Forse è esagerato parlare di caso, però è chiaro che qualche perplessità Maxi Lopez la sta suscitando. O meglio, a lasciare perplessi, sono dirigenti e allenatore del Milan e le loro scelte. L’ex calciatore del Catania è stato corteggiato dal Milan per tre mesi. Quando Galliani ha capito che con Carlos Tevez non c’era proprio nulla da fare, ha fatto firmare l’attaccante argentino. L’arrivo di Maxi Lopez era considerato essenziale. Facile capire il perché. Antonio Cassano sarà fuori tutta la stagione. Alexandre Pato è infortunato (per il brasiliano, ormai, il campo è un miraggio). Filippo Inzaghi non ha lasciato il Milan, ma a 39 anni è ai margini della squadra. L’attacco rossonero è ridotto all’osso.

Facile prevedere che per Maxi Lopez ci sarebbe stato moltissimo spazio. E invece… L’ex di Barcellona e Catania, in mezzo mese, ha disputato la miseria di 20 minuti. Allegri l’ha buttato in campo a risultato compromesso, giusto per fargli fare la presenza. Ma l’argentino, naturalmente, non ha potuto incidere.

Nemmeno ieri, in Coppa Italia contro la Juventus, Lopez è partito titolare. Allegri gli ha preferito El Shaarawy, che ha pure segnato. Con Ibrahimovic squalificato per tre giornate, in teoria l’argentino dovrebbe giocare per forza. Ma, vista la poca fiducia che Allegri sembra nutrire in lui, non è affatto scontato che a Udine ci sia posto.

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