Pato rientra in campo e va subito in gol MILAN, PATO SALVA IL RISULTATO CONTRO IL CHIEVO, UN RIENTRO IMPORTANTE – Alexandre Pato è stato decisivo nella partita contro il Chievo, la sua azione, sebbene solitaria, ha risolto definitivamente il risultato, capovolgendo la situazione ormai apparentemente compromessa dal gol di Fernandes. Massimiliano Allegri ha, ormai ripetutamente, relegato Pato in panchina favorendo la new entry Cassano, autore di buone prestazioni; ma il brasiliano, parole dell’allenatore rossonero «Sta tornando quello dei suoi primi anni in Italia. Nel 2010 è stato fermo quasi dieci mesi, ritornare a giocare non è facile soprattutto a livello mentale, anche perchè in squadra ci sono molti giocatori diversi dall’anno scorso» . Secondo Allegri, ospite del programma “Teo in tempo reale” su Radio Montecarlo, «si perde di vista che Alexandre è un ragazzo di 21 anni, con le sue debolezze e momenti di difficoltà. Ora è più sereno e tranquillo, è venuto fuori bene dall’infortunio e sta tornando». Un altro giocatore fondamentale per tutta la squadra è, indiscutibilmente, Zlatan Ibrahimovic: «Ha giocato molto, avrebbe bisgno di riposare, a livello fisico ma anche mentale – ha ammesso Allegri -. Anche a Verona Ibra ha giocato una partita di sacrificio, vuol dire che sta bene. Poi non ha segnato nelle ultime quattro partite, per una punta come luì è importante è vorrà tornare al gol». Le squadre che rincorrono lo scudetto a questo punto della stagione, a 12 partite dalla fine, sono Milan, Napoli e Inter (in netta ripresa) ma: chi è la più in forma? «Noi stiamo bene – è l’analisi dell’allenatore rossonero -. Per due mesi abbiamo avuto diverse assenze, i rientri dagli infortuni non possono che giovare. Oltre alla forma, da qui alla fine conta il fattore psicologico. Mancano 12 giornate, noi che siamo in testa dobbiamo rimanere al nostro posto» . Un posto al sole che, per il momento, fa brillare ancora il palmares della squadra più titolata al mondo che, in questa stagione, potrebbe tornare a vincere. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
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Analisi Milan: i 5 punti di forza di Chievo-Milan
Robinho, gol determinante contro il Chievo MILAN, I 5 PUNTI DI FORZA DI CHIEVO-MILAN – Partita determinante per la classifica, per la rincorsa del Milan allo scudetto, una testa della classifica che Allegri mantiene e controlla con 55 punti. Fondamentale sarà capire di cosa sarà capace il Napoli contro il Catania. Ora però andiamo a vedere i punti di forza di questa partita decisiva. I 5 PUNTI DI FORZA DI CHIEVO MILAN 1) ROBINHO = spesso abbiamo sottolineato la sua difficoltà di segnare di fronte alla porta, oggi (con un piccolo aiutino di “mano”) beffa difensori e portiere e sblocca il risultato 2) IBRAHIMOVIC = decimo assist dall’inizio di questo campionato. Non segna da due partite ma “aiuta” a segnare, sempre preciso e determinante anche con il suo atteggiamento “più mi arrabbio meglio gioco” 3) FERNANDES = il suo gol serve a svegliare i rossoneri ormai troppo convinti di vincere a mani basse, dopo il gol del pareggio cambia la musica e il Milan attacca con più forza 4) PATO = tante polemiche in questi giorni vedevano un Pato in crisi, sempre in panchina e ormai un po’ stanco soprattutto mentalmente. Entrato in campo inizia il “suo” gioco, suo perchè le azioni del brasiliano sono quasi sempre solitarie, come il gol dell’1-2, un gol che farà tacere le critiche e magari dimenticare la panchina 5) ALLEGRI = intuizione geniale quella di togliere, inaspettatamente, Cassano per inserire Pato, ottima intuizione quella di far giocare Thiago Silva a centro campo. Conosce bene la sua squadra e lotta bene per questo campionato “se siamo in testa alla classifica avremo sicuramente dei meriti” Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: contro il Chievo 1-2
