Cou e il Faraone: non è un derby per giovani

08.10.2012 00:40 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello  articolo letto 636 volte

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Dopo i freschi ex, col dente avvelenato, Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini che non hanno inciso nella gara come avrebbero voluto per motivi diversi – il cambio obbligato dopo l’espulsione di Nagatomo per l’interista, la panchina iniziale per il milanista – i due giocatori più attesi in questo derby erano i giovani Philipe Coutinho e Stephan El Shaarawy, brillanti nelle vittoria europee delle rispettive squadre a metà settimana e chiamati a confermare le loro ottime qualità anche nella sfida più sentita del campionato anche per dimostrare che le scelte estive – cedere i campioni plurimilionari per puntare sui giovani e rifondare le rispettive rose in nome del Fair Play Finanziario e di una crisi che tocca anche le casse societarie delle due milanesi – erano giuste.

I due ragazzi hanno però fallito la prova del nove dimostrando di non avere, comprensibilmente, il carattere per caricarsi sulle spalle le rispettive squadre e trascinarle alla vittoria. Il brasiliano ha giocato 45 minuti anonimi, sbagliando molti controlli sulla trequarti e ritardando, in maniera decisiva, alcune ripartenze nerazzurre e non riuscendo mai a rendersi pericoloso negli ultimi 25 metri. Stramaccioni notando che il ragazzo fatica a tenere i ritmi e a coprire in mezzo al campo lo toglie nell’intervallo per ridisegnare un Inter più battagliera nella ripresa. El Shaarawy si muove maggiormente e prova qualche affondo in più rispetto all’interista, ma si trova spesso a sbattere contro Nagatomo e Ranocchia che gli concedono pochissimi spazi in cui mettere in mostra le sue doti di scattista. L’azzurro infatti rende meglio quando ha spazi aperti davanti a se e la morsa nerazzurra gli toglie spazio e ossigeno per provare a far male. Stanchezza mentale e fisica che si manifesta dopo l’espulsione di Nagatomo quando il Faraone non riesce ad approfittare degli spazi che gli si aprono davanti.

Il derby, almeno quello odierno, non si rivela una partita per giovani promettenti come Coutinho ed El Shaarawy che però godendo della stima della società e dei rispettivi allenatori avranno tempo e modo di rifarsi ed essere decisivi nei derby a venire anche per merito dell’esperienza negativa accumulata nella gara di questa sera.

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