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Prima sfida fra Milan e Juventus a San Siro in questo febbraio stellare per i rossoneri; si gioca la semifinale di andata di Coppa Italia e si fanno le prove generali della sfida scudetto in programma fra meno di venti giorni.
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
Il ciclo terribile dei rossoneri entra davvero nel vivo ed è vietato sbagliare ancora dopo che sono già stati falliti i primi tentativi, con un solo punto raccolto nelle due sfide contro Lazio e Napoli: il Milan in otto giorni gioca tre partite in altrettante competizioni diverse (Coppa Italia, campionato e Champions League) e tutte sono (quasi) decisive; ovviamente ora più che mai vale la raccomandazione che bisogna pensare ad una sfida per volta per non rischiare l’esaurimento nervoso, anche perchè i problemi non mancano e Allegri deve affrontare un’emergenza continua e infinita. Peccato perchè ci si gioca molto nei prossimi giorni e non si può farlo nelle condizioni migliori, a cominciare dalla semifinale di Coppa Italia, che in teoria sarebbe il terzo obiettivo in ordine di importanza, ma siccome l’avversario è particolare, ovvero la Juve, non è possibile snobbare l’impegno e bisogna fare terribilmente sul serio. Allegri ha sempre dichiarato di tenere molto alla Coppa Italia e lo ha dimostrato con i fatti, visto che in queste due ultime stagioni il Milan ha raggiunto la semifinale, traguardo che in passato non veniva quasi mai tagliato, ma ora non ci si può fermare sul più bello e bisogna cercare di far fuori una rivale storica e guadagnare quella finale che manca ormai dall’anno di grazia 2003, quando i rossoneri conquistarono, pochi giorni dopo la mitica finale di Manchester, l’unica Coppa Italia dell’era berlusconiana. Milan-Juventus non può essere una partita come le altre e in questa stagione le due squadre sono impegnate in un duello su tutti i fronti, visto che si sfidano in entrambe le competizioni nazionali; in pratica la partita che stiamo per vivere rappresenta anche un gustoso antipasto del piatto forte, ovvero del confronto diretto di sabato 25 che potrebbe dare una svolta al campionato.
La vigilia è stata “tormentata” dalla vicenda Ibrahimovic, ovvero dalla squalifica di tre turni che lo svedese ha rimediato per la schiaffetto ad Aronica nella partita di domenica scorsa contro il Napoli. Considerata l’importanza di Ibrahimovic per il Milan, la tentazione sarebbe quella di lasciarsi andare alla depressione, ma in aiuto arriva il fresco ricordo del finale della scorsa stagione, quando Ibra si beccò ben due squalifiche (cinque giornate complessive) e saltò partite importanti, una delle quali era addirittura il derby del 2 aprile; come andò quella stracittadina lo sapete benissimo tutti, quindi ciò significa che la squadra può anche sopperire all’assenza del suo uomo più decisivo, a patto che ogni giocatore si senta più responsabilizzato e moltiplichi energie e impegno. Ibrahimovic ha sbagliato e lo sa; purtroppo non è la prima volta e temo non sarà nemmeno l’ultima, visto il suo carattere, ma sicuramente è stato punito in modo eccessivo rispetto alla gravità del gesto, anche se a termini di regolamento ci può stare (vedremo se arriverà uno sconto di pena che gli consentirebbe di giocare contro la Juve in campionato, ma non illudiamoci troppo). Ora tocca ai compagni e all’allenatore fare in modo che questa assenza non crei eccessivi problemi e non vorrei passare per pazzo dicendo che potremmo anche vedere un Milan dal gioco migliore e più efficace, perchè inevitabilmente con Ibra in campo gli altri dieci giocatori hanno la tendenza ad affidarsi a lui, indirizzandogli tutti i palloni al grido di “Tanto ci pensa lui ad inventare la giocata vincente” (sia essa un assist, un gol o chissà cosa); senza lo svedese, invece, la soluzione semplice e scontata non c’è più, bisogna rimboccarsi le maniche e dare il meglio di se stessi e siccome in rosa ci sono molti altri giocatori forti e decisivi, non bisogna farsi prendere dallo scoramento e bisogna sforzarsi di rimanere ottimisti.