il Milan ce la fa e lo scudetto è ancora lì per essere vinto, sempre più vicino ai rossoneri MILAN, CONTRO IL CHIEVO 1-2 – Questo secondo tempo inizia con la stessa grinta che Allegri ha saputo portare in campo nel primo. Il Milan vuole vincere e lo si percepisce in ogni azione. Il Chievo, dal canto suo, cerca fino alla fine di reggere il gioco e gestire il risultao, qualche buona conclusione di Pellissier e Constant fa immaginare che anche il Chievo possa segnare. Il 16esimo del secondo tempo, però, risulta fatale ai rossoneri con Fernandes in ripartenza che beffa Abbiati e riesce a segnare la rete del pareggio. Il Milan riparte subito con ancora più decisione. Non si può dire che non siano entrati in campo con la giusta voglia e tenacia, non si può nemmeno dire che abbiano subìto ingiustizie nell’arbitraggio, tant’è vero che il gol di Robinho nel primo tempo sarebbe potuto essere annullato da regolamento a causa di quel braccio netto con cui si sistema il pallone prima del gol. La tattica di Allegri cambia, toglie un Cassano finora determinante per il gioco-Milan e inserisce Pato. Da subito il brasiliano ceca di ricreare quel movimento di palla a terra che consente al Milan di confondere l’avversario. Quando iniziano ad essere stanchi i rossoneri commettono sempre lo stesso errore: lanci lunghi, traversoni molto lenti che non consentono movimenti rapidi in campo e azioni conclusive. Il Chievo oltretutto è la squadra più ammonita dall’inizio del campionato: 68 cartellini gialli, 4 in questa partita, con espulsione di Cesar per doppia ammonizione. Pellissier è davvero un grande giocatore e accanto a lui anche Constant (sostituito al 25esimo con Jokic) e Fernandes riescono a mostrare le proprie qualità tecniche. Lo spirito con cui i rossoneri sono entrati in campo, proprio in questo giorno di festa per i 25 anni di presidenza di Silvio Berlusconi, era quello giusto: la voglia c’era, lo spirito di sacrificio da parte di tutti anche ma mancava un po’ di continuità e compattezza. Al 29esimo Allegri sostituisce Merkel con il ritrovato Boateng, un giocatore importante con i suoi movimenti verticali e molto decisivi. Kevin-Prince si sarebbe dovuto riposare ancora un po’ per farsi trovare pronto lunedì 29 contro il Napoli ma in una situazione difficile come questa Allegri ha deciso di puntare anche su di lui. Dopo il pareggio del Chievo il Milan sembra avere definitivamente deciso di voler vincere, lottano con forza e tutti lavorano all’unisono con l’unico obiettivo del gol ma la compattezza continua a mancare. E’ il 37esimo però a sbloccare questo pareggio, con Pato che rientrato dalla panchina, recuperato da un momento di crisi apparente riesce, con un’azione solitaria, a segnare il gol dell’1-2 che porta il Milan a quota 55 in clssifica. 25 anni di Presidenza di Silvio Berlusconi e una vittoria, un’altra verso la rincorsa allo scudetto, ad una nuova era sotto i colori rossoneri. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: primi 45 minuti al Bentegodi, 0-1
primo tempo al Bentegodi: 0-1 MILAN, PRIMO TEMPO AL BENTEGODI, 0-1 – Il Milan ha affrontato questo primo tempo con la giusta decisione. Allegri sa di dover vincere soprattutto per mantenere la testa della classifica anche nel caso il Napoli dovesse vincere contro il Catania. I rossoneri hanno creato parecchie occasioni ma il risultato è stato sbloccato da Robinho al 25esimo grazie a un azzeccato passaggio di Cassano per Ibrahimovic che riesce, colpendo di testa, a creare l’occasione giusta per il gol di Robinho (nonostante le polemiche per il tocco con il braccio). Dopo la rete dello 0-1 il Milan sembra essere ancora più determinato alla vittoria, Cassano è fondamentale alla squadra anche se, in questi primi 45 minuti, non riesce a concretizzare