© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Massimo Giacomini, tecnico del Milan dal 1979 a 1981 e del Torino nel 1981/82, ci introduce alla sfida fra granata e rossoneri, dicendo la sua sulle prospettive di mercato del club di via Turati. In esclusiva per MilanNews.it.
Massimo Giacomini, che partita si aspetta dal Milan a Torino?
“Sarà una partita difficile perché il Toro gioca bene e talvolta non ottiene i risultati che merita. È una squadra viva, interessante, che può mettere in imbarazzo chiunque entro certi limiti. Il Milan è in ripresa, c’è una serie di infortunati che sta recuperando e si dovrebbe trovare in una posizione di classifica migliore. Se Allegri riesce ad avere tutti gli effettivi la storia potrebbe cambiare”.
Lei ha allenato il Milan dal 1979 al 1981 in un periodo storicamente difficile per i colori rossoneri. Cosa si sente di dire al pubblico abituato a vedere una squadra sempre vincente?
“Io sono certo che il Milan pian piano si riassetterà. Capisco il malumore per la cessione di certi giocatori, ma la situazione in cui versa il Paese ha portato a determinate scelte. Bisogna avere pazienza e si rivedrà un grande Milan”.
Come può finire all’Olimpico?
“Io penso che finirà in parità, sebbene sarà una partita vera, giocata con animosità e aperta a qualsiasi risultato”.
Nelle file del Toro c’è Angelo Ogbonna, obiettivo del Milan
“Ogbonna è molto interessante, deve andare in una grande squadra per dimostrare il suo valore e ha tutte le qualità per potersi imporre. Al Milan lo vedo bene, in questi mesi si è completato ed è maturo al punto giusto per fare il salto di qualità”.
Intanto i rossoneri si coccolano El Shaarawy. E le voci di mercato accostano al Milan anche Balotelli. A suo avviso i due possono essere considerati fuoriclasse?
“El Shaarawy l’avevo visto da ragazzino e mi è sembrato subito bravissimo. Ultimamente è anche maturato, sembrava inconcludente e invece ha trovato la strada giusta, migliorando notevolmente nella concretizzazione dell’azione. Riguardo Balotelli credo sia ancora un giocatore da scoprire e spero maturi rapidamente. Non credo che i due siano ancora da considerarsi fuoriclasse, ma sono sulla strada giusta. Sono giovani e a mio avviso è ancora presto per dargli certe etichette”.