MILANO.

Alzi la mano chi, vista la brevissima esperienza maturata al Milan dal terzino spagnolo Didac Vilà non ha pensato ad un ripetersi di casi come quello di Leandro Grimi o Felipe Mattioni: Didac infatti passa l’anno scorso sei mesi al Milan, acquistato dall’Espanyol, mettendo in bacheca una sola presenza ufficiale contro l’Udinese a fine campionato; in estate è stato rispedito al mittente con la formula del prestito. Altro fallimento nella ricerca ad un talento emergente per la corsia sinistra? non è detto, stando ai numeri messi assieme da Didac Vilà durante l’ultima Liga. Il terzino infatti è risultato il giocatore di movimento con minutaggio più elevato nel torneo: 3330 minuti in 37 gare,per una media di 90 minuti a partita. Insomma, titolare inamovibile, colonna dell’Espanyol nel quale si è distinto anche dal punto di vista realizzativo, mettendo a segno due reti. Il giocatore poi è stato costantemente monitorato dagli emissari rossoneri, che ne hanno seguito il processo di crescita; la stessa formula con cui è stato fatto tornare alla casa madre lascia intendere che il Milan pensa che il giocatore possa far parte del progetto futuro della società: Didac Vilà è infatti in prestito secco, e tornerà quindi ad essere a tutti gli effetti un giocatore del Milan a breve, segno che il ritorno all’Espanyol potrebbe essere servito semplicemente per garantire al terzino quella continuità di impiego che nel club rossonero quest’anno non avrebbe potuto avere. Nei prossimi mesi avremo modo di capire se questa sensazione sarà confermata dai fatti, ma al momento sembra proprio che il 22enne possa tornare a Milano per giocarsi le proprie carte e per occupare un posto nel Milan del futuro.

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