ESCLUSIVA MN – Dal Canto: "El Shaarawy immaturo? Macché, sembra un quarantenne! Ha intuizioni da fuoriclasse, gli manca solo qualche kilo"

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Alessandro Dal Canto, tecnico protagonista di una stagione importante al Padova con Stephan El Shaarawy nel campionato 2010/2011, parla della crescita del “Faraone”, protagonista delle ultime 3 sfide con 3 reti in due partite. In esclusiva per Milanews.it.

Alessandro Dal Canto, Stefan El Shaarawy protagonista degli ultimi due turni con 3 reti. Possiamo dire che questa è la stagione della sua esplosione?

“Esploso è già esploso nel senso che può fare bene una stagione, meno bene un’altra ma credo che il giocatore sia di alto livello. Adesso viene messo nella sua posizione naturale, esterno nel tridente offensivo e sta rendendo al meglio. Quand’era seconda punta tendeva a defilarsi perché come esterno si sente meglio. È questione di trovargli la collocazione idonea ma ha intuizioni da fuoriclasse”.

Il problema dei giovani di talento è quello di riuscire a trovare la continuità e non essere schiacciati dalle aspettative nei loro confronti

“Dipende da carattere a carattere. lo conosco personalmente Stephan e quando ci parli è come parlare con un quarantenne. È  un ragazzo a posto sotto quel punto di vista molto più maturo della sua età”.

Eppure su di lui si dice che ami molto la bella vita e una frase di Gattuso riguardo ai giovani d’oggi che al contrario dei suoi tempi rispondono ai più anziani sembra un’allusione allo stesso El Shaarawy

“Stephan è un un ragazzo di 20 anni e penso che sia una cosa normale che possa avere attenzioni o svaghi della sua età. Sotto il profilo professionale con me è stato impeccabile. Se al Milan è successo qualcosa di diverso non so, con me non è mai successo. Sulle frasi di Gattuso: Stephan con noi al Padova non ha mai avuto nessun problema, è ragazzo estremamente educato. Poi, siccome il discorso di Gattuso era generale allora gli do ragione perché ai miei tempi c’era davvero più rispetto ed educazione”. 

Vedendolo a Padova avevi capito che poteva esplodere in una big?

“Certo, non solo io ma tutti. Per immaginare un futuro roseo a Stephan non serve un professore. Il giocatore è di una classe tale che non puoi non vederla”.

Dove può crescere ancora?

“Forse nel fisico anche se si è ingrossato, è stato fatto un ottimo lavoro al Milan. D’altronde reggere l’urto in A è diverso che in B e reggerlo al Milan è diverso che A”.

Credi debba mettere ancora su qualche kilo?

“Magari sì. Certo, non penso diventerà Hulk ma intanto la sua struttura la vedo enormemente cambiata”.

Che prospettive immagini col rientro di Pato e Robinho?

“Sei al Milan e ogni occasione è buona per mettersi in evidenza e gli auguro di farlo anche quando tutti saranno a disposizione. Allegri poi lo saprà usare con intelligenza”.

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