Dopo il delirio Balotelli pensiamo all’Udinese

03 Feb 2013 20:45
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Il Milan ospita i friulani a San Siro nel posticipo della 23^ giornata e non deve farsi distrarrre da ciò che è successo in questa settimana molto particolare ed esaltante, perchè la classifica impone di vincere e non si può sbagliare.

03.02.2013 01:11 di Davide Bin  articolo letto 664 volte

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E’ stata una settimana speciale, non si può certo negarlo: a pochi giorni dalla fine del cosiddetto “mercato di riparazione” la società di Via Turati e, soprattutto, l’abile strategia di Adriano Galliani ha regalato ai tifosi rossoneri il top-player tanto richiesto e, finalmente, è tornato l’entusiasmo e l’euforia in tutto l’ambiente; questo è già il primo successo di Balotelli prima ancora di scendere in campo, perchè la stagione era iniziata fra il pessimismo, la sfiducia e lo scetticismo generali e i primi risultati della squadra avevano dato ragione a chi non credeva nel nuovo progetto; poi, piano piano, la squadra è cresciuta e ha cominciato ad ottenere risultati egregi, al punto che se si prendono in considerazione solo le ultime 14 giornate, il Milan sarebbe addirittura primo davanti a Napoli e Juventus; nonostante ciò San Siro è rimasto sempre desolatamente vuoto, big match a parte e molti tifosi faticavano ancora a credere nelle potenzialità di questa squadra rinnovata e ringiovanita, mentre le scene viste il giorno dell’arrivo di Balotelli a Milano hanno fatto capire che il popolo rossonero ha ritrovato entusiasmo e ciò farà bene anche alla squadra, come ha ammesso capitan Ambrosini, uno che di giocatori a Milanello ne ha visti arrivare (e andare via) molti e situazioni come questa le ha già vissute. Resto convinto del fatto, però, che il compito di chi fa informazione sia quello di rimanere obiettivo e imparziale nel giudicare gli avvenimenti senza lasciarsi coinvolgere dall’entusiasmo e dal delirio generale, oltre a mantenere una certa coerenza nelle proprie affermazioni: ecco perchè confermo ciò che dicevo fino a settimana scorsa, quando l’arrivo di Balotelli era tutt’altro che sicuro, cioè che non ho nulla da dire su Balotelli giocatore, perchè stiamo parlando di uno straordinario attaccante dalle grandi potenzialità e con ampi margini di miglioramento, considerata la giovane età, ma ritengo che il Milan avesse altre priorità per quanto riguarda il mercato e si è lasciato sviare, forse giustamente (il tempo lo dirà…) dalla grande occasione che fa a rinforzare l’unico reparto già a posto; in difesa sono arrivati Zaccardo e Salamon, cioè un esperto tuttofare (laterale o centrale) campione del Mondo nel 2006 e un giovane molto promettente, mentre a centrocampo nessuno, quindi il lungodegente De Jong non è stato sostituito e non si può certo chiedere ad Ambrosini di giocare tutte le partite e fare gli straordinari; questo per dire che secondo me questo non è un mercato da 8 in pagella, perchè c’è un’operazione da 10 in pagella (Balotelli, ovviamente), ma il voto si abbassa notevolmente perchè le lacune in rosa rimangono e speriamo non vengano subito impietosamente messe a nudo dall’Udinese, squadra insidiosa e pericolosa e che da quando non è più costretta a giocare ogni tre giorni ha nettamente migliorato il suo rendimento e la qualità del suo gioco. Da tifoso sono esaltato dall’arrivo di Balotelli, per le sue qualità, ma anche per quel particolare molto intrigante e “piccante”, visto che stiamo parlando di un ex interista ma tifoso del Milan, quindi mi aspetto già un bel gol nel derby sotto la Nord che faccia disperare un po’ i cuginastri e tante altre magie che facciano rosicare chi si è fatto scappar via uno degli attaccanti più forti che ci siano in circolazione; da critico, invece, temo che la società abbia rinforzato a dismisura un reparto che già funzionava, non accorgendosi che i problemi sono altrove; mi spiego: se Balotelli e compagni segnano tanto, ma la difesa continua a prendere gol ad ogni cross che spiove in area e il centrocampo copre poco e fatica a costruire gioco, rimane comunque difficile e complicato vincere le partite nonostante Balotelli, quindi alcune perplessità restano intatte. Qualcuno teme anche che il carattere “bizzarro” di Balotelli possa creare problemi, ma da questo punto di vista mi sento più tranquillo, perchè la società Milan ha dimostrato di essere abile a gestire campioni “capricciosi” e poi in soccorso viene il fatto che Balotelli ora ha l’occasione di giocare nella squadra per cui fa il tifo fin da bambino e ciò può far la differenza, motivarlo e convincerlo a non sprecare l’opportunità migliore della sua carriera; inoltre ho il sospetto che certe “bizze” di SuperMario a Manchester fossero create ad arte per ingigantire i problemi e portare verso la rottura e ad una cessione a prezzi “da saldo”, visto che in altri ambienti, come quello della Nazionale di Prandelli, Balotelli si è sempre comportato da perfetto professionista, mentre chi è davvero ribelle e poco incline a seguire le regole di un gruppo, dà problemi dovunque e sempre e non solo in determinati ambienti (penso ad esempio ad un certo Cassano..). Come tutti, quindi, mi aspetto molto dal Balotelli giocatore e non penso che arrivino “balotellate” a rovinare il suo rapporto con l’ambiente rossonero, mentre il rapporto con i tifosi è già ottimo e mai come in questo caso possiamo parlare di “uno di noi”, uno che sente la maglia come una seconda pelle e ciò può fare la differenza. Benvenuto SuperMario, quindi, ma ora c’è da pensare alla partita con l’Udinese e la curiosità è proprio quella di sapere se Balotelli partirà dalla panchina o se Allegri gli darà fiducia fin dall’inizio, anche se si è allenato poco con i suoi nuovi compagni; c’è anche la curiosità di vedere quale sarà l’impatto di Balotelli in fatto di presenze allo stadio (intanto la società prova ad attirare la gente e sembra che stia pensando di vendere un mini-abbonamento per le restanti partite casalinghe di questo campionato), ma bisogna sforzarsi di non pensare solo a Balotelli, ma a una partita insidiosa e difficile, perchè l’avversario va preso con le molle e non ci si può distrarre, sbagliare l’approccio alla sfida o avere pericolosi cali di tensione. C’è da vendicare la sconfitta dell’andata, c’è da difendere il quinto posto appena conquistato e, perchè no, cercare di salire ancora più in alto, magari non in questa giornata (possibile solo un eventuale aggancio all’Inter in caso di successo rossonero e sconfitta dei cugini) ma in prospettiva futura. La classifica è molto corta e non consente errori: dietro ci sono la Fiorentina e la stessa Udinese molto vicine (Catania e Roma hanno già giocato e perso, quindi non costituiscono una minaccia imminente) e se davvero si vuole risalire fino alla zona Champions (ora lontana sei punti) bisogna continuare a vincere con continuità, anche se ora l’asticella della difficoltà comincia ad alzarsi, dopo un inizio di 2013 un po’ più facile e la qualità degli avversari migliora. Detto del dubbio Balotelli in attacco, il centrocampo dovrebbe essere lo stesso delle ultime uscite, mentre in difesa Abate sostituirà De Sciglio e Bonera (in ballottaggio con Yepes e Zaccardo) dovrebbe sostituire Mexes, tornando in campo dopo un’assenza abbastanza lunga; come si può facilmente capire, Balotelli a parte la squadra rimane la stessa, con gli stessi pregi e difetti, quindi non aspettiamoci enormi sorprese e cerchiamo di sfruttare l’entusiasmo che si è creato in questa settimana molto particolare. I tifosi rossoneri sono andati in delirio per l’arrivo di SuperMario, ma ora bisogna tornare a pensare alle vicende del campo, per poter delirare anche per eventuali successi della squadra e c’è subito uno scoglio difficile da superare per poter proseguire l’andamento positivo degli ultimi mesi; il Milan era già in crescita prima dell’arrivo di Balotelli e ora può solo migliorare ulteriormente se SuperMario manterrà le promesse, dando tanto in campo e non facendosi notare fuori dal campo, quindi possiamo essere fiduciosi e immagino che molti in queste ore stiano ritrovando l’orgoglio perduto in estate con le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva, ma la strada è ancora lunga e in salita, quindi non facciamoci illusioni; bisogna lottare e soffrire tutti insieme, anche se ora abbiamo un campione (e un tifoso) in più, quindi “forza vecchio cuore rossonero”, per continuare la scalata verso l’alto.

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