che hanno forse dato la svolta psicologica della stagione: la vittoria di Udine a sabato e l’infortunio di Seedorf dopo 5 minuti che ci ha permesso di giocare in velocità. La chiave tattica ha invece un indubbio nome e cognome: Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese non è risultato mai in passato così decisivo nella massima  competizione europea come in questa annata rossonera mettendoci lo zampino quasi in ogni gol. C’è poi finalmente una grande mentalità trasmessa da Allegri che ricordandosi di allenare una grande squadra riesce a non regalare il primo tempo e ripresenta quella concentrazione già vista forse solamente nella gara persa in casa col Barcellona. Robinho e non El Sharaawy nonostante le ultime partite è la sua scelta, e si è rivelata vincente con due gol segnati e quella profondità che senza le difese schierate riesce a dare.

Usciamo da questa partita con un piede nei quarti, un segnale forte alle avversarie in europa – dove se le due spagnole restano proibitive le altre sono alla nostra portata, un gioco ritrovato del quale più volte ho parlato nei post dove Ibrahimovic non è il catalizzatore su cui gettare la palla ma una risorsa e una squadra relativamente giovane (over 30 oggi in campo il solo Van Bommel prima dell’ingresso di Ambrosini) che ha saputo attaccare gli spazi e la velocità e che fa ben sperare per il campionato. Ma a quello penseremo da domani: la sensazione di essere tornati finalmente padroni a casa nostra con una nottata da Milan voglio godermela tutta.

Milan-Arsenal 4-0 (primo tempo 2-0)
MARCATORI: Boateng al 15′ p.t., Robinho al 38′ p.t. e al 4′ s.t., Ibrahimovic su rigore al 34′ s.t.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Seedorf (dal 12′ p.t. Emanuelson); Boateng (dal 25′ s.t. Ambrosini); Ibrahimovic, Robinho (dal 39′ s.t. Pato). (Amelia, Bonera, Nesta, El Shaarawy). All. Allegri
ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Koscielny (dal 44′ p.t. Djourou), Vermaelen, Gibbs (dal 21′ s.t. Oxlade-Chamberlain); Song, Arteta; Walcott (dal 1′ s.t. Henry), Ramsey, Rosicky; Van Persie. (Fabianski, Coquelin, Arshavin, Miquel). All. Wenger
ARBITRO: Kassai (Ungheria)
NOTE: Spettatori 64.462 per un incasso di 2.876.254 euro. Ammoniti Antonini (M), Mexes (M), Song (A), Djourou (A) e Ambrosini (M) per gioco scorretto e Mexes (M) per c.n.r. Angoli 5-6. Recuperi 2’ pt, 3’ st

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