Ganso-Milan: i dettagli del nuovo incontro. Ecco il nuovo craque che seguono i rossoneri. Occhio a Tevez e al nuovo ruolo di Braida…

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Giornalista pubblicista, vice-direttore di MilanNews.it. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Redattore di TMW Magazine. Opinionista per Odeon TV e Radio Radio. Inviato al seguito della squadra. Twitter:@PietroMazzara.

© foto di Studio Buzzi

La vicenda che ha visto coinvolto Zlatan Ibrahimovic per tutta la scorsa settimana sembra, con il passare delle ore, passare in archivio ed etichettata come ricca di voci, di indiscrezioni, di notizie bomba e di smentite oltre che piena di precisazioni che vi abbiamo fornito con dovizia di particolari seguendo passo dopo passo, giorno dopo giorno, l’evolversi del tutto. Ibra è, insieme a Thiago Silva, il top player di questo Milan e da loro due ripartirà il nuovo ciclo rossonero chiamato a raccogliere la pesante eredità dei Nesta, dei Gattuso, dei Seedorf e degli Inzaghi. Gente che ha scritto la storia recente del club rossonero e che dovrà essere rimpiazzata a livello carismatico e tecnico da giocatori che sono già presenti in questa rosa. Settimana scorsa, proprio da queste colonne, vi avevamo svelato la nuova composizione del senato rossonero che non avrebbe potuto fare a meno di Ibra e Thiago e, a ragion veduta, possiamo dire di averci azzeccato visto che anche il brasiliano, a lungo nelle mire del Barcellona, nella prossima stagione vestirà, salvo clamorosi colpi di scena, la maglia numero 33 del Milan. Alla luce dei fatti, diventano ancora più pesanti le parole rese in esclusiva a noi di MilanNews.it pronunciate dal centrale brasiliano a margine della consegna del secondo MilanNews Awards consecutivo dove Thiago ha affermato testualmente: “Essere accostato a Baresi mi fa molto piacere e spero di fare ancora bene perché io ho tanti motivazioni per fare bene qui. Spero di continuare a fare bene perché voglio ripetere la bella storia che ha fatto Franco qui così come l’ha fatta Maldini”. Il Milan non può prescindere da lui e Adriano Galliani, seppur dando più di un’occhiata ai fax e alle mail che gli sono arrivati nei giorni scorsi con cifre importanti dai principali club europei, ha risposto a tutti dicendo che per il brasiliano non c’è trippa per gatti.

Una critica però al Milan mi sento in dovere di farla. E’ una critica costruttiva che fa seguito a quanto affermato da Mino Raiola non più tardi di una settimana fa quando il potente manager italo-olandese ha sottolineato come in questo momento la società rossonera debba guardare a quei mercati che, almeno in Italia, non sono stati ancora esplorati con costanza e importanza dalle big come, ad esempio, quello olandese dove nel PSV spicca, come leader del centrocampo, Kevin Strootman che ha lasciato a Mark van Bommel la maglia numero 6 e, da quanto abbiamo potuto raccogliere nei giorni scorsi, pare proprio che il Generale abbia messo più di una buona parola sull’ambiente rossonero e c’è da stare attento ai movimenti di Raiola, uno dei migliori in giro per il mondo a fare un numero importante di trading, ovvero di trasferimenti remunerativi per i suoi assistiti (e anche per se stesso), il Milan deve iniziare anche a guardare con maggior insistenza nel campionato argentino e uruguayano che spesso sfornato giocatori più pronti al salto in Europa rispetto ai presunti fenomeni brasiliani, è li che la rete di scout rossoneri deve dare un colpo di vita per trovare nuovi talenti.Intanto in via Turati è arrivata la richiesta di prolungamento del contratto da parte di Luca Antonini fatta pervenire tramite il suo agente, Andrea D’Amico. Luca, al momento, percepisce 1,2 milioni di euro pur potendo vantare, nelle ultime due stagioni almeno 28-30 partite stagionali da titolare. La richiesta è molto semplice: prolungamento di un anno (quindi andare a scadenza nel 2015) e un ingaggio vicino agli 1,5 milioni. Nulla di esagerato se si considera che il flop Taiwo prende 1,8 netti.

Nella giornata di venerdì è arrivato in Italia Thiago Ferro, il procuratore di Paulo Henrique Ganso, nome sempre molto caldo in orbita Milan. Il rappresentante della DIS e braccio destro di Delcir Sonda, titolare del fondo d’investimento che detiene il 55% del cartellino del fantasista del Santos, ha incontrato proprio venerdì sera Dario Paolillo con il quale ha fatto il punto della situazione in un noto ristorante milanese. Paolillo jr riferirà, insieme al padre, ad Adriano Galliani nei prossimi giorni quanto è emerso dal nuovo summit con i rappresentati del talento brasiliano anche se l’ostacolo più grosso è quello rappresentato dal Santos che pur detenendo il 45% del cartellino di Ganso ha dalla sua il diritto federale di tesseramento e, di conseguenza, se il Milan vorrà provare a prenderlo dovrà sedersi al tavolo con la dirigenza di Vila Belmiro con la quale potrebbe anche parlare di Rafael, portiere candidato alla maglia da titolare della Seleçao per l’Olimpiade e e il Mondiale brasiliano del 2014. La pista che porta al 10 del Santos, tuttavia, è molto difficile da percorrere visto che il club non ha intenzione di fare alcuno sconto e non vuole uno scambio di cartellini, più conguaglio a suo favore, con Robinho. Paolillo e Thiago Ferro hanno anche parlato di un altro giocatore brasiliano ovvero il centrocampista classe 1995 del Vasco da Gama Matheus Indo detto Indinho, numero 10 del Brasile under 17 e seguito dalle big d’Europa. Il Milan lo vuole e cercherà d’anticipare la concorrenza.

Molti tifosi continuano a scrivere su Facebook e Twitter che la società rossonera deve tirare fuori i soldi. Lo diciamo da mesi, ma pare che la verità faccia male. Quello estivo, sarà il secondo mercato consecutivo nel quale il Milan non potrà, salvo miracoli presidenziali, operare con un budget importante ma ciò non vuol dire che le occasioni possano palesarsi all’improvviso. Tevez, ad esempio, sembrava essere svanito definitivamente ma le ultime uscite dell’argentino hanno fatto imbufalire gli sceicchi e l’ambiente in casa City e non è da escludere che questa nuova bravata dell’Apache non convinca definitivamente i proprietari del club neo campione d’Inghilterra di un giocatore al quale è stato raddoppiato, da clausola contrattuale, lo stipendio. Il Milan e i suoi uomini di fiducia sono sempre vigili sulla situazione anche perché la maglia numero 9 lasciata vuota da Pippo Inzaghi chiede un nuovo proprietario ed eccezion fatta per Gianni Comandini, quel numero lo hanno avuto grandi giocatori e così dovrà continuare ad essere.

Infine occhio ad Ariedo Braida. Il direttore sportivo del Milan, braccio destro storico di Adriano Galliani, potrebbe prendere piede in un ambiente nel quale si trova molto bene ovvero quello del settore giovanile e si vocifera, con sempre più insistenza, di un suo coinvolgimento nello scouting e nella programmazione dei piani che riguardano la Primavera e gli Allievi Nazionali anche perché la società vuole tornare a vedere risultati concreti anche nei maggiori tornei internazionali di categoria in quanto non è andata giù a Galliani il fatto che gli organizzatori delle Next Generation Series abbiano rispedito al mittente la richiesta di partecipazione fatta pervenire da via Turati.

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