ESCLUSIVA MN – Criscitiello: "Al Milan manca Gattuso. Seedorf resti dov’è. Pato da vendere ora prima che il prezzo scenda ancora. Armero, si può"

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Il direttore di Tuttomercatoweb e noto conduttore di Sportitalia Michele Criscitiello fa il punto della situazione a bocce ferme in casa Milan, dal mercato che sarà ai rimpianti legati alle cessioni di giocatori importanti non solo in campo ma anche nello spogliatoio. In esclusiva per MilanNews.it.

Michele Criscitiello, gennaio si avvicina e inevitabile il mercato ruba la scena. Come vedi la situazione di Pato?

“Pato può andare, ma l’errore dello scorso anno di non averlo ceduto resta e il Milan, che in questo momento deve controllare anche l’euro i 10 milioni di differenza rispetto all’offerta dello scorso gennaio sono una minusvalenza, mandando a monte il lavoro di Galliani è andato male. Ma siccome il prezzo è destinato a calare meglio che Pato venga ceduto subito, onde evitare di incassare ancora meno”.

E Robinho?

“Secondo me il mercato cambia radicalmente in base alla Champions. Il sorteggio di consente di dar via Pato e Robinho perché affrontare il Barcellona vuol dire non avere scampo.  Se c’era una più debole conveniva fare uno sforzo, ma ora gli obiettivi sono terzo posto e Coppa Italia. A proposito di quest’ultima io ci punterei forte, perché comunque è un trofeo e si ricomincia a vincere qualcosa. Un po’ come sucecsse a Mancini con l’Inter”.

Armero-Milan: si può fare?

“Armero è uno da grande squadra subito: è forte, il Milan come l’Udinese è una società che sta vicino al giocatore. Sconsiglierei vivamente Napoli perché Armero è un personaggio estroso e in una piazza così rischia di perdersi mentre il Milan è la società giusta. Ovviamente tutto ha un prezzo. Può arrivare, è l’unico top player che può lasciare l’Udinese a gennaio”.

Drogba è uno dei nomi spuntati negli ultimi giorni

“Direi proprio che non verrà. Se deve venire in Italia è più facile che sia la Juve ma non credo neanche in questa soluzione”.

Cosa ti è piaciuto finora di questo Milan?

“De Sciglio sicuramente. E poi El Shaarawy, sul quale sono contento di aver azzeccato le previsioni 3 anni fa quando ne parlai da Simona Ventura. Ricordo che intervenne in trasmissione anche Cesare Prandelli, il quale all’epoca ammise di non conoscerlo. Vedere questa crescita mi fa piacere anche perché El Shaarawy oltre ad essere un grande calciatore è un bravo ragazzo”.

Cosa manca a questa squadra?

“Sicuramente l’assenza di Gattuso è pesante e non solo per quello che poteva dare in campo. Nello spogliatoio sarebbe stato fondamentale, soprattutto per i giovani e credo che l’abbiano fatto andar via troppo facilmente. Non dimentichiamoci che se El Shaarawy è così è grazie anche ai “pugni” di Gattuso”.

Senza Gattuso chi incarna il cuore rossonero?

“Nocerino e Antonini sicuramente sono due ragazzi che per il Milan si fanno in quattro, per i colori rossoneri fanno tanti sacrifici e non possono essere messi in discussione”.

Si parla di un ritorno di Seedorf

“Per quello che ha fatto a livello imprenditoriale, vedi Monza, credo che non solo il Milan ma nemmeno Milano ha bisogno di lui”.

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