Guardiola, perché no

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Guardiola, perché no

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Pep Guardiola, prossimo allenatore del Milan?

1) Guardiola costa. E tanto. 10 milioni di Euro l’anno era lo stipendio che percepiva a Barcellona.  L’unica possibilità sarebbe quindi quella di derogare al tetto stipendi del Milan per gli allenatori e di pagarlo con lo stipendio ricavato da una eventuale cessione di Ibrahimovic che il catalano non sopporta.

2) Il Milan in questo momento non gioca secondo le sue idee. Piaccia o non piaccia bisognerebbe acquisire molti giocatori, alcuni nemmeno disponibili sul mercato se non strapagandoli. E alla vigilia del Fair Play finanziario non è proprio la scelta più saggia. Un cambiamento vorrebbe dire probabilmente non vincere, inoltre, nell’immediato e aspettare le basi di un progetto che – forse – si concretizzerà in futuro, rompendo gli equilibri di quella che ad oggi rimane la squadra più forte d’Italia e ha perso lo scudetto per infortuni.

3) Guardiola lascia ancora dei dubbi – tra cui quello principale riguardante l’ovvio fatto su chi dei due facesse effettivamente la differenza nelle vittorie: lui o la squadra? La sensazione è che il gioco del Barcellona non dipenda da Guardiola ma dagli uomini che ha avuto a disposizione: la risposta la scopriremo solamente la prossima stagione vedendo se effettivamente il Barcellona continuerà a fare bene o meno. Ma la mia sensazione è che lui contasse veramente poco.

4) Guardiola è abituato a costruire la squadra chiedendo giocatori. Al Milan, dove l’allenatore non fa richieste e si arrangia con quello che ha, questo non accade. Le richieste di Guardiola, inoltre, molto spesso risultano essere veri e propri “capricci”, leggasi Cesc Fabregas molto spesso spedito in panchina durante questa stagione.

5) Zlatan Ibrahimovic. Due parole semplici. Lo svedese è stato l’uomo in più del Milan nelle ultime due stagioni con 54 gol segnati in 82 partite in rossonero. Con Guardiola non troverebbe spazio vista l’incompatibilità tra i due. Vale veramente la pena di cedere l’unico punto fermo della squadra? Come recita un famoso proverbio, non si sa cosa si trova – ma solo cosa si lascia.

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