Continua l’asse Milano-Genoa. Ecco come tutto ebbe inizio…

Milan news

19.04.2012 12:00 di Francesco Specchia   articolo letto 4275 volte

© foto di Alberto Mariani

Inizia tutto per gioco. Enrico Preziosi nasce ad Avellino da una famiglia che nel nome ha qualcosa di più di un consiglio. Il padre è titolare di un’ oreficeria. Il giovane Enrico si trasferisce al nord quando nel 1978 nasce la Giochi Preziosi. L’asse Milano-Genoa oggi è uno dei più attivi per quanto riguarda il calciomercato, un andirivieni di calciatori pronti ad esplodere in una squadra per andare in prestito nell’altra. Potenziali promesse girate al Grifone per aumentare il minutaggio in vista di un possibile ritorno alla casa base. In poche parole un buon rapporto. Tutto ebbe inizio nel 1985. Canale 5 marcia a grandi passi sostenuto dalla concessionaria Fininvest Publitalia ’80, Preziosi osserva con attenzione il fenomeno dei “consigli per gli acquisti”. I suoi concorrenti sono  colossi americani della Mattel o della Lego che nel periodo natalizio intasano la fascia del palinsesto dedicata ai programmi per bambini. Preziosi capisce la falla strategica dei colossi a stelle e strisce e decide di incontrare Silvio Berlusconi per ottenere 50-60 spot quotidiani, rigorosamente lontani dal periodo natalizio monopolizzato da Lego e Mattel. Berlusconi nel 1991 dà fiducia a Preziosi tanto che rileva una quota di Giocheria attraverso la Standa. Il fatturato di Preziosi, grazie soprattutto alla pubblicità si quadruplica rispetto all’inizio dell’attività raggiungendo quota 190 miliardi di lire. Preziosi non ha difficoltà ad ammetterlo: “Senza Berlusconi non sarei tanto ricco”. Il patto Fininvest-Preziosi viene perfezionato nel 1995 quando nasce la Holding dei Giochi, controllante delle società produttrici e dei negozi. Preziosi ha il 51% della capogruppo e la Standa, cioè Fininvest, il 49 %. Riprendendo le dichiarazioni di Enrico Preziosi: “Senza Berlusconi non sarei tanto ricco”, si capisce perché il tratto che collega Milano e Genova sia spesso trafficato. Ricordate la telefonata di Galliani che in auto corre a prendere K.P.Boateng non ritenuto da Genoa da un osservatore rossoblù? La lista dei cambi di figurine tra le due società è ricca, ricchissima. El Shaarawy, Merkel, Zigoni, Sokratis, Amelia, Paloschi, Acerbi, Kaladze, Di Gennaro, Strasser, Oduamadi, Sampirisi e altri ne sono l’esempio. Since 1985…

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