Confusioni ed evidenze

Milan Night

milan allegri 150x150 Confusioni ed evidenzeGeneralmente concordo con Gian quando attribuisce scarso (o addirittura nullo) valore alle amichevoli estive, però in questo anomalo e straziante precampionato 2012 anche i match di preparazione assumono un significato un po’ più importante.

Ovviamente non si possono dare giudizi definitivi su una squadra a cui mancano tantissimi pezzi (i reduci dagli Europei e gli auspicati nuovi acquisti), piena di ragazzini e di gente con le valigie in mano. Però l’impressione che trasmette il Milan come squadra e come ambiente è quella di un’estrema confusione che, partendo dalla società, a cascata sta coinvolgendo anche il lato tecnico.

E’ un Milan che- nel suo complesso- ha perso le proprie certezze, vive una fase di transizione  e di dubbio. E anche le sconfitte o addirittura le figuracce (possibilissime dati gli avversari che si affronteranno) nelle amichevoli potrebbero minare ancora di più i pochi capisaldi che sono rimasti in piedi in quel di Milanello. La squadra ha perso contemporaneamente i propri leader storici (e non è detto che sia una cosa totalmente negativa) e i due giocatori più validi cui appoggiarsi e affidarsi durante i momenti di difficoltà. E la società non è stata capace di muoversi PRIMA di vendere nell’ipotecare quei 2/3 elementi validi ma dal costo più contenuto che potessero ridare linfa ed entusiasmo al gruppo.

In più la sfiducia, lo scoramento e la rabbia (giustificati!) della tifoseria non trasmettono quella spinta necessaria ad una squadra per ricostruirsi, per dare un senso a quel famoso ‘anno zero’ di cui tutti parlano.

Oggi ho avuto modo di vedere il primo tempo dell’amichevole contro lo Schalke 04: al netto di quanto scritto prima a proposito delle amichevoli, qualche prima considerazione posso iniziare a farla. Ovviamente attendo da chi ha potuto vedere tutta la partita un giudizio più completo.

Emerge subito, anche dopo soli 45 minuti, che Acerbi sta faticando molto. E’ chiaro che non ci troviamo davanti a un novello Nesta o ad un campione, però sparare sul ragazzo già ora dipingendolo come pippa mi sembra ingeneroso e prematuro, quanto meno considerando che uno della sua stazza fatica maledettamente durante le prime settimane di ritiro. Bisogna portare pazienza e non avere aspettative troppo elevate.

La squadra mi è sembrata giustificatamente contratta e come in attesa degli eventi societari e di mercato. Ovviamente potrebbe essere anche una proiezione delle mie sensazioni sulla squadra, cosa che potenzialmente condiziona la mia visione delle cose. Però dall’altro lato i 45 minuti cui ho assistito mi hanno convinto a non essere d’accordo con chi sosteneva, dopo il Trofeo Tim, che il Milan non avesse (a differenza di gobbi e profughi) alcuna organizzazione nè schema nè movimento impostato dall’allenatore. A chiunque è apparso chiaro ieri che, stante la pochezza attuale della squadra, il Milan ha un allenatore. Criticabile, suscettibile di miglioramento ma che di tattica e organizzazione ne sa. Che poi il suo modo di vedere il calcio possa piacere o meno, è tutto un altro paio di maniche. Ma dipingerlo come uno capitato lì per caso senza cognizione di causa, è semplicemente surreale.

E’ però chiarissimo che serve come il pane, oltre al centrale di difesa e al centravanti, anche un centrocampista centrale su cui basare il gioco e che faccia il titolare e che riporti Ambrosini al suo ruolo di prima riserva e ‘totem’ dello spogliatoio.

Mentre finisco di scrivere questo post si fanno più intense le voci di un possbile ritorno di Kakà: sarebbe veramente l’ennesima presa in giro ridicola  di questa dirigenza che spera così di ammansire i pecoroni che vedrebbero in un ritorno del BollitoKakà un segno di ritrovata grandeur. Che tristezza. Un manipolo di anziani con idee anziane e capaci solo di guardarsi alle spalle.

Concludo unendomi al ringraziamento di Gian all’avv. Cantamessa: anche se non ho potuto leggere lo scambo tra i due, l’essersi messo in contatto con Gian in maniera educata per chiarire il tutto è stato un atto, questo sì, di classe. E testimonianza di intelligenza e buon senso. Implicitamente poi rende onore al ‘lavoro’ di tutti noi che collaboriamo alla realizzazione del Night e in particolare di Gian. Però, Gian, anche io come tutti i frequentatori del sito vogliamo sapere qualcosa di più di quanto vi siete scritti! icon smile Confusioni ed evidenze

Raoul Duke

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