MILANO.

Con gli adii di Nesta, Seedorf e Inzaghi, potrebbero ridursi al solo Gattuso i titolari a Manchester ancora presenti in rosa, sempre che anche Rino non decida di chiudere la sua avventura in rossonero. E l’anno prossimo ricorrerà il decennale. Senza dimenticare che la prossima finale di Coppa dei Campioni si giocherà a Wembley, proprio nell’anno del Cinquantenario di Wemblei ’63. Che conclusioni trarre da queste riflessioni? Un tardivo rinnovamento, che sta avendo ripercussioni ancora oggi? O la giusta e corretta valutazione di campioni autentici, 7 dei quali erano in blocco titolare anche a Atene nel 2007? Sono due generi di considerazioni entrambi veri, interdipendenti. E se ripensiamo a come il Chelsea ha fatto fuori il Barcellona, raddoppia il rammarico, perchè l’impresa era tutt’altro che fuori dalla portata del Milan, piuttosto era presente nell’inconscio un effetto alone, per le precedenti brillanti stagioni di Messi e co., ma quest’anno apparsi abbondantemente sulle ginocchia. Anche Allegri ha quest’anno commesso qualche errore di troppo, legato all’orgoglio e all’amor proprio, eccessivamente convinto che lo scudetto al primo colpo eliminasse magicamente ogni altro limite. Ancelotti avrebbe gestito con più saggezza e buon senso alcune questioni spinose, maestro nell’essere un muro di gomma, di fronte alla critiche di Proprietà e piazza. Avrebbe forse saputo capitalizzare gli ultimi acuti dei suoi irriducibili fedelissimi. Adesso però è inutile piangere sul latto versato, e fare la pulce se è più colpa di questo o quel dettaglio. Altrettanto però ingiusto sarebbe non trarre insegnamento dagli errori di quest’anno, e farne tesoro per la stagione a venire. Auspichiamoci Boateng, Nocerino, Pato e Thiago Silva in piena efficienza, 2-3 innesti mirati per elevare la qualità media, e un bagno di umiltà anche da parte di Allegri (Ammesso e non concesso che sia in sella, conoscendo Berlusconi). Ma soprattutto, non essere testardi nel puntare esclusivamente su Ibra sul versante europeo: il suo scadente rendimento anche quest’anno non può cadere in cavalleria. Urge un bomber che la butti dentro anche a Stamfor Briedge e al Bernabeu.

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