Galliani e Allegri hanno fatto tappa classica da Giannino, dove tutto era stato allestito e vestito su misura per il Milan. A partire dal «menù rossonero», inteso in senso cromatico: prosciutto crudo con caprino al pepe nero, scottata di filetto con fagioli neri, bavarese fragole e cioccolato. In sottofondo, a ripetizione, l’inno ufficiale del club, l’immancabile «We’re the champions», «I migliori anni della nostra vita» (sulle cui note Galliani ha concluso cantando la nottata) e la musichetta
della Champions. Diciamo un augurio per la prossima stagione. Intorno alle 2 il clima è salito di tono: Galliani ha tenuto su la giacca ma ha infilato la cravatta nel taschino; poi sono arrivate le «Gazzette» fresche di stampa e alle 2.30 si è materializzata una maxi torta decorata con una foto glassata della squadra in trionfo.A seguire, ennesimo brindisi con l’ormai immancabile Franciacorta fra canti e cori con il ristorante trasformato in una dependance di San Siro. Si comincia con il classico «I campioni dell’Italia siamo noi», ma quando qualcuno intona «Chi non salta nerazzurro è» Galliani fa un cenno con la mano come per dissociarsi. Per Allegri c’è una mini torta a forma di scudetto, il 18 e la scritta «Con lo scudetto siamo tutti Allegri. (Fonte: Gazzetta)

Il Milanista

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