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Direttamente da Dubai dove si trova per il Globe Soccer, il direttore organizzativo del Milan, Umberto Gandini, si concende una lunga chiacchierata con TMW parlando non solo di Milan ma anche di Maradona e Mourinho: “Sono due personaggi straordinari. Con Mourinho ho avuto la fortuna di avere un rapporto prima ancora che arrivasse all’Inter, poi l’ho affrontato da avversario. È stato un bellissimo incontro, parlare di calcio con due personaggi così è straordinario. Maradona parlava solo di Napoli”. Cosi a Tuttomercatoweb.com Umberto Gandini, direttore organizzativo del Milan, dopo il convegno tenutosi al Mariott Hotel di Dubai in cui ha fatto da mediatore guidando il botta e risposta tra Jose Mourinho e Diego Armando Maradona,
Poi si è fermato a parlare con Rosell, presidente del Barcellona. Il numero uno blaugrana ha detto di aver realizzato un sogno schierando undici giocatori cresciuti in casa. Ci proverà anche il Milan…
“Abbiamo una tradizione, che non si verificava da un po’ di anni, ora abbiamo la fortuna di avere in campo giocatori formati nel Milan come Abate, De Sciglio, Ambrosini e Antonini. Crescere giocatori in casa è fondamentale”.
Pur avendo fatto la Primavera nel Genoa, anche El Shaarawy può considerarsi un prodotto fatto in casa.
“Assolutamente si. Il campionato che sta facendo è straordinario, quest’anno sta dimostrando di avere caratteristiche non comune. Resterà per molti anni”.
La partenza di Ibra gli ha fatto bene?
“Avere più spazio ha contribuito alla sua crescita”.
Ibra o Thiago Silva, chi il rimpianto più grande?
“I rimpianti sono naturali, anche se dobbiamo sempre guardare avanti e pensare al futuro rappresentato dai nostri giocatori. Ci siamo accorti dell’importanza di Ibra per quanto migliorava la squadra. E su Thiago, ovviamente, mai avuto dubbi. È il miglior difensore del mondo”.
E un giorno vorrebbe tornare al Milan…
“Spero che faccia la sua carriera come il destino comanda e poi un giorno mi auguro possa tornare nel club che lo ha consacrato”.
Thiago ha detto che il Milan può ancora lottare per lo Scudetto.
“Non siamo tagliati fuori, dobbiamo giocare partita dopo partita. Ripartiamo nel 2013 con rinnovato vigore e desiderio di arrivare nei posti che ci competono”.
Intanto Galliani è in Brasile…
“È abituato che comincia il suo mercato con la fine di Natale in Brasile. Fa delle vacanze strameritate, che poi diventano lavoro per un motivo o per un altro. È stato cosi con Ronaldinho e ora vedremo con Pato e Robinho”.
Pato verso l’addio?
“È uno dei più grandi calciatori giovani che ci sono, per il Milan ha fatto tanto ma forse da noi non si sente più motivato a giocarsela. Vuole tornare in Brasile per ricostruirsi”
E Robinho?
” Con Robinho vedremo come andrà a finire, ma sicuramente faremo quanto in nostro dovere per restare competitivi. Galliani ha sempre detto che se partono entrambi arriva un attaccante”.
Ha colloquiato a lungo con Rosell…avete parlato della partita di Champions?
“Non ancora, faremo il capodanno insieme avrò però qualche difficoltà a fargli gli auguri per la sua squadra. Gli auguro di far bene in campo domestico, il resto lo lasciamo al fato”.