Comunque questo è un problema che non riguarda la strettissima attualità, ovvero la partita in questione, perchè si gioca per la Coppa Italia e Ibrahimovic sarà disponibile; i veri problemi, invece, saranno a centrocampo, perchè ai tanti assenti per infortunio si aggiunge lo squalificato Nocerino e ci sono solo quattro centrocampisti arruolabili; scontato l’impiego di Van Bommel (squalificato per la partita di Udine) e per il resto c’è poca possibilità di scelta e sembra quasi scontato il ricorso al tridente offensivo con El Shaarawy e Maxi Lopez al fianco di Ibrahimovic, con la sciagurato Robinho a riposo e costretto a meditare sui suoi clamorosi errori, uno dei quali, quello di domenica, probabilmente è costato due punti al Milan. Anche in difesa c’è un po’ di emergenza, ma le assenze di Abbiati e Nesta non preoccupano, perchè Amelia e Mexes sono affidabilissimi e non possono essere considerati delle riserve. Come si può intuire, Allegri non può certo schierare la formazione migliore, ma come sempre non vuole piangersi addosso e cercherà di motivare al meglio i suoi ragazzi per cercare l’immediato riscatto dopo due prestazioni sottotono e due risultati negativi. Ovviamente, trattandosi di sfida nell’arco di 180 minuti, bisogna pensare che ci sarà anche un ritorno e questo può comportare una partita più tattica che spettacolare, con due squadre che non vorranno rischiare di compromettere tutto già nei primi novanta minuti e potrebbero scegliere di rinviare il verdetto al ritorno, in programma a marzo; a quell’epoca il Milan potrebbe avere una rosa più al completo e una migliore condizione e la situazione sarà più delineata sia in campionato che in Champions League e la Coppa Italia potrebbe essere (speriamo) ancora il terzo obiettivo oppure un traguardo di consolazione se gli altri fossero compromessi, ma il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che bisognerebbe giocarsi tutto in casa del nemico. Insomma è sempre delicato interpretare le partite di andata, soprattutto quando il ritorno è così lontano, ma la speranza è che le due squadre (il Milan soprattutto, visto che gioca in casa) non facciano calcoli e troppe riflessioni e si sfidino a viso aperto e per vincere, come piace ai tifosi. A proposito di tifosi, siamo ancora in piena emergenza maltempo, anche se la temperatura dovrebbe essere meno gelida rispetto a qualche sera fa; sicuramente non farà caldo e si giocherà con una temperatura inferiore allo zero, ma il clima agonistico sarà rovente, perchè quando si sfidano le due squadre più titolate d’Italia si tratta sempre di una partita particolare.
Speriamo che lo stadio sia pieno nonostante il freddo, nonostante sia solo la partita di andata e nonostante fra pochi giorni si giochi la sfida di campionato, quella più attesa e alla quale tutti vorrebbero assistere; il Milan ha bisogno del suo pubblico in questo momento delicato e San Siro deve finalmente diventare davvero la “casa del Diavolo, un inferno di tifo che intimorisce gli avversari di turno; in troppe occasioni lo stadio è stato desolatamente mezzo vuoto, nonostante il buon rendimento della squadra, che in fin dei conti è l’unica ancora in piena corsa su tutti i fronti. Sappiamo bene che la fuga dagli stadi è un problema di tutto il calcio italiano e non solo del Milan, ma stringe il cuore vedere sempre San Siro con ampi vuoti, soprattutto ricordando che qualche anno fa era gremito ad ogni partita. Purtroppo il clima non è certo ideale per partite in notturna e questo penalizza anche e soprattutto gli spettatori, ma stiamo vivendo una fase probabilmente decisiva della stagione e il Milan ha bisogno della sua gente. Sta per andare in scena Milan-Juventus, non una partita qualunque e tutti vogliamo questa vittoria, con un Milan più forte, non solo dell’avversario, ma anche dell’emergenza e dei problemi, ma anche i tifosi devono dare il loro contributo, sotto forma di incitamento e sostegno alla squadra, quindi tutti a San Siro, per trascinare i ragazzi ad una vittoria importante e fuori da un momento delicato.
Post Originale:
Duello su tutti i fronti