"Halloween Team", ecco la Top Horror del campionato

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

La squadra più mostruosa della Serie A, non c’è dubbio, è la Juve. In corsa per soffiare il record d’imbattibilità al Milan di Capello, i bianconeri hanno piena consapevolezza del loro potenziale e non si fanno problemi a definirsi la formazione che terrorizza il campionato. Ecco quindi che sul sito ufficiale Juventus.com, per il secondo anno di fila, i volti dei giocatori più rappresentativi sono stati adattati al tema Halloween: Buffon appare in versione Freddy Krueger, Bendtner è un azzeccatissimo Frankenstein, Vidal si trasforma in Hannibal Lecter… e così via, tutti agli ordini del Conte Dracula, ça va sans dire.

Ma Halloween non è soltanto zucche e “dolcetto o scherzetto”. Di mostruosità ne abbiamo viste, in questi primi due mesi di campionato. Tante da poter stilare una “Top Horror” degli undici giocatori che hanno tolto il sonno ai rispettivi allenatori. Bisogna distinguere la categoria dei fantasmi da quella degli zombie, ma in ogni caso si tratta di casi umani diventati un incubo più per i propri tifosi che per gli avversari.

Cominciamo dal portiere. Vinto il ballottaggio con Stekelenburg, giustificato dall’arduo compito di dover difendere i pali della squadra di Zeman, il titolare della Top Horror è ad oggi Sergio Romero. L’argentino della Samp, dopo un gran debutto a San Siro (applauditissimo per il miracolo su Yepes) ha rovinato tutto in varie occasioni raggiungengo l’apice della sfortuna con la papera di Verona, sul risultato di 1-1, praticamente allo scadere. Quel gol di Di Michele grida ancora vendetta…

Davanti a lui, per Halloween schieriamo una difesa a tre. Tre bei fantasmi. Il primo è Silvestre, acquistato in estate dall’Inter con grandi aspettative. Ecco, l’argentino ha collezionato finora la miseria di 189 minuti, gli stessi di Castellazzi, che però di ruolo è il secondo portiere. Non benissimo insomma. L’altro fantasma è il colombiano Zapata, uno dei tanti colpevoli dell’inconsistenza difensiva del Milan di Allegri. L’unica partita in cui stava guadagnandosi la fiducia del pubblico l’ha terminata sotto la doccia anzitempo, ad Udine, provocando il rigore su Di Natale. Completa il reparto Nicolas Burdisso, che sarebbe l’uomo d’esperienza nella difesa della Roma, ma con le sue prestazioni da dimenticare si è fatto rubare il posto dal diciottenne Marquinhos.

A centrocampo non possiamo non schierare due rossoneri come De Jong e Boateng. Il primo, chiamato a raccogliere l’eredità di Van Bommel, non ha fatto intravedere nessuna delle qualità del Generale. Il suo impatto con il campionato italiano è stato decisamente negativo. Si potrebbe definire anche fastidioso, invece, l’approccio al campionato in corso di Kevin Prince. Abituati alle sue prestazioni delle ultime due stagioni, il Boa sta facendo perdere la pazienza ai tifosi rossoneri. Ma anche ad Allegri, che non si sta facendo problemi a lasciarlo in tribuna anche quando è fisicamente a posto. Difficile spendere parole migliori per Josip Ilicic, quest’anno ancora fermo a quota 0 gol con la maglia del Palermo, ammonito 2 volte e sostituito in 5 occasioni. L’ombra di quel giocatore completo che ai tempi di Pastore terrorizzava le difese avversarie.

Davanti a questo trio di “zombie” abbiamo un poker d’assi letteralmente spaventoso. L’impalpabile Zarate (68 minuti in nove giornate), lo strano caso del Pazzo Pazzini (tripletta contro il Bologna e poi totale black out) e i due fantasmi del calciomercato: Mattia Destro, conteso per un’intera estate da Juve e Roma per poi raggiungere Zeman, è ancora alla ricerca del primo timbro stagionale e nelle ultime uscite è sempre stato chiuso da Osvaldo, Totti e Lamela. Nicklas Bendtner, sbarcato a Torino per chiudere il tormentone del Top Player di Marotta, ha invece sommato 109 minuti in campo, poco più di una partita, senza mai riuscire ad incidere. Che la notte di Halloween sia la volta buona per il risveglio del fantasma danese?

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