Era già tutto previsto

Milan Night

ber Era già tutto previstoPerò, cinque gol dal Real ce li aspettavamo per carità, ma una volta visti materializzati davanti a noi è tutta un’altra cosa. Una sconfitta annunciata, già solo nel mettere sulla stessa bilancia le rose di entrambe le squadre si capisce da che parte pende l’ago della vittoria. D’altronde al Milan sono stati abbastanza chiari in merito, il target massimo di questa stagione è… Arrivare tra le prime tre in campionato e passare i gironi di champions. Un target che fino a qualche anno fa, non veniva prefissato al Milan da tempo immemore.

Noi tifosi disillusi e concreti, l’abbiamo capito già da tempo nei fatti e nelle parole dei nostri “beniamini”, il Milan delle grandi imprese europee ce lo possiamo scordare, e anche se si tratta di un’amichevole ed in quanto tale conta quel che conta, la sfida col Real Madrid ha confermato l’attuale dimensione europea della prima squadra di Milano.

In attesa che arrivino i famosi due/tre rinforzi che comunque non sposteranno di molto gli equilibri, a meno che non siano Messi, Cristiano Ronaldo e Rooney, ci stiamo preparando a quella che sarà una stagione incentrata principalmente alle partite dentro il nostro territorio italico. Qui possiamo ancora dire la nostra, in un campionato che si avvia a diventare di basso livello come quello francese o portoghese, dove vincono sempre gli stessi e se una squadra arriva agli ottavi di champions stappa lo champagne e festeggia in piazza.  Questa la nostra realtà, tocca farcene una ragione in attesa che il vento cambi, come è cambiato per tutti, come è cambiato spesso.

Certo la cosa che fa letteralmente incazzare, per quanto riguarda il Milan, è come ci siamo arrivati con le pezze al culo. Questo fa incazzare, questo è il peccato originale che non fa abbonare i tifosi, che ha raffreddato l’amore nei confronti del Milan ed aumentare l’astio, soprattutto nella dirigenza. Siamo ridotti come una portoghese di metà classifica per cause indipendenti dalla nostra volontà? Per la crisi del nostro paese, che per Berlusconi c’è se parla da presidente del Milan e non c’è se parla da uomo politico? Per il lodo Mondadori? Per la crisi della Fininvest?

O piuttosto perché Berlusconi e Galliani negli ultimi sei/sette anni hanno sperperato il denaro a disposizione? O piuttosto perché Berlusconi ha sciacallato le casse del gruppo Fininvest (e di conseguenza del Milan che ne fa parte) per scopi personali? O piuttosto perché è stato preso un giocatore utile ogni venti, mentre gli altri diciannove venivano pagati come Cristiano Ronaldo? O piuttosto perché non si è voluto fare mai uno stadio di proprietà, che aiutasse in qualche modo ad aumentare gli introiti, per stare al passo con le altre eurpee? O piuttosto perché si preferiva rinnovare contratti a giocatori che non stavano in piedi, e lasciarli sul campo fino alla chiamata dall’Altissimo, invece che puntare sul vivaio, come fanno altri in Europa? O piuttosto perché i nostri dirigenti sono tanto bravi a far ballare la lingua tra i denti, ma non altrettanto a far andare le mani?

E c’è gente che da addosso ai tifosi, che li chiama occasionali o tifosotti, perché non accettano questo scempio da parte della società ripetuto di anno in anno. Ricordassero questi sputasentenze, che i tifosi sono prima di tutto persone “normali”, operai, impiegati e quant’altro, che sentono si la crisi e che ci si sono trovati in mezzo non per aver scialacquato soldi in puttane come l’onorevole, e che allo stadio non ci vanno gratis come certi elementi della curva sud e certi giornalisti arrivisti e zerbinati, ma tanto desiderosi di fare la morale agli altri.

Rispetto per la squadra, seppur mediocre, zero rispetto per la dirigenza. I primi sbagliano perché è umano, i secondo sbagliano perché sono diabolici.

Cristian

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