un’altra rete importante. L’assenza di Fantantonio si è sentita particolarmente durante la partita in casa contro il Tottenham. La formazione migliore è quella che Allegri ha a disposizione per il campionato; Van Bommel si è inserito perfettamente nella squadra e riesce a essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Davanti le tre punte Ibrahimovic, Cassano e Robinho sembrano trovare un gioco molto preciso, veloce e decisivo. Ancora Pato in panchina, Seedorf si riposa e anche Boateng non è ancora stato inserito. Gattuso invece gioca dal primo minuti, i 12 punti sul ginocchio non inibiscono i suoi movimenti e la sua determinazione. Merkel riesce a dare un aiuto ntoevole ai suoi compagni, nonostante i suoi 19 anni non sembra subire quel timore reverenziale nei confronti dei grandi campioni con cui gioca nel Milan. Andiamo a vedere la fine di questo match e aspettiamo di scoprire quale sarà il risultato della prima inseguitrice del Milan: il Napoli. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: Pioli “il Milan è la squadra più forte del campionato”
Chievo-Milan: una partita molto importante MILAN, CONTRO IL CHIEVO AL BENTAGODI – Stefano Pioli, allenatore del Chievo, ha parlato della squadra che dovrà affrontare domenica 20 febbraio e non ha usato mezzi termini per descrivere il Milan di Allegri: «Il Milan? La squadra più forte del campionato. Ha la miglior difesa e il miglior attacco e se è davanti a tutti c’è un motivo», si affronteranno al Bentagodi, stadio che ha detta di Massimiliano Allegri “E’ in condizioni disastrose, speriamo che facciano un ottimo lavoro preparare il terreno alla partita”. Pioli ha poi aggiunto: «Cassano – dice – è un giocatore straordinario, ha fantasia, la giocata imprevedibile. E se a un giocatore così aggiunge la forza fisica di Ibrahimovic e la qualità di Robinho, beh, siamo di fronte al meglio che il nostro campionato può offrire» . Ma il Chievo non si arrende prima di lottare, su questo Pioli è sicuro. «Sulla carta partiamo battuti. Ma si inizia dallo zero a zero, noi siamo in undici come loro e giochiamo in casa. Dobbiamo provare a fare una grande prestazione, sotto ogni tipo di situazione. Grande attenzione, partecipazione, voglia di soffrire. Servirà un grandissimo Chievo. Però abbiamo già dimostrato di potercela giocare con le squadre più forti. Sono sono fiducioso» . L’allenatore del Chievo e tutta la squadra rossoblù sono alla ricerca di un risultato positivo che risollevi il morale e dia un po’ di fiducia alla squadra dopo la sconfitta di Cagliari, un risultato che brucia ma che va dimenticato. «Abbiamo giocato una partita inguardabile – ammette Pioli – Loro sono stati meglio in tutto. Può succedere. Il fatto positivo è che le nostre avversarie nella lotta per la salvezza hanno perso, quindi il vantaggio è rimasto inalterato». Il Milan si presenta in campo con alcune assenze ma anche qualche recupero (Boateng sarà convocato e probabilmente lo vedremo scendere in campo); dalla sua il Chievo non si presenta nel migliore dei modi: Luciano e Marcolini sono fermi, la squalifica ha colpito Sardo e Mandelli. «La società – osserva l’allenatore – ha comunque costruito un’ottima rosa, ho delle soluzioni interessanti. Come giocheremo? Possiamo presentare una difesa a quattro, ma anche a cinque con Jokic in grado di spingere a sinistra. A centrocampo abbiamo sempre utilizzato il rombo. Non è stato così a Cagliari perchè senza Luciano e Marcolini e senza anche Fernandes e Bogliacino non avevo i giocatori adatti per quel tipo di schema. Con il Milan vediamo, ripeto le soluzioni le ho» . Le partite vanno giocate una per volta e questo le rende tutte fonadamentali ai fini della classifica, il Milan è in testa ma dovrà mantenere il posto in classifica con un’altra vittoria, il Napoli scenderà in campo contro il Catania e cercherà i 3 punti per continuare la rincorsa verso i rossoneri. Il Milan dovrà vincere per non farsi raggiungere. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: Berlusconi e i suoi 25 anni
