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Un set d’eccezione come Milanello ha rappresentato il luogo ideale per fotografare i Campioni d’Italia del Milan per la creazione del libro “Milan Fashion Players Portraits”, scatti realizzati da un bravissimo fotografo che ha saputo confezionare un prodotto assolutamente di primo livello: Marco Falcetta, incontrato in centro a Milano per rispondere alle nostre curiosità.
Marco, tu hai realizzato per Dolce&Gabbana il libro “Milan Fashion Players Portraits”; come è nata questa idea?
“Ho conosciuto Domenico (Dolce, ndr) il quale stava cercando un fotografo giovane che curasse la moda maschile; io mi sono proposto e seppur facevo prevalentemente moda femminile mi è stata data la possibilità di collaborare con loro e da qui è nato questo importante progetto con il Milan”.
Un libro fotografico interamente in bianco e nero: come mai questa scelta?
“Questi scatti fotografici sono stati realizzati con abiti di colore nero o grigio e in questo caso il bianco e nero dava un tocco più misterioso e intenso che ha dato modo di lavorare sugli uomini e sui rispettivi ritratti. Risaltava molto di più”.
L’attenzione di questi scatti fotografici vuole anche mettere in risalto i corpi degli atleti: è esatto?
“Si è esatto seppur non su tutti; qualche scatto di petto nudo è presente soprattutto su coloro che meritavano di più alternate però a foto in cui ho cercato di cogliere altri particolari dei calciatori”.
Possiamo affermare che si voleva coniugare la fisicità atletica con l’eleganza, quest’ultima caratteristica del Milan da oltre 25 anni a questa parte?
“Alla fine sì, il senso è stato quello, coniugare la muscolatura all’eleganza per ottenere un bel prodotto che possa lasciare dei bei ricordi”.
Questa è stata la tua prima esperienza con il Milan?
“Si è stata la prima esperienza. L’idea che avevo dei calciatori era quella di vere e proprie star quindi ero abbastanza emozionato a fotografarli; è stato molto divertente vedere questi ragazzi talvolta anche intimiditi davanti all’obiettivo. Il mio intento era proprio questo, raccogliere le differenze tra coloro più timidi e coloro più disinvolti, cogliere la loro parte di carattere che non era e non è visibile al pubblico”.
Cosa significa per te questa esperienza?
“Significa tanto, è un’esperienza importante per me; vedere il mio nome affiancato a queste prestigiose firme come Dolce&Gabbana e Milan è molto bello. Mi è stato affidato questo progetto e volevo farlo bene cercando di incuriosire e stupire la gente creando un bel lavoro. Sono stato doppiamente fortunato”.
Tra i calciatori rossoneri chi è il più fotogenico? E chi è stato il più disinvolto davanti all’obiettivo?
“Sono stati tutti bravi, si sono lasciati fotografare senza troppe difficoltà; Pato è stato il più disinvolto così come Merkel che è molto simpatico. I più fotogenici Oddo, Zambrotta, Seedorf, Didac Vilà mentre coloro più timidi sono stati Bonera e Yepes ma voglio sottolineare che tutti hanno dato tanto entusiasmo”.
Hai già altri eventi e/o impegni nel tuo calendario?
“Si ci sono dei progetti a cui sto lavorando, tra cui uno in ambito calcistico di cui sono altrettanto emozionato, ma per ora preferisco non parlarne in quanto non c’è ancora nulla di definitivo”.
Stefano Benetazzo – Il Milanista
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Post Originale:
AC MILAN NEWS: FOTOGRAFANDO IL MILAN