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Alla fine è comeall’inizio: rilassato, e perfettamente zen. Massimiliano Allegri augura buona fortuna a Pirlo, sorvola Asamoah (si gioca contro l’Udinese, parlarne non sarebbe elegante), ringrazia tutti, perfino i giornalisti, per la bella stagione trascorsa, racconta che Yepes è un maestro di disciplina e Flamini qualche volta lo ha fatto arrabbiare (troppe contestazioni all’arbitro in partitella). Dice anche che il Milan vuol fare bella figura a Udine e magari qualche punto, «anche se sarà difficile, perché le loro motivazioni sono superiori alle nostre ». Sincero su tutto, si riferisce a Seedorf raccontando un aneddoto su Gattuso.«Qui al Milan tutti hanno la fiducia della società e mia, e tutti sono stati importanti per l’ultimo scudetto. Ma nessuna società e nessun allenatore può garantire un certo numero di partite. Gattuso l’anno scorso voleva andarsene e io gli ho detto: “per me sei un giocatore importante, ma non posso dirti se giocherai una, 5, 10 o 50 partite”. Si è messo lì e ha aspettato». Poi c’è l’esempio di Yepes, «ai margini per quattro mesi e sempre disponibile», e Flamini che all’inizio era una riserva e ha giocato più che mai, e Oddo e Jankulovski: cameo impagabili. Dunque: «Seedorf ha giocato grandi partite. A stagione finita (martedì, ndr) parleremo, se vorrà. Gli dirò quello che penso, come ho fatto con tutti, poi deciderà».
Un grande nome La promessa di Allegri dovrebbe tranquillizzare i tifosi: «I grandi giocatori vengono sostituiti con grandi giocatori, al Milan è sempre così». Muscolari o meno, che poi è un concetto vago: «A me piacciono quelli di qualità, il Milan ne ha sempre avuti e ne ha tuttora. Ma non si può giocare con 11 giocatori di pura qualità. Quattro bastano». Ora la palla passa a Seedorf, che ancora non si è chiarito le idee: un trasloco, per uno come lui che a Milano ha tante attività avviate, sembra complicato. Ma secondo i media brasiliani a San Paolo il Botafogo attende con fiducia e anche il Corinthians spera di poterlo ingaggiare. Il vicepresidente Monteiro Alves: «Gli abbiamo mandato la nostra proposta, gli è piaciuta. Ci aspettiamo che venga al Corinthians». Una cosa è certa: oltre al campionato, Allegri ha vinto una maggiore influenza sulle scelte di mercato del club. «Io mi limito a fare le mie riflessioni, con Galliani e Berlusconi la sintonia è totale». Non tutti i tecnici hanno potuto dire lo stesso.
La Gazzetta dello sport
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AC MILAN NEWS: ALLEGRI:’NESSUNO HA GARANZIE DEL POSTO’