E’ dura ma proviamoci!

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Semifinale di ritorno di Coppa Italia; si parte dalla sconfitta 1-2 dell’andata e bisogna fare l’impresa allo Juventus Stadium per andare in finale, ma il Milan vuole provarci, nonostante il ciclo terribile di partite ravvicinate che lo attende.
20.03.2012 01:30 di Davide Bin   articolo letto 53 volte

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

A meno di un mese dalla sfida di campionato, piena di polemiche e tensioni, Milan e Juventus si ritrovano di fronte per il quarto ed ultimo confronto diretto ufficiale della stagione; i rossoneri partono penalizzati dalla sconfitta dell’andata a San Siro e devono realizzare un’autentica impresa se vogliono passare il turno ed approdare alla finale di Roma, mai raggiunta da quando si gioca nella Capitale in partita unica; bisogna battere con due gol di scarto (o con uno solo dal 3-2 in su) una squadra che non ha ancora perso in questa stagione e bisogna farlo nel suo nuovo stadio, che sembra essere un’arma in più per i bianconeri. Con tutto quello che attende il Milan nei prossimi giorni (doppia sfida di Champions con il Barcellona in primis ma anche tante gare di campionato in cui non si può sbagliare per non far avvicinare proprio la Juventus, rivale anche nella corsa allo scudetto), verrebbe quasi voglia di lasciar perdere e non sprecare preziose energie psicofisiche in un momento cruciale e decisivo della stagione, ma come si fa a prendere sottogamba una sfida proprio contro la Vecchia Signora dopo tutto ciò che si è detto e scritto in queste settimane in cui la rivalità ha raggiunto i massimi livelli e si è addirittura rischiata, se non proprio raggiunta la rottura della Santa Alleanza fra le due società, molto in sintonia quando si tratta di strategie commerciali o “politiche”? Allegri e Conte si sono punzecchiati con battute e dichiarazioni pepate, lo stesso hanno fatto i dirigenti delle due società è ciò ha reso elettrica l’atmosfera soprattutto dopo il pareggio di San Siro; per quanto riguarda i tifosi, la rivalità è sempre stata ai massimi livelli e addirittura molti hanno visto di buon occhio l’eventuale rottura dei rapporti amichevoli a livello dirigenziale, perchè non può esistere amicizia fra milanisti e juventini. Insomma bisogna provarci, perchè la Coppa Italia sarà pure il terzo obiettivo stagionale in ordine di importanza, ma quando ti ritrovi ad un passo dalla finale e te la devi giocare contro un avversario come la Juve, non puoi prendere l’impegno sottogamba. Purtroppo ancora una volta il Milan non potrà giocare lo scontro diretto ad armi pari, perchè la rosa non è certo al completo, mancano molti elementi di spicco e ci sarebbe anche la necessità di far rifiatare chi gioca sempre, visto che dopo un paio di settimane senza impegni extra, siamo all’inizio di un ciclo di nove partite in un mese, cominciato sabato scorso a Parma e che andrà avanti almeno fino a dopo Pasqua, al ritmo di una partita ogni tre giorni e che potrebbe addirittura allungarsi se il Milan dovesse riuscire nell’impresa di eliminare dalla Champions la squadra che, a detta di tutti è la più forte del mondo.

