e gli occhi han preso il colore del cielo…

MILAN DAY

Quando il mare si divora le ultime luci, quando una brezza unica pulisce i profili, questo piccolo grande pezzo di Italia diventa impagabile, queste acque sembrano aprirsi, queste coste sembrano linee che disegnano tutto questo meraviglioso paese. Seduto dove terra e mare si confondono, pochi scogli intorno a fare quasi da fermacarte ai miei giornali, al mio libro ovviamente lasciato a metà ed a tanti miei pensieri in fuga che non vorrebbero liberarsi.

Quando il destino o qualche benevola mano mi riporta qui, nel Salento, capisco perché nel mio intimo e nei miei sogni questa terra è seconda solo alla mia Ferrara, angolo natio e ripostiglio di ricordi e rimorsi. Quando sono qua capisco a chi si riferiva Ligabue quando un disperato uomo da viaggio, con la valigia di cartone, si perdeva nella frase più bella mai scritta da un cantore di casa nostra: “ e gli occhi han preso il colore del cielo, a furia di guardarlo”. Qui, in questo pezzo di questa nazione, ormai somma di mille nazioni, sgangherata ma bellissima, accade ogni giorno.

Poi un pensiero maledetto … ma tutta questa roba e mille altre in ogni angolo del paese largamente più bello, affascinante, profumato del mondo non basterebbe a stare bene? Non basterebbe a farci vivere in pace, a dare benessere a tanti e non a pochi? Il vento sfoglia un giornale dietro le spalle …

“ Italia vicina al crak, i mercati la affossano”. In questa folle estate accade che veniamo presi di mira finanziariamente, ma da chi?…(continua)

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