25 anni al Milan MILAN, BERLUSCONI E I SUOI 25 ANNI – 25 anni alla guida del Milan e il Presidente del Consiglio autogra una maglia per celebrare questo momento. Domenica pomeriggio a Verona, nella sfida contro il Chievo, i rossoneri indosseranno una divisa speciale per ricordare che Silvio Berlusconi è patron del club di via Turati da un quarto di secolo. Il 20 febbraio del 1986 ha avuto inizio una storia magnifica che continua ancora oggi, a riprova del fatto che le storie d’amore possono durare. Secondo quanto anticipato dal quotidiano La Repubblica, i ragazzi di Allegri vestiranno la classica divisa impreziosita dalla firma, in filo rosso, di Berlusconi proprio sotto la scritta celebrativa “20 febbraio 1986-20 febbraio 2011″ , posizionata tra il marchio dello sponsor tecnico e lo stemma della società. Nei 25 anni di Berlusconi il Milan ha messo in bacheca cinque Champions League (prima Coppe dei Campioni) – sulle sette conquistate dal club nella sua storia – sette scudetti, tre Mondiali per Club, una Coppa Italia, cinque Supercoppe europee e cinque Supercoppe di Lega. Non è bastato nemmeno il coinvolgimento in Calciopoli, al termine del campionato 2005-’06 (con penalizzazione di 30 punti e un’ulteriore penalizzazione di otto da scontare nel campionato successivo) per scalfire la passione del Cavaliere, promettendo, proprio qualche anno fa: «Sarò il presidente del Milan per altri 25 anni». Ambizione, concretezza, fiducia e passione possono portare al raggiungimento di grandi obiettivi. Solo queste caratteristiche possono descrivere il progetto seguito e coltivato da Silvio Berlusconi insieme al Milan, da ben 25 anni a questa parte. Una lunga storia che sarebbe potuta essere raccontata nel dettaglio solo da una grande bandiera rossonera: Demetrio Albertini, con la maglia del Milan (indossata dal 1988 al 2002) ha vinto cinque scudetti, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e quattro Supercoppe Italiane. Albertini ha esordito a soli 17 anni, il suo album dei ricordi è colmo di immense soddisfazioni, e il suo palmares ne è la dimostrazione. «Quello che Berlusconi ha dato al Milan – spiega Albertini all’ANSA – è l’ambizione di essere al top. Quando è arrivato, un anno dopo lo spareggio per la Coppa Uefa, disse che il Milan doveva diventare la squadra più forte del mondo. Questa volontà ferrea spiega tante cose. L’intera organizzazione della società e del gruppo è stata costruita non solo per vincere, ma per raggiungere l’obbiettivo che Berlusconi aveva in testa». L’ex capitano non vuole pensare nemmeno per un secondo alle malelingue che vedono un cinico business calcistico dietro la grande passione e l’amore che il Cavaliere nutre per il Milan. «No, non è vero – asserisce – al contrario la gestione economica è sempre stata avveduta. Ha prevalso invece la cultura del lavoro e dell’appartenenza. La gran parte del gruppo in quegli anni proveniva da Milano. L’attaccamento alla maglia era quasi spasmodico ». «Quello che è vero – aggiunge l’attuale vicepresidente della Figc – era la presenza forte e costante di Berlusconi a Milanello, dove veniva ogni sabato. Dispensava consigli, formulava osservazioni, esprimeva pareri di ogni tipo. Ad esempio, una volta quando ero molto giovane, stavo percorrendo il tragitto che dallo spogliatoio porta alla foresteria ma – vista l’alta temperatura – avevo rinunciato a mettermi le calze. Berlusconi notò questo dettaglio e mi fece presente come la vita di un giocatore sia lunga e vada preservata dai malanni. Dunque sarebbe stato più saggio indossare un paio di calzettoni. Ma riconobbe anche di essere un