A proposito di imprese, torniamo alla stretta attualità, ovvero alla sfida contro la Juventus: bisogna segnare almeno due gol, bisogna a tutti i costi battere un avversario contro il quale il Milan ha raccolto solo un pareggio nella partita di campionato a San Siro; quella sera i rossoneri meritavano di più, avevano anche segnato il secondo gol che avrebbe probabilmente dato loro la vittoria, ma la svista del guardalinee Romagnoli, che non ha visto un pallone entrato di almeno un metro, ha complicato la partita al Milan, poi raggiunto nel finale dalla Juventus. La rabbia e la delusione accumulate in quella sera devono spronare i rossoneri a cercare l’impresa, perchè il Milan ha dimostrato di poter essere superiore ai rivali anche giocando con una formazione rimaneggiata, nella quale mancava, ad esempio, Ibrahimovic squalificato. Questa volta lo svedese è disponibile ma potrebbe partire dalla panchina (come Thiago Silva), perchè in pochi giorni il Milan si gioca tutto o quasi e Allegri deve valutare bene come dosare le forze dei suoi giocatori; in questo momento i rossoneri sono ancora in corsa su tutti i fronti, ma fra pochi giorni potrebbero ritrovarsi con un pugno di mosche in mano proprio per l’ingordigia di voler rincorrere tutti gli obiettivi e non è facile prendere certe decisioni (ma Allegri è pagato anche per questo); in fondo un’eventuale assenza di Ibra non deve preoccupare più di tanto, perchè con lui in campo il Milan ha raccolto due sconfitte in altrettanti scontri diretti contro la Juve (a Torino in campionato e a San Siro in Coppa Italia) e l’unico risultato positivo e la prestazione più bella e convincente sono arrivate proprio quando lui non c’era. Ibrahimovic, con i suoi venti gol (e non solo) in campionato, è stato come sempre grande trascinatore della squadra in questa stagione, ma la squadra sa vincere e giocare bene anche senza di lui e poi il riposo potrebbe essere solo parziale e Allegri potrebbe mandarlo in campo in caso di necessità. Comunque la sensazione è che la formazione sia ancora in alto mare e che probabilmente l’allenatore deciderà solo all’ultimo momento, perchè la tentazione di inseguire la “vendetta” sportiva contro la Juve dopo ciò che è successo meno di un mese fa è forte e anche il popolo rossonero vorrebbe questa grande soddisfazione contro una rivale storica, ma, come già detto, bisogna valutare molte cose e all’orizzonte ci sono le partite contro Roma e Barcellona, importantissime per altri obiettivi ben più prestigiosi della Coppa Italia. Le certezze sulla formazione sono poche: Antonini (squalificato per la partita contro la Roma), Mexes che ha giocato poco ultimamente per la squalifica in campionato ed è più fresco di altri, Ambrosini davanti alla difesa (giocherà anche contro il Barcellona vista la squalifica di Van Bommel, mentre l’olandese dovrebbe essere titolare contro la Roma), Emanuelson trequartista e, forse, Aquilani per mettere minuti preziosi nelle gambe dopo l’infortunio e, magari, concedere un po’ di riposo a Nocerino, un altro che ha giocato tantissimo (il centrocampo dovrebbe essere completato da Muntari); in attacco giocheranno Maxi Lopez ed El Shaarawy in caso di rinuncia a Ibra, ma bisogna ancora capire se il turn-over ipotizzato da Allegri è una possibilità reale o semplice pretattica, per confondere un po’ le idee all’avversario, dare l’impressione di snobbare la partita e poi sorprendere tutti schierando la formazione migliore e tentare l’impresa, perchè è chiaro che se si vuole espugnare lo Juventus Stadium ci vuole la migliore formazione possibile, tenendo conto che gli indisponibili sono comunque tanti e che se si rinuncia volontariamente ad altri pilastri della squadra le possibilità si riducono ulteriormente. La cosa importante, comunque, qualunque sia la formazione, è provarci, metterci il cuore, la volontà, la determinazione giusta per tentare il possibile e l’impossibile per conquistare la qualificazione e per vincere finalmente uno scontro diretto contro i grandi rivali di questa stagione; se poi il risultato non sarà quello sperato, nessuno farà drammi, perchè si tratta pur sempre di Coppa Italia e lo scudetto vale di più, ma ormai siamo in ballo quindi…balliamo e vendiamo cara la pelle; sarà dura, le possibilità sono poche, ma una sfida contro la Juve non è mai una partita come le altre, nemmeno quando si tratta di un’amichevole, figuriamoci quando può spalancarti le porte di una finale! 

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