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MILANO.
In un campionato finalmente scoppiettante con tre squadre che lottano per il primato, un trionfo in Europa momentaneo che ci porta ad avere cinque squadre assolutamente competitive, come al solito è il fuori campo o meglio il non gioco a dominare la scena. Il caso scommesse con i nuovi arresti è un cancro difficile da estirpare, questo malcostume che vuole alcuni giocatori, già miracolati dalla vita, tentare in continuazione la sorte per aumentare i propri guadagni. Con la difficoltà però in un mondo come il nostro che ti mette le tentazioni e poi ti impedisce di usarle. Ha senso che le televisioni ti bombardino di pubblicità che ti incitano a scommettere, però poi ti invitano a farlo responsabilmente, mi sembra francamente un paradosso assurdo e i giocatori che scommettono e che cercano di fare i furbi e di guadagnare sono lo specchio di questa nostra società malsana secondo cui il profitto e la strada più breve sono il canovaccio ideale per sopravanzare gli altri.
Dicono di essere malati, di essere scommettitori incalliti, più semplicemente sono dei truffatori, magari dotati di buoni piedi, ma sempre truffatori e la giustizia sportiva oltre che quella ordinaria dovrebbero giustamente perseguirli e condannarli, sperando di non trovarceli come opinionisti sportivi o peggio ancora come pubblicitari e latori di messaggi non proprio puliti. Altro aspetto extracalcistico gli intercalari non proprio da Accademia della Crusca o peggio ancora bestemmie proferite dai calciatori; le telecamere in campo ti seguono ovunque, a Cagliari ci davano in diretta tutto il problema fisico del nostro ibra, conati di vomito compresi, e successivamente lo avrebbero ripreso a bestemmiare, mi piacerebbe sapere in quale lingua, si scomoderanno sicuramente i lettori di labbra e poi si scoprirà che stava pensando in svedese, parlando in bosniaco e in chissà quale dialetto rom.
Posso dire che palle ?? Un primo elemento è l’invadenza evasiva delle tv che ti seguono passo a passo, mancano solo nel bagno e poi abbiamo fatto bingo, la seconda è l’elemento sportivo mi piacerebbe che la tv seguisse l’avvenimento sportivo e non le ipotesi, le sensazioni, le emozioni sicuramente meritevoli di quante trasmissioni a livello locale ma decisamente povere sul contenuto tecnico e sportivo . E il guaio è che con queste cose, che nulla hanno a che spartire con il calcio, riempiono giornali e trasmissioni televisive. Purtroppo è solo fino alla prossima puntata. Questo però non è calcio.
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Calcio 2.0