rompic…». «Berlusconi – è il ritratto tracciato da Albertini – iniziava a parlare di un argomento e poi alla fine si buttava sulla tattica. Potrei definirlo un allenatore politico. Le teorie le spiegava molto bene, poi in campo Š sempre un’altra musica…» . «Con me – sottolinea – è sempre stato corretto, riservandomi parole equilibrate e consigliandomi quando ero appena un ragazzo. Non siamo rimasti in contatto costante, ma quando capita di vederci, ci salutiamo sempre con affetto» . Nella bacheca rossonera sono arrivate un’altra Champions League (2003) a quasi dieci anni dall’ultimo trionfo continentale e la prima Coppa Italia dell’era Berlusconi. Nel 2003-2004, invece, il diciassettesimo scudetto e la quarta Supercoppa europea. Ancelotti ha chiuso la sua parentesi nel 2009, lasciando spazio al brasiliano Leonardo. Il verdeoro ha detto addio dopo una sola annata caratterizzata dal rapporto “vivace” con il presidente che ha deciso di puntare sul toscano Massimiliano Allegri (all’epoca alla guida del Cagliari). E sarà proprio Allegri ad avere l’onore di vedere i suoi ragazzi in campo con quella maglia autografata dal Presidente del Consiglio, questa domenica 20 febbraio, al Bentagodi. Sarà un giorno importante per il mondo calcistico ma anche per una grande società: una somma di grandi risultati a dimostrazione del fatto che un buon lavoro e tanta passione servono davvero al mondo dello sport. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: l’Equipe da Mexes in rossonero
Mexes probabile il rossonero dal prossimo campionato MILAN, PER L’EQUIPE MEXES E’ ROSSONERO – Il quotidiano francese L’Equipe svela un interessante retroscena del mercato rossonero per la prossima stagione. Il giornale sportivo francese, infatti, ipotizza che il difensore abbia già trovato l’accordo con il club di Via Turati per il trasferimento a partire dal prossimo campionato. Nonostante le smentite di Adriano Galliani, il quotidiano rivela che Mexes dovrebbe arrivare a parametro zero per continuare lo svecchiamento della rosa. Il francese andrebbe a potenziare il reparto difensivo del Milan, appoggiato soprattutto a Thiago Silva e Nesta, nonostante sia Oddo che Yepes si sono sempre fatti trovare pronti e preparati. Se l’indiscrezione de L’Equipe dovesse essere realizzabile si tratterebbe dell’ennesimo “colpo grosso” a parametro zero dell’amministratore delegato Adriano Galliani . Alessandro Oggionni – www.milanlive.it
Milan: ancora fatica in Europa, Ibrahimovic “A Londra ci proveremo”
a Londra il Milan proverà a vincere MILAN, IN EUROPA CONTINUA A FARE FATICA – Sono passati ormai 4 anni dall’ultima vittoria rossonera in Champions League. Di quella straordinaria partita, datata 2 Maggio 2007 contro lo United, tutto il mondo milanista ha grandi ricordi. San Siro è diventato un terreno fertile per tutte le squadre europee, basti guardare il pesante –8 di differenza tra reti segnate e subite (5 gol fatti e ben 13 incassati). Dopo la notte di Atene ricordiamo solo sconfitte nelle fasi ad eliminazioni diretta: contro l’Arsenal, Manchester United, Werder Brema e Tottenham. Le parole di Ibra ne sono la conferma: “ A Londra ci proveremo, ma l’importante sarà l’anno prossimo, quando saremo al top”. Tra due settimane sapremo se l’Euromilan, marchio di fabbrica di un decennio, tornerà tale o se dovrà arrendersi ancora agli ottavi, di nuovo eliminato da una squadra inglese. Alessandro Oggionni – www.milanlive.it
Milan: domenica al Bentagodi
