Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?

Milan Night

g Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?“Me ne sono andato perché non stavo bene in uno spogliatoio che un tempo era molto più facile da gestire. Con il fatto di essermi ammalato agli occhi, non ho potuto essere sempre presente, ma la malattia mi ha fatto vedere le cose da un altro punto di vista. Gli ultimi due o tre mesi ho notato cose mai viste in 13 anni di Milan. Quando c’era un allenamento alle 9,30, in molti arrivavano appena dieci minuti prima e nessuno diceva nulla. Io arrivavo con tre quarti d’ora d’anticipo, magari per fare esercizi, massaggi o solo per prendere un caffè in tranquillità, secondo una cultura frutto di anni d’esperienza. Oppure quando c’era il pranzo all’una, certi arrivavano anche con 15 minuti di ritardo. Insomma c’era mancanza di rispetto delle regole. Credo molto nella nozione di gruppo e in una rosa di 25 giocatori se le regole non vengono rispettate c’è subito casino. Sono cose che fanno perdere energie. Era una situazione che innervosiva molto gli anziani del gruppo. Se passi il tempo a criticare chi arriva in ritardo togli energie al campo. Nessuno diceva niente, così ho capito che era arrivato il momento di andarmene, anche se c’era un contratto di un anno pronto da firmare.”

Words and music by Gennaro Gattuso. Come mai una volta che sono fuori da Milanello diventano tutti così loquaci? Siamo alla quarta intervista di Gattuso dove parla del Milan, degli ultimi due mesi, è partito da “me ne sono andato sereno, nessun rimpianto”, a “in effetti qualche cosina di poco chiaro c’era”, a “mi sentivo inutile al Milan, il vero calcio è qui in Svizzera” per finire a “nello spogliatoio fanno tutti quel cazzo che vogliono.” La prossima cosa sarà? Ci dirà che è stato violentato da Tassotti ed Allegri nelle docce? A certi anziani proprio non va giù di essere arrivati al capolinea, e non va giù che qualcuno glielo faccia capire.

Signor Gattuso Gennaro quale sarebbe la disciplina? Quella di tirare testate agli allenatori avversari? Quella di appendere al muro negli spogliatoi, qualcuno che ti dice “sei orbo non puoi giocare”? Il nonnismo verso i nuovi arrivati? Mandare a fanculo allenatore, compagni, avversari, abitri e guardalinee? E’ questa la “disciplina secondo Gattuso”? A questo punto viene anche da chiedersi, come faceva “rispettare la disciplina” Gattuso ai compagni “indisciplinati”?

Cristian

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