Allegri, finite le chance. A gennaio due veri colpi, iniziano i viaggi di Braida

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Vive e lavora a Milano, giornalista e Direttore di MilanNews.it, redattore di Tuttomercatoweb.com. Lavora presso l’emittente televisiva nazionale “Sportitalia”. Opinionista su Milan Channel e Odeon TV. Collabora con Radio Radio e INFRONT.

12.10.2011 00:00 di Antonio Vitiello   articolo letto 458 volte

Antonio Vitiello

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Critiche, maldicenze e malelingue avevano già ipotizzato un addio a gennaio, senza dare giusto peso alle parole espresse in Svezia, probabilmente in un contesto diverso e non riconducibile al Milan. Zlatan Ibrahimovic ha rinunciato anche ad un giorno di riposo per rientrare a Milanello anticipatamente, e rispondere con i fatti alle tante parole sentite nelle ultime ore. Abituato a concretizzare e restare meno possibile nella sfera dell’aleatorio, Ibra ha avuto prima un confronto con Allegri poi si è messo sotto con il lavoro, come sempre, dando l’esempio ai compagni di squadra. Per ora lo svedese non ha accennato ai famosi mal di pancia, o a prolungamenti di contratto. L’unico vero obiettivo è il Palermo, da sempre avversario scomodo per i colori rossoneri. Ibra sarà in buona compagnia perché la sosta ha regalato al tecnico livornese altre pedine da poter utilizzare su uno scacchiere che ultimamente appariva troppo scarno e impolverato. La notizia più lieta è quella del recupero di Robinho, pienamente recuperato dopo il fastidio all’inguine che gli ha fatto saltare un mese di partite. Il brasiliano l’anno scorso è stato il partner migliore dello svedese, grazie alla sua rapidità e capacità di fare movimento. La carestia in attacco sta per terminare, anche perché Pato ieri ha lavorato bene in palestra, e contro il Bate Borisov in Champions League dovrebbe figurare nella lista dei convocati. La patata bollente ora passa ad Allegri. Fino ad ora ha avuto qualche scusante, soprattutto legata ai tanti infortuni, ma da sabato sera non ci saranno più chance. Allegri è stato forse messo troppo presto sul banco degli imputati, ma ora che ha l’intera rosa a disposizione sarà molto più complicato difenderlo.

Al di là delle disquisizioni legate al caso Ibra, il Milan dovrà rinforzare la squadra a gennaio, perché la rincorsa in classifica sfianca sempre e il rischio di arrivare in debito d’ossigeno in primavera non è un’ipotesi trascurabile. Il Milan ha ancora una casella libera per comprare un extracomunitario, la scelta deve essere oculata e già da qualche giorno in via Turati stanno pianificando più di un viaggio in Brasile, serbatoio di incredibili talenti. Braida è già volato in Sudamerica per visionare Damiao, uno dei giovani più promettenti del panorama mondiale. I suoi numeri sono straripanti e l’idea suggestiva di riformare una coppia tutta verdeoro (tra l’altro anche Daiamo così come Pato gioca nell’Internacional di Porto Alegre), stuzzica la fantasia dei dirigenti milanisti. Al Milan  però serve svecchiare il centrocampo e dopo la coppia nazionale Nocerino-Aquilani, potrebbe arrivare anche il terzo elemento del centrocampo di Prandelli, quel Riccardo Montolivo allontanato dai fiorentini e prossimamente da Firenze. Ma probabilmente servirebbe un fuoriclasse in grado di prendere la squadra in mano e guidarla anche nelle partite complicate, dove solo l’esperienza la fa da padrona. Ora che Mexes è tornato abile e arruolabile, in via Turati hanno due veri obiettivi, una punta di peso e un grande centrocampista: i due rinforzi che darebbero la vera marcia in più ai rossoneri.

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