Mario Yepes, un difensore d'attacco MILAN: POLVERI BAGNATE AL BENTEGODI – Risale al 2004, ad opera di Hernan Crespo, l’ultimo gol di un attaccante rossonero al Bentegodi di Verona. Dalla rete del “Valdanito” si registrano solo reti ad opera di centrocampisti o difensori. Nella sconfitta del 2005/2006 la rete del 2 a 1 finale porta il nome di Kaladze, nel 2006/2007 Jankulovski regalava invece i tre punti al diavolo. Dopo l’anno di militanza dei clivensi nella serie cadetta, ancora due incontri, nel 2008/2009 Seedorf risolse una partita difficile, nel 2009/2010 una doppietta di Nesta rimontò il vantaggio di Pinzi. Da sottolineare il ritorno di Mario Yepes nello stadio che lo ha visto protagonista di due stagioni a livelli altissimi; speriamo che riesca a portare in campo nuovamente lo spirito con cui l’abbiamo visto giocare in occasione della partita contro il Tottenham. Mario non è riuscito a sbloccare il risultato in favore dei rossoneri ma, senza dubbio, ha portato in campo lo spirito giusto. Alessandro Oggionni – www.milanlive.it
Milan: Abbiati recuperato
Abbiati torna disponibile e recupera per domenica MILAN, ABBIATI TORNA A DISPOSIZIONE – Il Milan recupera Christian Abbiati. Il portiere rossonero torna a disposizione, come rende noto il sito della società, dopo il colpo alla testa rimediato martedì nel match, negativo, di Champions League contro il Tottenham. Oggi, a Milanello, l’estremo difensore si è allenato regolarmente. Si ferma, invece, Daniele Bonera. Il difensore ha subito lo stiramento del flessore lungo dell’alluce sinistro. I tempi di recupero verranno valutati nei prossimi giorni. I rossoneri non riescono mai a trovarsi tutti disponibili per Allegri che risulta costretto a modificare continuamente formazione. L’allenatore milanista ha ribadito più volte di avere un gruppo molto compatto che riesce a trovare continuità di gioco nonostante le assenze. Per domenica 20 febbraio, in campo contro il Chievo (partita vinta all’andata per 3-1), Allegri dovrà preparare la squadra perfetta. Bisogna mantenere il vantaggio in classifica e staccando ulteriormente l’Inter, artefice della vittoria contro la Fiorentina. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: Galliani “La classifica è ciò che conta”
il Milan è ancora una grande squadra MILAN, GRANDE MERCATO DI GENNAIO – Nel dopo partita di Champions, Ibrahimovic ha sottolineato che la società gli aveva assicurato una formazione di alto livello, e l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani ha ribadito il concetto: «Avevamo già parlato ad agosto con il giocatore – ha detto, intervenendo stamattina alla Bit di Milano – siamo attualmente i più competitivi in Italia, cercheremo di essere ancora più competitivi in futuro» . Galliani ha ricordato: «Nei 25 anni di presidenza Berlusconi ho visto di tutto. Nel 2006 tutti piangevano per la partenza di Shevchenko e poi nel 2007 abbiamo vinto Champions, Supercoppa europea e Mondiale. Il calcio non è una scienza esatta, il Milan continuerà ad essere competitivo come ha sempre dimostrato» . In campionato «l’Inter ha rimontato 2 punti in 8 partite, esclusi i recuperi. Ci sono giocatori e dirigenti che conoscono il futuro. Beati loro – ha detto Galliani – io so solo quello che è successo finora. La classifica è ciò che conta» . Per quanto riguarda il mercato di gennaio nessun pentimento, ha spiegato il dirigente milanista, che ha la convinzione di aver bene operato. “A parte Cassano, che sostituisce Ronaldinho, i giocatori li ho presi per sostituire gli infortunati. Ganso? Deve pensare a guarire, non disturbiamolo, è un talento straordinario. Magari poi ci sarà un derby tra noi e l’Inter. Pato? Non mi sembra da recuperare, ma chiedete ad Allegri, l’allenatore è lui«. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: Galliani “Gattuso? Non criminalizziamolo”
