Più che una telenovela, la vicenda Robinho sta diventando un vero e proprio mistero: sia il Milan che il giocatore sono d’accordo che l’addio del brasiliano è la cosa migliore per tutti, ma alla fine non si riesce a trovare una soluzione. Il giocatore sa perfettamente che non rientra più nel progetto tecnico di Filippo Inzaghi e del Milan, che a sua volte vuole assolutamente risparmiare i soldi del suo ingaggio, che grava pesantemente sulle casse milaniste (con la sua cessione, i rossoneri possono risparmiare circa 10 milioni di euro).

REBUS ROBINHO – Nonostante le intenzioni di Milan e di Robinho siano le stesse non si riesce per ora a trovare la soluzione a questo rebus: come riferisce questa mattina La Gazzetta dello Sport, nella giornata di ieri, Adriano Galliani ha incontrato nuovamente il giocatore, suo papà e la sua manager Marisa Ramos per provare a sbloccare la situazione, ma anche questa volta non c’è stata la fumata bianca tanto sperata. In questo momento, la pista Orlando City sembra essere passata in secondo piano perché prima di tutto bisognerà capire dove andrà in prestito Robinho per i prossimi sei mesi (oltre al Brasile, sono spuntate altre possibilità, come gli Emirati Arabi).

NUOVI CONTATTI – Una volta risolto il rebus Robinho, il Milan potrà concentrarsi sul mercato in entrata per dare ad Inzaghi l’attaccante esterno che aspetta con grande impazienza. Sempre ieri, Galliani ha incontrato nuovamente Kia Joorabchian per parlare di Douglas Costa, giocatore in fuga dallo Shakhtar Donetsk che piace tanto ai rossoneri: al momento, però, il giocatore ha costi fuori dalla portata del club di via Aldo Rossi e per questo la situazione potrebbe sbloccarsi solo a fine mercato. Con Alessio Cerci che sembra essere più lontano (anche lui ha costi troppo alti), torna di moda il nome di Adel Taarabt, che attende sempre una chiamata del Milan e per il quale il Qpr sta abbassando le pretese economiche.