Con orgoglio, senza paura e a testa alta…siamo il Milan!

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E’ arrivato il momento della sfida tanto attesa, quella contro il Barcellona; i rossoneri sono sfavoriti, a maggior ragione vista l’emergenza infortuni, ma per la squadra più titolata del mondo nulla è davvero impossibile…

28.03.2012 01:20 di Davide Bin   articolo letto 206 volte

© foto di Alberto Fornasari

Un Milan incerottato e non brillantissimo nell’ultima uscita contro la Roma, si appresta a sfidare la squadra più forte del mondo guidata dal migliore giocatore del mondo; viene spontaneo parlare di “missione impossibile” per i rossoneri, che già nelle due partite del girone eliminatorio hanno faticato moltissimo contro il Barcellona, anche se hanno ottenuto un risultato complessivo tutto sommato onorevole (quattro gol fatti cinque subiti, un pareggio al Camp Nou e una sconfitta di misura a San Siro), ma nella vita e nello sport non bisogna mai arrendersi a prescindere e bisogna almeno provare a sovvertire anche il pronostico più sfavorevole. Allegri e i suoi ragazzi ci proveranno, questo è sicuro, facendo tesoro anche dell’esperienza delle partite giocate nella prima fase della Champions, che sicuramente hanno dato indicazioni preziose all’allenatore rossonero; difendersi ad oltranza, come successo al Camp Nou, è una tattica suicida, anche se poi in fin dei conti è arrivato un prezioso e praticamente miracoloso pareggio a tempo scaduto; andare ad aggredirli alti e non rinunciare a giocare espone al grosso pericolo di lasciare spazi in cui i tanti giocolieri blaugrana si infilano a meraviglia con il loro efficace possesso palla in verticale, quindi Allegri deve trovare il giusto compromesso per provare ancora una volta a giocarsela alla pari e a viso aperto, come è successo nella partita giocata a San Siro a novembre, anche se poi in quell’occasione il Barcellona ha dato l’impressione di “giocare al gatto con il topo”, cioè di poter segnare quando e come voleva, visto che ogni volta che il Milan pareggiava poco dopo arrivava un nuovo vantaggio degli uomini di Guardiola, fino al definitivo 3-2. Allegri ha fatto le prove generali proprio sabato nella partita contro la Roma, il cui allenatore Luis Enrique si ispira a Guardiola (essendo stato allenatore del Barcellona B), anche se ci sono ovvie ed enormi differenze fra le due squadre a livello di valore dei singoli giocatori e Guardiola potrebbe tranquillamente querelare chi sostiene che la Roma gioca come il Barcellona, visto che sabato a San Siro i giallorossi hanno fatto un possesso palla in orizzontale sterile e quesi inoffensivo, mentre i blaugrana giocheranno in modo sicuramente molto diverso e incisivo. Purtroppo sapete benissimo tutti che ancora una volta la formazione del Milan sarà rimaneggiatissima e una sfida già difficile se affrontata con la rosa al completo diventa quasi impossibile in queste condizioni; l’ultima tegola è, ovviamente, l’assenza di Thiago Silva, anche se c’è una curiosa statistica che dà coraggio e dimostra che senza Thiago il Milan ha sempre vinto, quindi non resta che aggrapparsi alla scaramanzia per sentirne meno l’assenza che, invece, in campo si avvertirà eccome. Allegri sembra propenso a spostare Bonera a destra e rilanciare Nesta al fianco di Mexes, anche se Sandro è fuori praticamente da due mesi e non ha certo i novanta minuti nelle gambe, a maggior ragione in una partita in cui la difesa sarà molto sollecitata. Qualcuno ha criticato Allegri per aver rischiato Thiago Silva sabato contro la Roma, ma il giocatore