per Galliani il comportamente di Gattuso non è da criminalizzare MILAN, GALLIANI NON CRIMINALIZZA GATTUSO – Adriano Galliani pensa che Gattuso non vada eccessivamente criminalizzato nonostante il gesto di martedì sera contro Joe Jordans non sia stato dei più “sportivi” «Quello che ha fatto Rino – ha detto Galliani, intervenuto questa mattina al Bit di Milano – è un episodio spiacevole che non va bene, però è stato pesantemente provocato. Certo, non bisogna reagire così ma non stigmatizziamo il tutto» . Il dirigente rossonero ha sottolineato che «Gattuso ha fatto 104 partite in Europa ed è stato espulso una volta sola, nel 2003 dopo un colpo a Ibrahimovic, quindi uno scontro tra futuri compagni. Venticinque anni di storia milanista, da quando Berlusconi è diventato presidente della società, testimoniano comportamenti ineccepibili ». La società, ha sottolineato Galliani, «non pensa di togliere la fascia di vice capitano a Gattuso che lo resterà». Il Milan presenterà «entro domani la memoria difensiva e chiederemo che si tenga conto del comportamento di Gattuso per 104 partite. Poi vedremo cosa fare dopo la sentenza». Da tenere presente c’è sempre la provocazione che ha scatenato la reazione, forse inconsulta e istintiva, di Rino Gattuso. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: l’UEFA esclude l’aggressione per Gattuso
Gattuso potrebbe cavarsela con una giornata MILAN, GATTUSO SE LA CAVA BENE – Per Gennaro Gattuso potrebbe andare tutto sommato bene dopo l’aggressione di martedì sera a Joe Jordan, vice di Redknapp. L’Uefa non ha modificato l’accusa nei confronti di Gattuso. Il centrocampista rossonero è indagato per “ comportamento antisportivo “, afferma con precisione il servizio stampa dell’UEFA. “ Non sappiamo perché si sono sparse voci secondo cui Gattuso sarebbe stato incolpato di aggressione diretta ” aggiunge la UEFA. Si tratterebbe dunque di semplice comportamento antisportivo e la punizione, secondo il Codice disciplinare della stessa UEFA, sarebbe la “ squalifica per una partita o per un periodo determinato “. Per Gattuso, insomma, si sta risolvendo tutto nel migliore dei modi, nonostante alcune voci facciano trapelare le quattro giornate di squalifica. Aggiornamenti entro la giornata di domani. Ruggiero Daluiso – www.milanlive.it
Calciomercato Milan: sirene da Madrid per Pato
Il Real guarda verso Pato MILAN, IL REAL MADRID PUNTA PATO – Secondo quanto riporta ‘ Marca’ nella giornata di ieri, il Real Madrid sarebbe interessato ad Alexandre Pato . L’attaccante brasiliano, nonostante al Milan non stia trovando lo spazio e la continuità che ci si sarebbe aspettati, continua a piacere ai grandi club europei, tra cui il team di Florentino Perez. Proprio quest’ultimo, nonostante l’approdo di Adebayor in prestito dal Manchester City, potrebbe decidere di effettuare un ulteriore acquisto in estate per rinforzare il già stellare reparto offensivo. E visti i buoni rapporti che intercorrono tra le due società potrebbero esserci importanti colpi di scena, ma non per i tifosi milanisti che vedono in Pato il futuro di questa squadra che sta attuando proprio da poco il ringiovanimento della rosa. Di questa trattativa se ne potrebbe riparlare a giugno, sempre che il patron rossonero sia disposto a cederlo. Ruggiero Daluiso – www.milanlive.it
Milan: guardando al Chievo
rifinitura in vista della partita contro il Chievo MILAN: IN VISTA DEL CHIEVO – Messa da parte la bruciante sconfitta interna contro il Tottenham, il Milan troverà, domenica 20 febbraio, sulla sua strada il Chievo, al Bentegodi. Gli uomini di Massimiliano Allegri si ritroveranno oggi pomeriggio a Milanello per la conseueta seduta di scarico per coloro che hanno giocato in Champions. Giovedì sarà in programma un’altra sessione pomeridiana prevista per le 15. Allegri dovrà trovare la formazione adatta ad affrontare la squadra di Pioli. Venerdì l’allenamento sarà alla mattina e inizierà alle 11:30. Sabato, come di consueto, rifinitura pomeridiana post conferenza stampa (a cui sarà presente, come di consueto, anche Milanlive) nella quale Allegri sceglierà gli undici da schierare contro il Chievo. Alessandro Oggionni – www.milanlive.it