Ciao Sandro

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MILANO

Era il Milan della seconda era Berlusconi, era il Milan che deliziava i suoi tifosi con acquisti mirati e fragorosi, lasciò una Lazio ai vertici per costruire un Milan stellare campione d’Italia e soprattutto bicampione d’Europa, una certezza, una barriera che con eleganza ha fermato gli incursori avversari, un brutto mal di schiena lo ha messo ko più di una volta ma lui ha stretto sempre i denti lottando per conquistarsi un posto da titolare, e affermando che nel momento in cui non fosse più riuscito a fermare gli avversari avrebbe messo le scarpe al chiodo. Detto e fatto quella sera con il Barcellona probabilmente ha segnato la parola fine alla parabola del Milan in Champions questa stagione ma anche e soprattutto di Sandro Nesta. Coraggiosa e leale la sua ammissione, non riesco a star dietro a Messi e allora meglio chiudere qui. Nessuna sirena juventina anche perché chi è stato milanista non ha bisogno di altri stimoli (vero Pirlo ???!!) quando sei stato campione d’Italia, d’Europa del mondo nella squadra più titolata non c’è triplete che tenga. Lo vorrei ricordare per due momenti. Il primo in una serata di fine maggio quando nella girandola dei rigori della finale contro la Juve,quando la palla scottava lui imperturbabile andò dal dischetto e bruciò Buffon il suo fu il secondo goal, quello che indirizzò la partita. La seconda in un dicembre del 2007 sugli spalti del forum a uno spettacolo dei Gormiti (purtroppo all’epoca Nicola era piccolo) ma con l’orecchio incollato alla radiolina a sentire i nostri campioni arpionare il titolo contro il Boca per laurearsi campioni del Mondo (mica contro il Mazembe) e anche li la partita fu incanalata da un suo potente tiro all’incrocio. Ecco queste le due gioie che porterò con me frutto di un amore durato per dieci anni. Grande Sandro tempesta perfetta.

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