ha fatto un provino durante il riscaldamento e sicuramente ha dato il suo assenso per giocare e l’allenatore ha spiegato nel dopopartita che se azzardo è stato era giustificato dal fatto che la partita contro la Roma era importantissima per il campionato, che fra poco potrebbe essere l’unico obiettivo ancora raggiungibile e, quindi, non lo si può snobbare. Tutto ciò può far pensare che in casa rossonera interessi più il campionato della Champions; non è così, ma a volte bisogna essere realisti e con un sorteggio del genere bisogna anche mettere in preventivo che le cose possano andare male, anche se si farà di tutto per sovvertire il pronostico. Per quanto riguarda il resto della formazione, sembra già decisa: Antonini a sinistra, Ambrosini centrale di centrocampo al posto dello squalificato Van Bommel, Seedorf (favorito su Aquilani) e Nocerino a completare il reparto, con Boateng trequartista alle spalle della coppia d’attacco Ibrahimovic-Robinho. Purtroppo Seedorf è rientrato da poco (così come Aquilani), per non parlare di Nesta che non ha ancora giocato dopo l’infortunio e queste sono altre incognite di una partita già di per sè complicata; in difesa ci sarebbe anche l’opzione Zambrotta a destra con Bonera centrale, ma Zambrotta ha giocato già 80 minuti contro la Roma e anche lui non è al meglio della condizione; oppure si potrebbe spostare Antonini a destra con Mesbah a sinistra (sempre con Bonera al centro, ruolo in cui rende al meglio), ma la sensazione è che Allegri voglia stravolgere il meno possibile un reparto che sarà messo sotto pressione e deve dare il meglio per non essere travolto. Qualcuno, in questa vigilia ha anche suggerito ad Allegri di infoltire il centrocampo, magari mettendo il solo Ibra là davanti con Boateng a supporto e inserendo anche Emanuelson (o Aquilani) in mezzo, ma forse una soluzione del genere sarebbe un messaggio sbagliato alla squadra, quasi ad ammettere la propria inferiorità; meglio non cambiare modulo, meglio giocarsela con le proprie armi, meglio, soprattutto, non rinunciare e cercare di andare ad aggredirli prima di essere aggrediti dal loro gioco avvolgente e stordente. Il Barcellona sarà praticamente al completo (a parte il lungodegente Villa e lo sfortunato Abidal), il Milan no e questo rende tutto ancor più difficile (ad esempio mancheranno i due marcatori del Camp Nou, Pato e Thiago Silva), ma la buona notizia è la presenza di Boateng, giocatore importante che ha una buona intesa con Ibra e che a volte risulta immarcabile e dirompente, come dimostra proprio il magnifico gol segnato contro il Barcellona a San Siro nella partita del girone, un gol folle, stupefacente, con un controllo magico e un tiro devastante, sicuramente uno dei suoi gol più belli. Boateng è un giocatore importante, che a Lecce ha cambiato la partita e, forse, la stagione del Milan, che è stato decisivo anche contro l’Arsenal e ha, quindi, lasciato la sua impronta su questa stagione anche se ha giocato poco per colpa degli infortuni. Un altro giocatore speciale in una partita speciale può, anzi deve essere Ibrahimovic, che deve finalmente fare la differenza anche in Europa contro un avversario particolare per lui; è l’occasione giusta per una vendetta sportiva che sicuramente gli farebbe molto piacere, è l’occasione per dimostrare di saper essere grande anche con i grandi e non solo con i piccoli, come avviene regolarmente in campionato, è l’occasione per trasformarsi da “mister scudetto” in “mister Champions”, cosa che non gli è praticamente mai riuscita nella sua pur brillante carriera.

