Il Milan supera anche l’ostacolo Parma. E’ la decima vittoria in trasferta e la quarta consecutiva dopo Udinese, Cesena, Palermo. I gol segnati lontani da San Siro sono 30 quelli subiti 16. La squadra conferma la prolificità dell’attacco ma anche la difesa, pur con qualche affanno (1 traversa di Thiago Silva, vicinissimo all’autogol e 1 di Floccari) è imbattuta da tre turni. Il Milan mantiene perfettamente la rotta nonostante le numerosissime assenze (12: Abate , Nesta, Cassano, Pato, Robinho, Boateng, Van Bommel, Flamini, Roma,Strasser, Merkel e Mexes squalificato).

Se da un lato c’è la soddisfazione dei tre punti conquistati al Tardini è quasi naturale pensare che se il Milan avesse giocato così col Barça, scomodo avversario dei quarti di finale di Champions, probabilmente qualche rete al passivo sarebbe inevitabilmente arrivata. E’ altrettanto vero però che le assenze soprattutto di Nesta, Abate, Van Bommel e Boateng pesano. Con questi giocatori in campo, e magari perché no? anche con un Pato rigenerato il Milan potrebbe diventare più competitivo.

C’è ancora un po’ di tempo prima del big match col Barcellona. Procediamo quindi per gradi. A Parma Ibra ha realizzato dal dischetto la rete numero 20 in campionato. Un rigore sacrosanto e un altro non concesso allo stesso Ibra altrettanto evidente. Ma soprattutto prendiamo atto del meraviglioso gol di Emanuelson dopo una splendida cavalcata a briglie sciolte di 50 metri con gli avversari lasciati sul posto e, dulcis in fundo, ha pure saltato con eleganza pure Mirante prima di mettere la palla in rete. E’ il gol numero due di Urby che di partita in partita sta sciorinando giocate d’autore in quantità industriale. Le occasioni da rete per il Milan sono fioccate ma gli errori di mira hanno impedito un bottino più consistente.

Emanuelson, dopo aver raccolto un cross di Ibra, si è presentato solo in area ma sbilanciato ha mancato il gol del 3 a 0. Zlatan, a sua volta, lanciato in contropiede da una vistosa gaffe di Morrone, si è allungato troppo la palla consentendo a Mirante, uscito dall’area, di anticiparlo. El Shaarawy con un tiro cross ha centrato il palo esterno (è il 13cesimo legno colpito dai giocatori rossoneri nella stagione in corso!!!). Sempre in tema di numeri, i tiri nello specchio della porta avversaria del Milan, con i 7 di Parma, ora sono 155 che hanno prodotto 57 reti. La Juventus, dopo il match la Fiorentina, è a quota 180 conclusioni con 44 gol.

Come sempre di questi tempi si discutono le decisioni arbitrali. Detto del rigore non concesso al Milan c’è chi sostiene che il gol di Emanuelson andava annullato per una posizione di fuorigioco di Ibra che avrebbe influenzato gli avversari nell’azione che ha portato il Milan sul 2 a 0. Ibra in effetti è in fuorigioco ma allarga le gambe per far passare il pallone. I giocatori avversari però continuano a inseguire l’imprendibile Urby senza essere condizionati dalla presenza dello svedese. Così è. Se vi pare. Le versioni sono comunque contrastanti. La Gazzetta dello Sport a tal proposito dice: “L’arbitro fa bene a non fischiare.”

Il match Parma-Milan ci ha regalato anche il rientro di Gattuso. Due minuti soltanto ma importantissimi. Ringhio è tornato disponibile. Anche lui ha vinto la sua personale partita durata 6 mesi. Rino non giocava dal 9 settembre 2011 Milan-Lazio quando, al 20’ del primo tempo, usci per infortunio sostituito da Van Bommel. Si è così concluso un calvario. Chi come Gattuso ha tanto carattere sa perfettamente che col cuore si vince e si supera qualsiasi tipo di difficoltà. Lo insegna anche Abidal del Barcellona che aveva prima sconfitto un tumore riuscendo perfino a rientrare in campo e ora è costretto ad affrontare una difficile operazione: il trapianto del fegato. Forza ragazzo!! Siamo tutti con te.