Colpevole e innocente

Milan Night

allegri campione ditalia1 Colpevole e innocenteAllegri è, come da prassi, sul banco degli imputati: la probabile perdita del tricolore lo pone in una situazione difficile e la sua riconferma non è affatto scontata. Anzi. Non stupisce quindi che la stampa serva e ruffiana della società, dopo aver fiutato l’aria di Milanello, abbia prontamente iniziato la sua campagna mediatica contro l’allenatore. Ma anche qui sul NIGHT fioccano critiche contro di lui: alcune dettate dalla rabbia del momento, molte altre portate avanti con coerenza in tutti questi mesi.

A costo di sembrare un po’ snob, confesso di aver sempre trovato poco interessante criticare l’allenatore perchè fa giocar tizio in luogo di caio o perchè ha tardato troppo un cambio, oppure accusarlo di non dare un gioco alla squadra o di preferire un modulo ad un altro. Secondo me due, e solo due, sono i fattori che contano nel giudizio di un tecnico: RISULTATI e PRESTAZIONI. Ed è qui che si vuole concentrare la mia critica ad Allegri.

Sotto il profilo dei risultati credo che non si possano muovere particolari critiche al mister livornese: nei suoi 2 anni di gestione i risultati sono sempre arrivati con buona continuità, prova ne è la media punti degli ultimi due campionati. Tuttavia, affinchè i risultati siano duratori, è fondamentale che siano figli di buone prestazioni, e purtroppo durante la gestione Allegri non sempre è stato così.

Pertanto, sono convinto che se di qualcosa bisogna accusare la direzione tecnica della squadra è proprio la mancanza di continuità nelle prestazioni.

 Di partite giocate bene ce ne sono state poche, alcune anche memorabili (come il derby dell’anno scorso), ma in linea generale il Milan di Allegri non ha mai saputo giocare bene più di 3-4 partite di fila. E la cosa più assurda è stato il ciclico e ripetitivo alternarsi di partite straordinarie a partite orripilanti. Andando a memoria, ricordo ancora la partita giocata male (e vinta di culo) contro l’Udinese, seguita dopo appena 3 giorni dalla folgorante umiliazione inflitta all’Arsenal. Sempre quest’anno ci fu un Milan stratosferico a Palermo che dopo 3 giorni rischiò di dilapidare del tutto il 4-0 dell’andata contro l’Arsenal.. L’anno scorso invece tutti ricordano sicuramente la sciagurata sconfitta di Palermo, seguita dal derby stravinto 3-0.

Come è possibile l’alternarsi di questi picchi di rendimento così estremi in negativo e positivo?

Se è vero che la brillantezza fisica è conditio sine qua non per giocare bene a calcio, allora l’indice accusatorio non può che essere puntato contro la dirigenza, rea di aver allestito una rosa con troppi giocatori over 30 ed over 35. Troppi. Stanchezza ed infortuni si sono quindi accumulati in quantità industriale durante tutta la stagione, impedendo alla squadra di mantenere una buona condizione fisica che le permettesse di infilare lunghe strisce di prestazioni positive.

Tuttavia, liquidare la questione criticando solo la società è sicuramente riduttivo. Posto che la situazione anagrafica ed atletica del Milan era chiara fin da luglio, il tecnico avrebbe dovuto trovare per tempo delle soluzioni di tipo tecnico e tattico per ovviare al problema. Ed in questo Allegri ha dimostrato tutta la sua normalità, che troppo spesso fa rima con mediocrità.

Resto comunque del parere, e concludo, che il cambio di allenatore a nulla servirebbe se non fosse seguito da una ristrutturazione volta a equilibrare una rosa troppo vecchia.

Gianni

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