E’ una grande occasione per tutto il Milan, che non deve aver paura o timori reverenziali, che deve aggredire l’avversario, aver fiducia e dimostrare di poter giocare alla pari con i migliori. Sarà una partita ricca di fascino, una sfida speciale in una serata magica ed emozionante; San Siro proporrà la solita meravigliosa atmosfera della grandi notti europee: stadio gremito (tecnicamente non si può parlare di tutto esaurito perchè il Barcellona ha restituito ben 3000 biglietti del settore ospiti, ma gli altri settori saranno stracolmi), sontuosa coreografia che dovrebbe coinvolgere l’intero stadio, gran tifo e voglia di lottare insieme per raggiungere un traguardo importante e che sembra impossibile, anche a giudicare dalle quote dei bookmakers, che danno per sfavorito (anche in modo netto) il Milan. I rossoneri, però, sanno come si giocano queste sfide, sanno come si ribaltano i pronostici, sanno come si dà il meglio di se stessi nelle occasioni più importanti, perchè la storia del Milan è gloriosa e piena di trionfi: basta voltarsi indietro e ripensare alle tante serate speciali che abbiamo avuto la fortuna di vivere in questi anni e se proprio vogliamo farci davvero coraggio ricordiamo quella finale del 1994 ad Atene, quando un Milan con la difesa a pezzi (mancavano Baresi e Costacurta) ridicolizzò il favoritissimo Barcellona del presuntuoso Cruyff, che si sentiva già campione d’Europa e venne umiliato. Il Milan è la squadra più titolata del mondo e quella scritta sulla maglia deve far capire a chi la indossa che bisogna sempre e comunque giocare per vincere contro chiunque e che anche il Barcellona deve avere rispetto e timore per un avversario particolare. Galliani ha detto che il Milan è stato sfortunato a trovare il Barcellona, ma ha ricordato con orgoglio che anche il Barcellona è stato sfortunato a trovare il Milan e in fondo ha ragione, a patto che i rossoneri giochino come sanno fare e provino in tutte le maniere a trovare una vittoria che avrebbe un sapore speciale. L’attesa del popolo rossonero è spasmodica e lo dimostra anche il fatto che la Curva Sud si è trasferita per una sera a Milanello per incitare i ragazzi e far sentire il sostegno e l’affetto; l’ultima volta che ciò è avvenuto era praticamente un anno fa, alla vigilia del derby decisivo per le sorti dello scorso campionato e speriamo che ciò sia di buon auspicio, visto il risultato di quella partita. Ovviamente il vero incitamento e sostegno dovrà essere quello dei novanta minuti a San Siro, che deve essere la “casa del Diavolo” e un vero “inferno” per gli avversari; un palcoscenico ricco di fascino e tradizione per una sfida speciale, perchè il Milan è abituato a sfide come questa e non deve temere nessuno, quindi avanti a testa alta, guardiamo gli avversari dritti negli occhi e niente paura, siamo il Milan, una squadra dal passato glorioso, che ha scritto pagine meravigliose della storia del calcio. Certe notti devi ricordarti di essere stato ripetutamente sul tetto d’Europa e del Mondo e devi dimostrare di voler tornarci un giorno o l’altro, anche se sai che sarà difficilissimo; certe notti devi andare oltre i tuoi limiti, dare tutto te stesso per superare ostacoli che sembrano invalicabili, perchè certe notti fanno la storia di una squadra e dei suoi giocatori e bisogna essere all’altezza dell’impegno e onorare la gloriosa maglia che si indossa e quei colori rispettati in tutto il mondo perchè sono quelli della squadra più titolata a livello internazionale; certe notti l’avversario ti teme comunque anche se tutti dicono che il risultato è scontato, perchè ti chiami Milan e il tuo nome e il tuo palmares mettono soggezione; certe notti bisogna crederci e avere fede perchè i miracoli avvengono e si aprono scenari nuovi che sembravano impossibili; certe notti si può sognare perchè non costa nulla e a volte i sogni diventano realtà, ma, soprattutto, certe notti è davvero bello essere milanisti, perchè puoi vivere serate così, emozionarti, soffrire, farti coraggio e caricarti ripensando al passato perchè un passato ce l’hai ed è bellissimo, quindi guardiamoci alle spalle, rivediamo e riviviamo tutti i momenti felici e andiamo avanti senza paura, perchè siamo il Milan e potremo sempre camminare a testa alta, vada come vada! 

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