Com’era, com’è! Sempre al top e record vicino

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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

29 agosto 2010, 76esimo minuto, Milan-Lecce, Pato esce tra gli applausi ed entra un ragazzo appena arrivato dal Genoa. Lo speaker urla: “entra con il numero 27 Kevin Prince Boateng”. Sono trascorsi quasi 14 mesi e Prince è tra i calciatori più amati dal popolo rossonero.
In poco più di un anno passare dal “chi è quel nuovo giocatore del Milan?” a “che gol sotto la traversa, che giocatore!”, potrebbe far montare la testa a chiunque. Dal punto di domanda al punto esclamativo.
Con la solita rabbia si scrolla le critiche e lascia partire un missile terra-aria che aumenta i decibel di San Siro in una frazione di secondo. In un tiro Prince.
A Milanello non erano soddisfatti al cento per cento dell’inizio di stagione del ghanese. Perché? L’espulsione di Torino è stata il culmine di una prova incolore, le presunte uscite notturne hanno fatto il resto. Troppo docile per essere Boateng.

Un anno fa, di questi tempi (alla settima giornata) 311 minuti giocati in Serie A per il principe rossonero. Tre volte entra dalla panchina, tre volte titolare per novanta minuti, salta la seconda giornata di campionato. Due ammonizioni contro Catania a Parma. 
In Champions, sempre un anno fa di questi tempi, termina il girone di andata. Kevin Prince Boateng colleziona 147 minuti, un assist a Ibra nel 2 a 0 casalingo contro l’Auxerre. Mai una partita intera, anche se le prestazioni convincono tutti in provincia di Varese.

Contro il Bate Borisov realizza il primo gol in Champions di tutta la sua carriera, e che gol. Per un palcoscenico ricco di stelle, una cometa che illumina San Siro e indica la via della qualificazione.
Per il primo gol ufficiale rossonero, il ghanese aveva devoto attendere il 4 dicembre nella sfida contro il Brescia. Dopo 4 minuti, il numero 27 approfitta dell’assist al bacio del solito Zlatan Ibrahimovic. La giornata successiva ci prende gusto, apre le danze anche a Bologna. Continua il feeling con lo svedese, l’ultimo passaggio è ancora dello svedese.

Nella stagione appena iniziata il centrocampista non è riuscito ancora a giocare 90 minuti. In Supercoppa contro l’Inter gol negli 81 minuti giocati, in Serie A 164 minuti e una espulsione. 110 minuti e un gol in Champions in due presenza (Barcellona e Bate).

Ora si attende il prossimo gol in Serie A che lo porterebbe a quota 4. Record personale nei campionati in cui ha militato (4 le realizzazioni in Bundesliga e 3 in Premier Laegue).

Questo lo score, il confronto tra Boateng dell’inizio della scorsa stagione e quello di inizio stagione 2011/12
Lo scorso anno (da inizio stagione al 20/10/2010)  
Campionato: 6 presenze, 311 minuti, 2 cartellini gialli.
Champions: 3 presenze, 147 minuti, 1 cartellino giallo, 1 assist.

Quest’anno (da inizio stagione al 20/10/2011)
Campionato: 2 presenze, 164 minuti, 1 cartellino rosso.
Champions: 2 presenze, 110 minuti, 1 gol.
Supercoppa Italana: 1 presenza, 82 minuti, 1 gol.

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