Fratelli milanisti, un saluto

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boomerang Fratelli milanisti, un saluto

Se torna Borriello, faccio un macello

Cari amici domenica mattina alle sei sarò già in viaggio per farmi una settimana di vacanza e siccome sarò in Francia, staccherò l’iPhone per evitare di spendere ventimila miliardi di euro anche solo per aver scaricato una mail. Per una settimana sarò isolato dalle notizie che riguarderanno il Milan, purtroppo e per fortuna, quindi a questo punto tiro una riga su quanto ho visto finora. Perché ve lo dico oggi? Perché non sono sicuro di riuscire a salutarvi domani. Tantomeno domenica.

Ho visto… La gente della mia età andare via… Cioè no, volevo dire che ho visto qualcosa di buono in questo Milan. Nella squadra c’è voglia di farsi valere, c’è voglia di non fare la parte dei comprimari, di riscattare la scorsa stagione, di mettere a tacere le malelingue, c’è tanta voglia, e questo va bene! Io ne sono felice, d’altronde come ho sempre detto dai giocatori pretendo l’impegno, che siano Brocchi o Kakà, Ambrosini o Traoré, quello che voglio percepire guardando una partita, è l’impegno, l’assoluta certezza di essere rispettato in quanto tifoso e povero cristo che non guadagna certo 5 milioni l’anno o più. Insomma pretendo di non essere preso per il culo in quei novanta minuti, recuperi compresi. Finora la sensazione è che si stia lavorando in quella direzione, soprattutto dopo l’addio di certi fancazzisti doc che hanno ammorbato le mie notti insonni, come il capitano del Suriname su tutti.

Purtroppo come ben sapete, lo stesso non si può dire della dirigenza, lì si che mi sento preso per il culo. Ogni giorno oltretutto. Mi sento preso per il culo ogni volta che aprono bocca ed ogni volta che stanno in silenzio, ogni volta che concludono un acquisto (anzi un prestito), e ogni volta che ricevono il due di picche, in queste cose sono maestri, la presa per il culo stereo è la loro specialità! Tutto ciò che fanno o dicono sa di presa per il culo, lascia intendere che dei tifosi non gli frega nulla, eppure è proprio grazie a noi se loro esistono, se il Milan esiste, non dimentichiamocelo! Ma a loro interessano solo quelli che possono indottrinare o comprare a seconda delle esigenze.

Quelli sono i tifosi che vogliono loro, un branco di pecorelle da portare al pascolo, ma io di questo genere di tifosi non mi preoccupo più di tanto, dimostrato che hanno la mente labile e facilmente sciacquabile, si possono ribaltare come niente, il giorno che non ci sarà più questa dirigenza, inneggeranno a quella nuova e canteranno inni di gioia insieme a noi. Noi perché ci siamo liberati di un peso, loro perché gli è stato detto che si fa così. No ripeto, non sono loro i tifosi di cui preoccuparsi, semmai guardiamoci dagli altri, la terza categoria… Quella degli “stipendiati”. Ecco quelli si che sono “pericolosi”, non solo perché sono dei delinquenti che tutti i distretti di polizia conoscono, ma perché sono quelli che hanno in pugno la situazione. Quelli che fanno girare certi meccanismi, che “decidono” perché sono “immanicati” coi piani alti e coi senatori in squadra, e pure con certi giornalisti zerbini ed arrivisti. Finché ci saranno elementi del genere, e non mi riferisco solo alla tifoseria rossonera, certi problemi non si risolveranno mai.

E come sempre va a finire che nel culo lo prendiamo noi che di queste cose ne stiamo al di fuori, che consideriamo il calcio per quello che è, uno sport, una passione, non un business dove intrecciare affari loschi. Noi che consideriamo lo stadio un luogo di ritrovo per seguire il Milan da vicino, non l’occasione buona per intrallazzare con mafiosi e spacciatori. Il calcio deve ripartire da noi, la tifoseria sana, oggi più che mai incazzata come una bestia, ma pur sempre sana.

Concludo dicendo che se da qui a fine agosto dovessi ritrovarmi in rosa Sahin, Matri o Pazzini, un terzino sinistro che non sia Dossena e/o un centrale e (purtroppo) Kakà, e non vedessi più Cassano, Mexes, Antonini e/o Mesbah, sarei contento, molto contento e vi arrivo a dire che potremmo puntare al tricolore, non senza faticare, ma lo punteremo. Se invece da qui a fine mese mi ritrovo con il solo (purtroppo) Kakà, mi incazzerei e non poco, e mi incazzerei ancora di più se mi ritrovassi pure Borriello, l’attaccante boomerang, o Berbatont, l’unico giocatore dell United che non mi è mai piaciuto! Incrocio le dita… Buone vacanze a chi le fa come me e forza Milan!

Cristian

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